Teramo – Grande incontro al PalaScapriano quello di sabato sera. Due squadre toste, forti mentalmente e preparate per affrontare nel migliore dei modi questo campionato. Teramo perde ma non demerita, Milano vince ma deve ancora trovare il bandolo della matassa. Non fosse stato per quei 27 punti di Mancinelli adesso, forse, staremmo parlando di un’altra partita. Ma va bene così, Milano è l’anti-Siena conclamata di questo avvio di stagione e Teramo è considerata una delle maggiori indiziate alla retrocessione. Sinceramente non ci è sembrato affatto così. Teramo è stata per lunghi tratti in vantaggio e ha giocato con la giusta intensità e la giusta aggressività. Infatti con Milano sul +10 (massimo vantaggio) e in fuga dichiarata, i giocatori della BancaTercas hanno reagito in maniera importante fino a recuperare, nell’arco di appena 4/5 possessi, lo svantaggio accumulato.
Per il resto, a parte questi sporadici tentativi di allungo, partita in perfetto equilibrio, con le due squadre a rispondersi colpo su colpo fino ad arrivare all’inevitabile overtime che, di fatto, ha favorito la panchina milanese, nettamente più lunga di quella teramana. Davvero positivo l’esordio di Mike Hall in maglia teramana e bella prova (anche se durata pochi minuti) di Polonara che ha mostrato talento, sagacia tattica e buona padronanza dei fondamentali. Auspichiamo un maggiore utilizzo del talento biancorosso magari spostando per qualche minuto in più Hall da tre e restituendo Diener al ruolo di guardia. Buona prova di Hawkins e di Finley, restituito al basket giocato dopo un infortunio che pareva più lungo, bene Rocca e in generale benino Milano che è parsa ancora in ritardo di condizione. Molto interessante il play biancorosso di casa, Zorosky, che ha mostrato buone doti balistiche. Esordio positivo anche per Ahearn dal quale ci si aspetta qualche penetrazione in più per sfruttare la sua qualità migliore: il tiro libero. Bene anche Fletcher, inevitabilmente limitato dai due falli commessi nel primo quarto.
A dover tirare le somme di questo primo incontro vengono in mente due cose: Milano non sembra l’anti Siena così come è stata descritta e Teramo non è certo la principale indiziata alla retrocessione. Anzi viene il dubbio che questa squadra (di Uomini) possa raggiungere la quota salvezza molto presto per togliersi buone soddisfazioni in corso d’opera. Per ora però a casa si portano zero punti e tanta speranza, speranza che dovrà essere confermata già a partire dal prossimo incontro che appare decisamente più abbordabile, almeno sulla carta.
MVP: direi Mike Hall da una parte e Mancinelli dall’altra.
Sala Stampa
Piero Bucchi: “E’ stata una partita difficile, giocata con grande intensità da Teramo. Sapevamo che avremmo dovuto lottare parecchio per portare a casa la vittoria, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Siamo ancora in ritardo di una decina di giorni rispetto alle altre squadre e in campo ancora si vede, ma con la giusta voglia recupereremo il tempo perso.”
Andrea Capobianco: “Innanzitutto devo fare i complimenti ai miei giocatori per come hanno affrontato la partita. È chiaro che giocando con questa intensità si possono avere molte palle perse come stasera ma stiamo lavorando per riuscire a trovare il giusto equilibrio. I due falli nel primo quarto di Fletcher ci hanno fatto perdere di intensità sotto i tabelloni e abbiamo sofferto molto il divario fisico con l’altra squadra. Polonara ha giocato una grande partita, è un ragazzo umile che si allena anche cinque ore al giorno ed è certamente atteso ad una bella stagione (NdR la dimostrazione né è stasera dove Melli recita n.e. e Polonara invece 7 punti in 6 minuti e 7 di valutazione).”
Commovente infine il ricordo di Marco Mordente per il suo amico di minibasket e di campetto Bruno Ballone, ragazzo 33enne appassionatissimo di basket e recentemente scomparso per un arresto cardiocircolatorio. Naturalmente non possono mancare i complimenti a Marco per la sua bella iniziativa “Un nido per l’Aquila” con cui aprirà (e ce lo augurimamo tutti) un nuovo asilo nido a L’Aquila, città distrutta dal terremoto del 6 aprile 2009.
Mirko Pierpaolo Papirii