– Milano – Dura un tempo la resistenza di una giovane e quadrata Benetton che durante i primi venti minuti mette in seria difficoltà Milano che non segna mai da fuori e batte in testa, ma nella ripresa un pò di mira ed una difesa al limite dell’asfissiante regalano una vittoria molto larga a Milano, forse anche oltre i reali demeriti dei casuals.
La chiave dell’inizio di partita è la scelta di Repesa di raddoppiare costantemente il post basso di Mancinelli e la circolazione che ne esce porta a tiri difficili nei primi possessi. Si segna poco, a metà quarto siamo 7-3 ma a quel punto entrano Smith Nicevic e Toolson che propiziano un 7-0 di parziale biancoverde che diventa di 11 punti prima che Hawkins lo chiuda con una tripla (l’unica del primo tempo milanese). Treviso ha la faccia giusta ed i giovani rampanti mettono più di un granello di sabbia negli ingranaggi milanesi che nonostante ciò continuano ad attaccare e prendere, tutto sommato, buoni tiri. La percentuale non arride ai biancorossi che all’intervallo tirano con un misero 29% (10-34) ma si trovano pari a quota 29 per i 12 rimbalzi offensivi che edulcorano una pillola amarognola.
Il secondo tempo è altra musica, Milano esce dagli spogliatoi con gli occhi della tigre, apre con un 7-2 di parziale firmato Maciulis. Bucchi prova a giocarsi la carta Petravicius, ma il centro lituano non può stare fisicamente in campo in quanto praticamente immobile. Si alzano vertiginosamente i ritmi, la difesa di Milano sugli esterni diventa insopportabile per l’attacco trevigiano che affretta soluzioni generando palle perse e contropiedi avversari ed in un attimo con due liberi di Finley Milano vola a +10. Treviso prova a stare in partita con qualche iniziativa di Nicevic e Bulleri, ma Smith è troppo brutto per essere vero, Toolson non ha mai sguardi aperti a canestro e Motiejunas pare ancora decisamente acerbo per questi livelli.
Il terzo quarto si chiude sul +14 per Milano che non fa scemare minimamente la pressione difensiva nel quarto periodo, uscendo anche dai raddoppi su Mancinelli quasi sempre con punti (prima una tripla aperta di Mordente e poi un tiro sul recupero difensivo di Jaaber).
Il +21 arriva su un canestro di Mancinelli in semigancio, che lancia definitivamente i titoli di coda a questa partita, poi a due minuti dalla fine Bucchi svuota la panchina e regala la standing ovation ai suoi titolari che hanno girato la partita nel momento giusto. C’è spazio ancora per due pachidermiche infrazioni di passi di Petravicius ed un parziale trevigiano che rende (giustamente) meno sonora la sconfitta.
Armani Jeans Milano – Benetton Treviso 80-65 (14-16, 15-13, 31-17, 20-19)
Quintetti:
Armani Jeans: Finley, Hawkins, Maciulis, Mancinelli, Pecherov.
Benetton: Markovic, Gentile, Peric,Wojciechowski, Motiejunas
MVP: un ex aequo a Maciulis e Jabber che con la loro intensità ed intelligenza tattica hanno scavato il solco decisivo ad inizio terzo quarto, canalizzando tutta l’energia dei compagni. Jaaber in difesa sul pallone è probabilmente il peggior cliente che possiate trovare in Italia, mentre il lituano è in grado di letture offensive e difensive che non andranno sullo score ma sono di totale interesse.
WVP: Devin Smith. Semplicemente dannoso per i suoi e con un linguaggio del corpo al limite dello sciopero.
Quotes:
Repesa: Siamo una squadra giovane e lo si è visto dallo starting five che abbiamo messo in campo. Prima della partita ci eravamo prefissati due obiettivi per questo match.Il primo era fare un buon tagliafuori per prendere rimbalzi difensivi e correre a tutto campo, alla luce del fatto che avevamo due lunghi giovani e atletici che ci potevano permettere di farlo. Risulato? 16 rimbalzi offensivi e noi che non siamo mai riusciti a correre. Il secondo obiettivo era di non perdere palloni per non scatenare il loro campo aperto e abbiamo chiuso con 26 perse, un vero e proprio disastro.
Non sono deluso per la sconfitta perchè sapevamo che Milano era nettamente superiore a noi, ma non è ammissibile per una società come la Benetton avere giocatori che giocano con questo approccio e con queste facce. Sul -10 nel terzo quarto ho chiamato due timeout e cambiato tutti i giocatori in campo, ma nessuno è riuscito a fare qualcosa di buono o perlomeno giocare con il giusto piglio. il problema tattico viene dopo, oggi abbiamo completamente sbagliato l’approccio al match.
Bucchi: ci hanno messo in difficoltà all’inizio facendo la loro partita e non siamo riusciti a prendere subito il ritmo del match. Nel secondo tempo abbiamo letto meglio la partita, trovando i varchi giusti in attacco e chiudendo le maglie in difesa. Dovremmo capire che se metto dentro Ganeto o Nardi la partita non è finita e non ci si può permettere di fare il circo; la panchina deve insinuarmi qualche dubbio sulle scelte, non giocare un finale di partita come quello di oggi. Per il resto siamo riusciti a limitare il loro contropiede gestendo molto bene la nostra difesa e salendo di colpi con l’andare del match. Sono contento delle prove di tutti, ma in particolare Finley che ha fatto girare i compagni bene, prendendosi poi le proprie responsabilità e Mancio che ne secondo tempo ha letto benissimo i raddoppi che gli arrivavano da varie parti del campo generando buoni tiri. Indubbiamente il nostro secondo tempo è stato molto buono perchè abbiamo aumentato il ritmo e soprattutto velocizzato l’esecuzione diventando più incisivi. In difesa invece abbiamo spompato la restenza della Benetton sfinendola con la nostra brillantezza e fisictà sugli esterni. Pecherov ha fatto un paio di buone cose all’inizio poi ha subito un infortunio muscolare nella zona della caviglia e siccome avvertiva molto dolore, domani verrà sottoposto ad un’ecografia per verificare l’entità del problema.
Simone Mazzola