SASSARI – Il tempo al PalaSerradimigni non si è mai fermato.
Il boato che accompagna la tripla con cui Capitan Vanuzzo mette il sigillo alla prima vittoria in Lega A della Dinamo, è lo stesso che il 13 giugno, dava il via ai festeggiamenti per la storica promozione.
Lo sono anche le sue braccia al cielo, i suoi occhi spiritati e la corsa sfrenata verso la panchina e i meravigliosi ragazzi del Commando.
Nell’anticipo serale del sabato, la Dinamo e la Pepsi hanno dato vita ad un incontro vibrante, giocato ad alti ritmi sin dalla palla a due.
La Dinamo si presenta con il “Ministro della difesa” Jack Devecchi in quintetto, al posto di Dimitrios Tzaldaris, alle prese in settimana con dei fastidiosi problemi muscolari.
Nel primo quarto le due squadre giocano a rincorrersi, con Sassari che trova un mini-break al 5’ (19-13) grazie al ceco Hubalek sugli scudi.
All’uscita dal time-out Caserta ricuce immediatamente, e il primo quarto si chiude con le due squadre in perfetta parità sul 25-25.
Il secondo quarto si apre sulla falsariga del primo, con Alessandro Cittadini in quintetto che sfruttando gli assist di Diener porta la Dinamo sul +5 (35-30), costringendo coach Sacripanti ad un doveroso time-out.
Questa volta Caserta non solo ricuce, ma con un parziale di 15-6 si porta in vantaggio ed è la volta del coach dei sassaresi a suonare la sveglia.
La Dinamo con Pinton protagonista del contro break si riporta in vantaggio (46-45), ma è la bomba dall’angolo di uno strepitoso Jack Devecchi a chiudere il parziale sul 49-45.
Nell’ultimo quarto la Dinamo si presenta involuta nella sue manovre offensive, con Caserta che sembra possa finalmente trovare il bandolo della matassa, forte anche di una preparazione fisica che sulla carta dovrebbe fare la differenza.
Con le difese che aumentano il ritmo la Pepsi si ritrova sul punteggio di 76-83 e la partita in mano a poco più di 5’ minuti dal termine.
Sacchetti chiama il time-out della riscossa e la Dinamo trascinata dalle magie di “faccia d’angelo” Travis Diener, e con il meraviglioso pubblico a trasformare il PalaSerradimigni in una bolgia, non sbaglia più niente (4/4 da tre).
Sassari porta a casa la vittoria con il punteggio di 92-87.
Parziali: (25-25, 49-45, 69-66, 92-87)
Tabellini:
DINAMO SASSARI: White 16, Hunter 16, Devecchi 8, Cittadini 6, Diener 14, Sacchetti 3, Tsaldaris 7, Vanuzzo 8, Pinton 5, Hubalek 9. Allenatore: Sacchetti.
PEPSI CASERTA: Marzaioli ne, Koszarek 7, Colussi, Parrillo ne, Di Bella 14, Bowers 17, Garri 10, Cefarelli ne, Doornekamp 8, Ere 12, Martin 2, Jones 17. Allenatore: Sacripanti.
Arbitri: Giampaolo Cicoria, Carmelo Lo Guzzo e Emanuele Aronne.
SALA STAMPA
SACRIPANTI: “Credo intanto che sia stata una partita molto bella – ha dichiarato l’allenatore della Pepsi – aldilà della nostra sconfitta.
E’ stata una partita di grandi emozioni, col punteggio sempre in bilico.
La mia squadra ha giocato una buona gara, siamo riusciti ad andare a canestro abbastanza bene, su molte situazioni e credo che senza nulla togliere alla Dinamo, negli ultimi quattro minuti, quando eravamo sopra di 4 punti, potevamo forse chiudere la partita.
Non abbiamo avuto la lucidità e la freddezza nei momenti importanti, sbagliando tre tiri liberi e due tiri abbastanza aperti, ben costruiti.
La Dinamo ha fatto una buona gara, aiutata dal calore del proprio pubblico e dalle giocate di grande classe di Diener, che ha fatto cose bellissime, è stata molto brava in attacco e ha avuto una percentuale da 3 punti veramente pazzesca (52%).
Noi siamo usciti forse troppo presto, nei primi cinque minuti dell’ultimo quarto, dove siamo bravi nel chiudere meglio l’1vs1, poi invece abbiamo avuto, purtroppo, poca lucidità e poca cattiveria nei momenti importanti.
Ora dovremo lavorare all’inserimento di William, e dovremo essere bravi a riassemblarci con una mentalità difensiva maggiore, con un po’ più di sacrificio e magari avere anche un minimo di fortuna e non subire sempre percentuali così alte nel tiro da 3 punti, ma ci prendiamo tutte le responsabilità del caso.
Ma oggi, ripeto, abbiamo tenuto il campo in una buona maniera e in certe occasioni con una buona pallacanestro ma ci è mancato lo sprint finale.
Ci sono anche gli avversari, hanno vinto loro e devono essere applauditi”.
SACCHETTI: Coach Sacchetti si presenta con un eloquente “siamo contenti” che sintetizza l’umore dello staff tecnico e societario.
“Abbiamo ripreso questa partita in una prima occasione alla fine del primo tempo, dopo un break di Caserta che poteva essere importante, siamo riusciti ad andare davanti ma è stato decisiva nella costruzione del punteggio finale la nostra percentuale dalla lunga distanza, unita ad un’ottima intensità difensiva.
L’aspetto caratteriale mostrato durante tutta la partita dai miei ragazzi mi dà molta fiducia.
Per quanto riguarda i singoli, si è visto che Diener non essendo ancora completamente a posto fisicamente e praticamente non giocando partite da sei mesi, ha dimostrato di avere talento, giocando per la squadra ed alla fine realizzando dei canestri molto importanti.
Siamo una squadra neo-promossa e giocavamo contro una buona squadra, per cui ci sta che in alcuni momenti si prendano dei break e non è una questione di distrazione.
Con squadre del genere appena perdi un minimo di lucidità, non ti viene perdonato niente, non giochiamo più il campionato di Legadue in cui Sassari, specialmente negli ultimi anni, era abituata a vincere facilmente, queste sono delle battaglie”.
GARRI: “Credo che la partita possa essere analizzata sotto due punti di vista fondamentali.
Il primo è che dobbiamo sicuramente segnare più tiri liberi, perché anche domenica scorsa abbiamo sbagliato tanti liberi e questo alla fine, perdendo di quattro una partita e di cinque l’altra, fa la differenza.
Poi probabilmente dobbiamo contenere di più l’1vs1 perché poi, dovendo aiutare con i lunghi, innescare le rotazioni e tutto, i nostri avversari sono bravi a trovare l’uomo libero.
Per quanto riguarda Sassari, così come successo a Biella, i nostri avversari nei momenti decisivi non sbagliano mai: Biella ha fatto 3/3 da tre, Sassari ha fatto 4/4 da tre negli ultimi due minuti.
Bravi loro, bravissimi, però forse, come ha detto anche il nostro allenatore, un pizzico di fortuna non guasterebbe e poi sicuramente questi sono alibi, ma la mia vuole essere solo una considerazione personale.
Di certo noi dobbiamo guardare alle cose da migliorare all’interno della nostra squadra e non pensare agli avversari, anzi, partendo dal presupposto che tutti faranno sempre canestro, così almeno non corriamo rischi”.
VANUZZO: “Era importante prendere oggi i due punti perché era la prima partita in serie A davanti ai nostri tifosi e perché aveva grossa importanza sbloccare presto la classifica, per cominciare bene il cammino che ci siamo prefissi.
Siamo rimasti sempre lì attaccati, anche quando siamo andati sotto non ci siamo disuniti e abbiamo fatto bene due o tre giochi.
Grande Diener che infilando otto punti nel momento più difficile della partita, ci ha permesso di tornare in una partita in cui gli episodi fanno la differenza.
Io sto cercando di cambiare il mio modo di giocare, perché negli ultimi anni stavo in campo 32 minuti a partita, ora 15-18, per cui sto cercando di adattarmi e dare tutto in quei frangenti.
Per ora sta andando bene, anche se mi porto dietro qualche piccolo problemino dall’anno scorso, ma so che devo conviverci.
Per quanto riguarda il mio canestro da 3, dovevo tirare, mancavano due secondi alla fine dell’azione, non avevo scelta, ho tirato anche male, la palla è proprio partita male dalla mano e pensavo che non entrasse poi, lo dicevamo anche negli spogliatoi, Jones ha segnato i canestri da 3 più difficili e sbagliato quelli più facili, la palla può entrare o può uscire, stavolta la mia è entrata”.
MVP: Travis Diener e Manuel Vanuzzo.
MARCO PORTAS