BIELLA – L’Armani Jeans Milano torna al primo posto in solitaria della Serie A, passando al Lauretana Forum non senza faticare. Milano tira con il 57.8% da due (26/45), sfruttando la maggior fisicità in area, Biella paga le palle perse e il 5/25 da tre: non bastano un monumentale Suton (15 con il 100% al tiro e 12 rimbalzi per 34 di valutazione), e i 22 di Sosa.
La partita è subito veloce e divertente. Sosa è molto ispirato e con un assist a Suton e una bomba porta Biella sul 7-4. Petravicius è un fattore in area colorata: imbeccato da Finley segna tre splendidi canestri in post basso (10-8). Cancellieri prova la zona 2-3, poi la 3-2 abbinata al pressing a tutto campo, tema che ricorrerà per tutto l’incontro. Milano concentra il gioco verso l’area, e qui Rocca fa grossi danni, anche grazie a una marcatura troppo permissiva di Jurak. E’ proprio l’oriundo a siglare con due liberi il 19-16 di fine primo quarto.
Nel secondo quarto l’AJ tenta immediatamente la fuga con Jaaber e Mancinelli (18-23, poi 20-25 con l’apporto di Hawkins), ma Jurak e l’unica tripla di Slaughter la arginano a metà periodo: Viggiano segna il 27-25 a 5.21 dalla pausa. Milano comincia a martellare, Bucchi sfodera a sua volta la zona e i canestri di un Maciulis incontenibile in post alto la issano fino al 31-40. E’ poi brava l’Angelico a scuotersi in tempo: Suton accorcia, Sosa si scatena e segna 6 punti filati. Il suo furto con schiacciata in contropiede fa esplodere il Forum e riporta Biella a -3. Finley dimostra di essere molto migliorato nella gestione del gioco e lo dimostra segnando allo scadere il jumper del 39-44.
Il terzo quarto è una battaglia punto a punto, con gli attacchi ben imbrigliati dalle difese. Il break sembra non arrivare, ma quando Cancellieri deve far rifiatare Sosa e Suton, eccellenti ma troppo spremuti, Milano ne approfitta: Hawkins, Jaaber (tripla da 8 metri, appena la seconda di squadra), e Maciulis scavano il solco fino al 55-63. Ci pensa capitan Soragna a metterci una pezza con un jumper sulla sirena.
Nell’ultimo periodo si segna ormai con il contagocce. Milano controlla la partita grazie all’infinita panchina e i muscoli dei vari Hawkins e Maciulis, bravi ad attaccare il canestro: è proprio questa la chiave della partita, quando l’Armani sfrutta i mismatch a vantaggio dei suoi esterni sono dolori. L’Angelico è comunque ottima: non è facile mantenere un tono difensivo come quello sfoderato oggi fino agli ultimi minuti. La girandola finale di falli sistematici e tiri liberi non regala altre sorprese, vince Milano con pieno merito.
Sala stampa:
Massimo Cancellieri: “Solo per dettagli non siamo riusciti a mettere il naso avanti. 18 palle perse sono tante, nei momenti decisivi hanno pesato molto, anche perchè abbiamo perso fiducia. I tiri li abbiamo costruiti, poi purtroppo non sono entrati. Nel complesso siamo soddisfatti di aver giocato punto a punto. Nel secondo e terzo quarto Milano ha aumentato incredibilmente la pressione difensiva, credo che siamo stati davvero bravi a non lasciarli scappare. Voglio sottolineare che oggi il pubblico è stato effettivamente un fattore, ci ha sospinto in ogni momento. Chessa? Sono soddisfatto della sua gara, ha avuto problemi di falli e ha preso buoni tiri. Vale lo stesso discorso per Slaughter, non possiamo pretendere che si carichino la squadra sulle spalle”.
Piero Bucchi: “Partita dura, ma lo sapevamo. Biella aveva poco da perdere. Il nostro obiettivo era sporcare le loro percentuali al tiro da un lato e tirare bene da due dall’altro, direi che ci siamo riusciti. Oggi non abbiamo smesso mai di giocare, come è accaduto con Lubiana. La scelta è stata di prediligere un quintetto difensivo nel finale, ad esempio con Jaaber a marcare Sosa. Pecherov? Starà fuori circa 6 settimane, ci stiamo guardando intorno per ovviare alla sua assenza. Non potrò continuare a chiedere così tanto a Rocca. Faccio un in bocca al lupo a Biella, sperando che possa divertire ancora questo pubblico: è sempre difficile giocare qui”.
Angelico Biella-Armani Jeans Milano 72-81
Parziali: (16-19; 23-25; 18-19; 15-18).
Progressione: (16-19; 39-44; 57-63; 72-81).
Tabellino:
MVP: Jonas Maciulis. Non fosse stato limitato dai falli, avrebbe fatto veri sfracelli. Segna con continuità, va a rimbalzo (10 carambole per lui) come fosse un lungo, la soluzione di affidargli la palla in post è vincente. Quest’anno sembra più consapevole della sua natura di “tre e mezzo” (tira poco da fuori), ha fisico e tecnica per sovrastare tutti i pari ruolo in Italia. Un plauso va comunque al collettivo di Milano, soprattutto per l’organizzazione difensiva.
WVP: Massimo Chessa. Dov’è finito il ragazzino terribile capace di stendere da solo Roma la scorsa stagione? D’accordo, Slaughter tira in modo indegno, però il suo apporto difensivo è fondamentale, mentre Massimino commette troppi falli ingenui. Deve tornare a rimboccarsi le maniche.
Lodovico Roberto