-Milano- Partita a senso unico al Mediolanum Forum dove Milano nonostante le assenze di Pecherov, Petravicius e le precarie condizioni fisiche di Mordente e Maciulis (per entrambi problemi di virus intestinale) doma e domina una Enel Brindisi onestamente troppo remissiva per poter anche solo impensierire un’Armani Jeans che vince la partita con i propri esterni.
Il primo quarto sembra poter promettere bene per Brindisi che con Roberson trova il fondo della retina dalla distanza per due volte. Diawara si trova spesso accoppiato con Finley in cambi che lo portano in post basso e nel solo primo quarto raccoglie tre carambole sotto il ferro avversario. Milano ci mette tre azioni a sbloccarsi, la prima è notoriamente l’isolamento in post per Mancinelli che porta i primi punti, poi due passaggi a vuoto, ma da lì solo canestri con Hawkins che chiude il primo quarto a 14 punti e 20 (!) di valutazione. Brindisi mette a segno 24 punti, ma ne subisce 33 con 12-15 dal campo e 44 di valutazione avversaria.
Nel secondo quarto la musica non cambia, l’inizio è una pioggia di triple da ambo le parti con anche Ganeto iscritto al festival, ma quando Milano chiude un po’ le maglie in difesa e costringe a qualche persa di troppo gli avversari (15 alla pausa) la forbice si dilata irrimediabilmente con Jaaber a siglare il +18 con un gioco da tre punti.
La difesa sugli esterni di Brindisi è imbarazzante ed ogni situazione finisce praticamente con un appoggio al ferro milanese da isolamento o pick and roll, mentre dall’altra parte ci si affida troppo alle invenzioni dal palleggio di Dixon e Roberson. Il tabellone alla pausa è impetoso: 57-38, 81-27 nella valutazione, 21-30 dal campo per Milano con 11 assists.
I tifosi brindisini al Forum sono quasi la metà di tutti quelli accorsi nell’uggiosa domenica pomeriggio ed esigono un approccio diverso da parte dei propri giocatori, nonostante la differenza di caratura dell’avversario. I fischi piovono meritati su una squadra che esce dagli spogliatoi nell’esatto modo in cui ci era entrata ed ovvero con braccia basse ed anarchia al comando.
La truppa di Perdichizzi non si dimostra squadra, ma un insieme di singoli che si diverte a sparacchiare a salve con Roberson (6-16) e Dixon (4-12) a capitanare.
L’unica nota rilevante della seconda frazione è una stoppata di Maciulis a Lang che ha dell’incredibile. Il centro riceve dopo il pick and roll e ha una direttrice aperta verso il canestro. Carica di forza la schiacciata, ma ad un’altezza improponibile arriva Maciulis che in stile NBA stoppa ed apre il contropiede. I tre chili persi dal lituano in questi giorni per il virus, probabilmente non si sono sentiti in questa azione.
Nel quarto periodo Bucchi svuota la panchina, Hawkins e Finley non rivedono neanche il campo, Rocca può riposarsi in vista dell’eurolega e Milano mantiene le canoniche venti lunghezze di vantaggio di questa partita che si chiude sul 97-76.
MVP: semplice dire Hawkins, ma bisogna riconoscere la grande qualità dell’inizio di stagione di Ibby Jaaber. Anche oggi 14 punti con 5-5 dal campo, 3 rimbalzi, 2 assists, 4 recuperi ed una difesa asfissiante su chicchessia.
WVP: Nikola Radulovic. Sembra uno scioperante, tanto che al suo rientro nel quarto periodo viene addirittura fischiato dal suo pubblico.
Armani Jeans Milano – Enel Brindisi 97-76 (33-24, 24-14, 26-23, 14-15)
Quotes:
Perdichizzi: è stata una partita che ha rispecchiato i valori in campo, la loro energia e panchina hanno fatto la differenza. Loro hanno 57 punti fatti dal quintetto e 40 dalla panchina, noi 64 e 12. Dopo queste partite si esce anche frustrati per la varietà di scelte e la differenza tecnica con gli avversari. Mi sarei aspettato maggiori motivazioni nell’affrontare Milano da parte dei miei ragazzi, però quando vedi che dall’altra parte in panchina siedono Rocca e Jaaber che da noi giocherebbero 35 minuti, ti dai delle spiegazioni. Bisogna accettare i valori in campo, troppa differenza tecnica e per me è difficile anche commentare.
Sappiamo dove abbiamo problemi da risolvere e stiamo lavorando per porvici rimedio. La difesa dipende anche dalle rotazioni che si hanno a disposizione, però siamo stati ingenui nel correre dietro a Milano sin dall’inizio forzando situazioni e perdendo molti, troppi, palloni.
Bucchi: buona partita con buon atteggiamento, incanalata subito nei binari che volevamo. Abbiamo fatto il nostro dovere nonostante sia un momento di emergenza con l’assenza anche di Petravicius. L’unica pecca sono stati i rimbalzi d’attacco concessi nel primo tempo. Era normale che attaccassero Nicolò, lui deve crescere atleticamente per aumentare la reattività sul campo e questo sarà il passo fondamentale per il suo miglioramento. Sta cominciando a capire come aiutare la squadra; ora fa parte di un gruppo e capisce che non è più la stellina a Reggio, ma una parte di un nucleo che ha bisogno di determinati apporti. Nicolò oggi è partito in quintetto perché preferisco il Rocca che parte dalla panchina guadagnando minuti all’inizio che poi servono per arrivare fresco e scarico di falli nel finale.
Ora la squadra gioca bene, si vuole passare la palla, ha tenuto botta mentalmente perchè non è facile giocare senza Pecherov e Petravicius. Petra non è ancora guarito bene dall’ infiammazione al tendine e Van Den Spiegel è qui ad allenarsi per quello, ma stiamo valutando tutti se sta bene e può dare un contributo. Per Valencia spero di recuperare Petravicius per fare qualche minuto, imitando ciò che ha fatto Melli oggi.
Simone Mazzola