Pesaro – La Canadian Solar interrompe la recente tradizione sfavorevole che la vedeva soccombere amaramente in riva all’Adriatico nelle ultime stagioni dopo il suo ritorno in serie A; l’ultima vittoria in casa della Scavolini Siviglia risaliva addirittura ai playoff della stagione 2001-02, quando la Vu Nera aveva potuto espugnare l’Adriatic Arena grazie all’apporto di gente come Rigaudeau, Ginobili e Griffith, a testimonianza di quanta acqua sia passata sotto i ponti e di come siano cambiati i tempi da allora.
La vittoria degli uomini di Lardo è apparsa del tutto meritata per come hanno saputo mantenere il comando della partita per quasi tutti i quaranta minuti grazie alle caratteristiche tipiche delle formazioni del proprio coach, ovvero l’’aggressività difensiva e la saggezza del proprio gioco offensivo, mai eccessivamente spettacolare ma sempre estremamente concreto.
La Scavolini Siviglia, invece, accusa l’assenza di un giocatore capace di rompere i giochi come Diaz che sarebbe servito come il pane in una partita come quella di oggi in cui l’ex di turno Collins, pur assai determinato, è stato alla fine ben limitato dai difensori avversari ed è completamente mancato l’altra punta offensiva Almond.
Vista l’assenza del portoricano, che sarà sostituito per i prossimi match dal soldato Ryan Hoover (già presente al palazzo), Dal Monte schiera in quintetto Hackett, mentre Lardo risponde lasciando sorprendentemente in panchina Winston in favore della giovane promessa Gailius.
La partita è intensa e fallosa fin da subito, ma comunque assai godibile; la Canadian Solar parte subito con un primo break di 5-0 ma poi il match ritorna piano piano sui binari dell’equilibrio grazie ad un Collins che, dopo un avvio dalle polveri bagnate, trova il modo di punire la difesa avversaria dalla distanza e con alcuni pregevoli assist sull’asse play – pivot con Lydeka.
La Virtus risponde con il collettivo e con le continue rotazioni dalla panchina e non è un caso che, alla fine del quarto, già sette dei suoi uomini siano andati a segno; è comunque l’ingresso del talentuoso Koponen a permettere ai suoi di chiudere la frazione avanti di quattro punti (17-21).
Al rientro in campo Dal Monte lancia un quintetto di chiara impronta pesarese in cui, oltre a Lydeka, sono presenti i prodotti del vivaio Hackett, Flamini, Cinciarini e Traini; è proprio il giovanissimo e sfrontato play (già protagonista a Caserta) a riportare i suoi a strettissimo contatto con una tripla da almeno sette metri ma poi Winston replica subito dalla distanza e successivamente la Canadian riesce sempre a rintuzzare tutti i tentativi di aggancio avversari.
Collins, nonostante una certa imprecisione, è il principale pericolo per la difesa di Lardo con iniziative personali e pregevoli assist per i suoi pivot e, ad un certo punto, anche Almond sembra svegliarsi dal torpore; tuttavia Bologna trova dapprima in Kemp il nono giocatore ad andare a segno e poi in Winston il suo trascinatore.
A tre minuti dalla fine del primo tempo quattro punti in fila di Homan portano gli ospiti sul massimo vantaggio provvisorio sul +8 (29-37), ma la Scavolini Siviglia non si arrende e risponde con gli unici 4 punti di un Cusin presto limitato dai falli; è ancora un gioco finale da tre punti di Koponen a permettere ai suoi di chiudere comunque in vantaggio con un buon margine di 6 punti (34-40).
Al ritorno in campo i padroni di casa sprofondano subito sul -9 a causa di un gioco da tre punti di Winston ma, nonostante la palese difficoltà ad organizzare un apprezzabile gioco offensivo, riescono sempre a rimanere in scia agli avversari.
Mentre da un lato Bologna mostra una certa fluidità di gioco in cui svettano Winston ed Homan, dall’altro Collins non riesce a mettere in ritmo nessuno dei suoi ed i pesaresi devono aggrapparsi alle estemporanee folate dei suoi giocatori; così prima sono due triple di Aleksandrov e poi alcune iniziative di pura grinta di Hackett che, alla fine del tempo, permettono alla Scavolini Siviglia di essere incredibilmente ancora a stretto contatto sul 53-56.
Nell’ultimo quarto la tensione sale e ne risente ovviamente la qualità dello spettacolo: ancora una tripla del giovanissimo Traini permette ai suoi di impattare in apertura di tempo e subito dopo Collins riporta in vantaggio i suoi dopo lungo tempo.
Per i padroni di casa, però, si tratterà dell’ultimo sorpasso anche perché la stanchezza comincia inevitabilmente a farsi sentire: la Scavolini Spar ha un Collins che si spegne lentamente per la fatica, Cusin ben presto fuori per falli, Hackett con i crampi e Cinciarini fuori per una botta al volto, faticando oltremodo a trovare lucidità in attacco.
La Canadian si riporta subito sopra di quattro con i canestri di Koponen ed Homan, poi è Lydeka, sfruttando l’ennesimo assist di Collins (8 alla fine per lui), a portare la sua squadra all’ultimo pareggio sul 63-63.
Mancano ancora 4 minuti alla fine e, dopo il time out chiamato da Lardo, la Scavolini Siviglia rimane a digiuno per più di due minuti in cui gli ospiti ne approfittano per portarsi sul 63-68; sembra veramente la fine, anche perché Collins è fuori per raggiungimento del limite di falli, ma invece gli ultimi secondi sono tutti da raccontare.
A meno di trenta secondi dalla fine Lydeka fa 2/2 dalla lunetta riportando i suoi a -3 e, sulla successiva rimessa dopo il time out di Bologna, Poeta incappa in una clamorosa infrazione di campo.
Sulla successiva azione è Traini a guadagnarsi due liberi; ne insacca solo uno ma poi Aleksandrov strappa il rimbalzo e torna in lunetta con altri due liberi per il fallo di Amoroso. Il pubblico sogna il clamoroso riaggancio ma poi il serbo sbaglia il primo tentativo e, sul secondo libero appositamente sbagliato, la Canadian Solar recupera il rimbalzo e poi chiude definitivamente la partita a meno di un secondo dalla fine con altri due tiri liberi di Poeta.
Spogliatoi
Dal Monte: sinceramente per l’impegno e la tenacia sicuramente non posso rimproverare nulla alla mia squadra; in attacco abbiamo dovutamente aggrapparci ad un continuo pick&roll, dal momento che era l’unica arma che avevamo visto l’andamento della gara, e questo ha condizionato non poco la velocità e l’efficacia dei nostri giochi offensivi. In ogni caso avremmo dovuto giocare, sia in attacco che in difesa, con maggiore aggressività, anche per riuscire a giocare magari qualche contropiede in più. Bologna si è dimostrata molto solida e molto abile nell’andare a colpirci ogni qualvolta si è verificata una situazione di svantaggio per noi. Ne veniamo fuori consapevoli che potevamo fare meglio ma anche che, in fondo, nel finale abbiamo mancato la vittoria per qualche libero sbagliato di troppo e che comunque siamo stati alla pari.
Lardo: siamo contenti di avere sfatato la recente tradizione sfavorevole della Virtus su questo campo. Era una partita importante, visto che è la prima di due trasferte molto difficili; il nostro piano partita è stato quello di tenere alta l’intensità del match grazie alle nostre rotazioni allungate….direi che ci siamo riusciti in pieno perché alla fine la nostra difesa ha fatto la differenza. Complimenti a Pesaro per come ci ha reso la vita difficile fino in fondo: era una partita importante, molto attesa e con un pubblico che si è fatto sentire; per questo motivo faccio i complimenti anche a noi stessi per come abbiamo affrontato questa difficile trasferta dopo la nostra precedente esperienza negativa in quel di Brindisi.
Mvp Nel gioco collettivo di Lardo sono state molte le individualità che si sono messe in mostra: una segnalazione va sicuramente per talento recuperato di Koponen e per il buon impatto avuto dal lungo Homan, ma probabilmente una grossa mano l’ha data nel terzo quarto un Winston incontenibile per la difesa avversaria con le sue morbide penetrazioni di classe.
Wvp Probabilmente le colpe non sono neppure tutte sue, visto come la propria squadra non abbia mai saputo servirlo a dovere, ma comunque le statistiche impietose che parlano di uno 0/8 dal campo non lasciano adito a dubbi: il peggiore è stato sicuramente Morris Almond.
Scavolini Siviglia Pesaro – Canadian Solar Bologna 66-70
Parziali (17-21; 17-19; 19-16; 13-14)
Progressione 17-21; 34-40; 53-56
Starting Five:
Scavolini Siviglia: Collins, Cusin, Hackett, Aleksandrov
Canadian Solar: Poeta, Sanikidze, Gailius, Kemp, Amoroso
Arbitri
Paternicò, Weidmann, Giansanti
Giulio Pasolini