UDINE – Poteva essere una settimana nerissima per la Snaidero Udine che dopo essersi vista togliere i punti assegnati a tavolino conseguiti nella prima giornata contro Barcellona, rischia di naufragare in casa contro una volitiva Reggio Emilia. Gli arancioni partono subito fortissimo e grazie ad uno strepitoso Lee (17 punti 7/10 da due, 8 rimbalzi e 16 di valutazione), chiudono il primo quarto in vantaggio 23-12. La Snaidero sembra giocare a memoria, il quintetto “titolare” sfodera un’ intensità di gioco impressionante e si dimostra solidissimo in difesa. La chiave del primo quarto è il gioco sotto canestro, con Reggio Emilia che non riesce a trovare soluzioni difensive al gioco dei lunghi friulani. Lo strapotere degli udinesi si può leggere nelle statistiche del primo quarto che parlano di ben 16 punti su 23 realizzati dentro l’area e dell’87% di rimbalzi catturati. La partita sembra avviata verso una facile vittoria per i padroni di casa, ma il secondo quarto vede l’ennesimo black out Snaidero, che come di consueto paga le scarse possibilità di rotazione dei giocatori, consentendo ad uno scatenato Beck di aggiustare la partita e di riportare in corsa i suoi. Rinaldi si batte sotto i tabelloni, ma non ha lo stesso impatto di Lee e Prandin seppur non demeritando dimostra di essere ancora acerbo per essere il naturale cambio di Mathis, soffrendo l’esperienza di Fultz che lo costringe a due palle perse in due azioni consecutive e soprattutto lo porta a non riuscire ad avere la lucidità per impostare a dovere la manovra offensiva. Tutto ciò fa si che Udine si ritrovi per la prima volta sotto a 2 minuti dalla fine del secondo quarto. Il pubblico comincia a rumoreggiare e la Snaidero si scioglie sotto i colpi di Smith e compagni, ma il carattere dei friulani è difficile da piegare e nel momento di maggior difficoltà un alley-oop imbeccato da Harrison e finalizzato da Williams permette agli arancioni di ridurre i danni e di chiudere il quarto sotto di soli due punti. Al rientro dalla pausa lunga la squadra di coach Garelli è letteralmente inguardabile e la solita panchina corta non permette al tecnico arancione di aggiustare in alcuna maniera l’andamento della frazione di gioco che si conclude sul 62 a 52 in favore degli ospiti. Nemmeno l’ultimo quarto sembra aprirsi sotto i migliori auspici con Smith (19 punti 6/10 da due, 2/2 da tre e 16 di valutazione), coadiuvato da Beck che martella la difesa arancione. Ma il cuore udinese è immenso e la ritrovata solidità in difesa permette di rimontare e di portarsi, grazie ad un errore clamoroso di Frosini sotto canestro, a meno due a un minuto dal suono della sirena. L’azione successiva vede l’errore al tiro da parte di Reggio Emilia, ne approfitta Mathis che cattura il rimbalzo e serve la palla a Williams, il quale fallisce la bomba del sorpasso, ma il tutto fare Dordei cattura il rimbalzo e capitalizza la rimonta Udinese. Il tabellone segna più uno Snaidero e 15 secondi da giocare, Smith decide di tirare, ma malauguratamente sbaglia e regala la possibilità da Harrison di volare in contropiede e realizzare in schiacciata il 75-72 che chiuderà l’incontro per la gioia dei tifosi di casa. La vittoria permette ad Udine di confermarsi prima in classifica e soprattutto dona un quadro d’insieme che deve essere ritenuto positivo soprattutto nel gioco sotto canestro che ha prodotto 42 punti sui 75 totali. Purtroppo porta in dono anche la consapevolezza che la rosa è troppo corta e la panchina che ha prodotto solo 15 punti, contro il 24 di quella di Reggio Emilia non fornisce le giuste rassicurazioni per una squadra che vuole puntare in alto.
I quintetti:
Snaidero: Mathis, Harrison, Lee, Williams, Dordei
Trenkwalder: Beck, Fultz, Frassineti, Salvi, Cervi
MVP
Lee, si dimostra solido in difesa e letale sotto i tabelloni nemici, quando non è in campo la sua assenza si sente.
Da segnalare anche la buona prestazione di Cervi, ragazzo del 1991, che in 20 minuti chiude con 9 di valutazione e con una prestazione degna di un giocatore esperto
SNAIDERO UDINE Mathis 4, Harrison 16, Lee 17, Truccolo 3, Williams 14, Dordei 9, Prandin, Rinaldi 12; non entrati: Bossi, Molinaro, Pascolo e Petiziol. Allenatore: Luigi Garelli.
TRENKWALDER REGGIO EMILIA Beck 19, Valenti 2, Fultz 8, Frassineti 7, Frosini 2, Slanina 1, Salvi 8, Cervi 6, Smith 19; non entrati: Pini e Defant. Allenatore: Alessandro Finelli.
ARBITRI Pasetto, Giovanrosa e Ranaudo.
NOTE Quarti: 23-12, 41-39, 52-62. Tiri liberi: Snaidero 15/21, Trenkwalder 6/12.
Sala stampa
Garelli: Partita strana, impostata per dare palla sotto canestro ed è stato proprio questo a permetterci di chiudere il primo quarto in vantaggio. Nella seconda frazione abbiamo perso palloni in maniera stupida e questo ha aumentato e dato coraggio a Reggio Emilia e ha fatto si che le loro forti individualità ci mettessero in crisi. Poi nel finale abbiamo difeso bene e abbiamo avuto fortuna, soprattutto nel canestro sbagliato da Frosini. Però credo che la fortuna bisogna anche guadagnarsela e noi siamo stati bravi nel farlo, inoltre abbiamo subito 50 punti nella parte centrale della partita, ma abbiamo concesso pochissimo nella fase iniziale e finale del match.
Finelli: Grande rabbia per come è finita la partita. Siamo stati bravi nel ricucire il primo distacco e abbiamo fatto un buon secondo e terzo quarto. Invece abbiamo sbagliato nel finale di gara dove la preoccupazione e qualche palla persa di troppo ci hanno portato a perdere la partita. Vincere oggi a Udine significava batter una squadra reduce da cinque vittorie consecutive e questo ci avrebbe sicuramente dato una grande carica. Ora dobbiamo lavorare solo in palestra per rifarci già la prossima settimana.
Francesco Codato