VARESE – al PalaWhirlpool di Masnago, finalmente gremito in ogni suo settore, va in onda la replica della sfida che 2 stagioni fa valse la promozione diretta in Serie A, almeno 300 i tifosi brindisini giunti sotto le prealpi per sostenere la propria formazione.
Partono subito forte gli ospiti, bravi nel giostrare il gioco con passaggi perimetrali che permettono ai tiratori Dixon e Roberson di mostrare le proprie capacità balistiche (3/3 e 1/2 dai 6,75).
Già nel primo quarto Recalcati è obbligato a mandare in campo tutti e tre gli acciaccati; Fajardo ha una fasciatura per proteggere il costato, Kangur ha un piede dolorante per una botta ricevuta a Treviso, mentre Cotani sta convivendo con dei fastidiosi dolori muscolari ai polpacci.
Brindisi schiera dall’inizio il nuovo innesto Tourè, apparso reattivo fin dai primi minuti e adatto a supportare Lang sotto i tabelloni, suo il canestro del 13-17 in favore della compagine pugliese, che chiude 21-25 la prima frazione di gioco.
Nel secondo quarto si segna con il contagocce per i primi 4-5 minuti (25-27 dopo il primo canestro di Kangur), Varese si mette a zona e fa registrare il primo parziale in suo favore con un 11-2 che la porta al 36-32 con cui si va alla pausa lunga.
Dopo 20 minuti (36-32)
[b]Varese:[/b] Goss 7, Rannikko 2, Righetti 5, Galanda 4, Thomas 7, Kangur 2, Slay 9
[b]Brindisi:[/b] Lang 2, Roberson 7, Dixon 13, Giovacchini 3, Tourè 7
In avvio di terzo quarto Recalcati prosegue con i tre piccoli e la difesa a zona, Jobey Thomas fa faville in attacco prendendo magistralmente la linea di fondo per segnare il 43-34 con un sottomano rovesciato. Goss lo imita segnando nel traffico e Perdichizzi è costretto a chiamare timeout per cercare di registrare una Enel Brindisi che negli ultimi 10 minuti di gioco ha messo a segno la miseria di 4 punti (dal 4/7 del primo periodo i brindisini sono passati ad un 6/25 da 3 punti).
Galanda segna il +10 sul 47-37 e Varese mantiene il controllo sulla gara fino al 57-44 del 30° minuto.
In apertura di quarto periodo Kangur mette la tripla del 60-44 e da lì in poi Varese può gestire comodamente il proprio vantaggio, tanto più che dopo soli 2 minuti Perdichizzi si stufa di vedere in campo Lang e Dixon, preferendo proseguire la gara con i meno talentuosi, ma visibilmente più energici ed aggressivi, Infante e Giovacchini.
[b]Impressioni personali:[/b] Varese nel primo periodo ha lasciato il pallino del gioco un po’ troppo a lungo nelle mani degli avversari, ma appena Recalcati ha ordinato la zona s’è vista in campo una squadra ben coesa e concentrata nel frenare la manovra brindisina. Una prova che, aldilà della pochezza messa in campo dall’Enel, fa ben sperare per come si è sviluppata nell’arco dei 40 minuti, con una Cimberio che ha saputo coprire i problemi fisici di alcuni suoi elementi con il gioco di squadra e la giusta dose di aggressività, controllando i tabelloni e ripartendo in velocità per colpire gli avversari sfruttando l’assetto con tre piccoli.
Brindisi, come detto sopra, non ha fatto una gran impressione, schiantandosi contro il muro della difesa a zona e infilando un terribile 3/25 dall’arco dopo il 4/7 iniziale.
Dixon e Roberson hanno riempito il proprio tabellino, ma sono sembrati veramente poca cosa al confronto dei diretti avversari…urge il rientro di Monroe, prima che si perdano i punti fondamentali delle gare casalinghe.
Alla fine il migliore degli ospiti è risultato il neo-arrivato Tourè, firmato da soli 2 giorni e già in campo per 37 minuti; Diawara non pervenuto, così come l’intera panchina pugliese che, a parte i 5 punti di Giovacchini, non mette insieme nulla di utile alla causa.
[b]Sala stampa:[/b]
[b]Recalcati:[/b] “bene in una partita difficile, ce l’aspettavamo che sarebbe stata così, perché Brindisi è una squadra che vale più della classifica che ha e noi in settimana abbiamo avuto dei problemi fisici. Questa è la vittoria di chi ha giocato poco o non ha giocato affatto, è la vittoria del nostro staff medico, che col suo lavoro ha permesso ai giocatori di andare in campo; è la vittoria di Cotani, di Antonelli, di Mian e di Demartini, dei giocatori che hanno zero soddisfazioni ma che ci permettono di lavorare durante la settimana e di preparare la partita.
Questo è un gruppo che lavora, dietro a coloro che la domenica vanno sotto i riflettori ci sono uomini che non hanno le stesse soddisfazioni ma sono altrettanto importanti.
Riguardo la partita, il nostro intento difensivo era di controllare i nostri avversari a rimbalzo e direi che ci siamo riusciti, abbiamo sofferto 3-4 rimbalzi offensivi ad inizio partita, però poi abbiamo registrato la nostra difesa, fatto meglio i tagliafuori e lavorato di più.
Abbiamo sofferto, come era abbastanza prevedibile, i loro tiratori; abbiamo cercato di giocare questa partita sui 40 minuti, mettendoli sotto pressione non solo con la nostra difesa, ma anche col nostro attacco, costringendoli a correre sui blocchi ed a lavorare in post. I 40 minuti ci hanno dato ragione, abbiamo sicuramente dato la svolta alla gara con la difesa a zona, che ci ha permesso oltretutto di tenere in campo Slay e Galanda contemporaneamente e in una giornata in cui Fajardo, Cotani e Kangur hanno problemi fisici, è stata una coppia che ci ha permesso di tenere alta la competitività non solamente vicino all’area.
Era una partita importante da vincere per non disperdere il vantaggio accumulato con le due vittorie precedenti e che speriamo ci possano servire quando si faranno i conti a fine stagione.
La difesa a zona alle volte funziona soprattutto contro i tiratori, perché gli cambia il ritmo e cambia i punti di riferimento ai giocatori che la stanno mettendo contro la difesa individuale, quindi non c’è da stupirsi che funzioni anche contro giocatori come Dixon e Roberson (3/3 e 1/2 dall’arco nel 1° quarto, ndr.).
I tre piccoli sono un assetto nelle nostre corde, era un azzardo solo difensivamente perché uno dei tre doveva marcare Diawara, ma con la zona ci siamo aiutati molto e di riflesso i nostri avversari dovevano marcare uno dei nostri piccoli con un giocatore non di pari ruolo.
Complessivamente bene, questa squadra si sta formando e sta trovando una sua identità e io credo che col passare delle settimane troveranno spazio e soddisfazioni anche i giocatori che giocano poco, per il momento va bene così e dobbiamo riconoscergli l’impegno che mettono durante la settimana”.
[b]Perdichizzi:[/b] “penso che la nostra discontinuità sia stata decisiva per la vittoria di Varese, siamo stati troppo discontinui durante la partita per poter pensare di spuntarla, nonostante un buon inizio. Buoni i primi 14-15 minuti, poi penso che Varese abbia fatto emergere quelli che sono i nostri difetti, abbiamo attaccato male la loro match-up, abbiamo troppi giocatori da inserire e negli automatismi troviamo difficoltà e quindi le percentuali si sono abbassate e abbiamo offerto il contropiede a Varese, dove hanno creato il break sui nostri errori da tre punti. In un campo come questo, nel momento attuale di Varese, che gioca con grande energia e grande fiducia, diventa difficile recuperare un passivo di 10-12, poi anche più ampio; quindi va dato atto a Varese di aver disputato una partita solida. Noi abbiamo giocato troppo a sprazzi per pensare di poter vincere a Varese con qualche uomo al di sotto del rendimento avuto nelle altre 4 partite di campionato.
Tanto lavoro da fare, ma prendiamo le cose positive come i primi 15-20 minuti di partita ed è su quello che dobbiamo ripartire per inserire al meglio Tourè e Pugi, che per noi è molto importante in termini di rotazioni; dobbiamo coinvolgere di più quelli che sono i nostri terminali offensivi di gioco, oltre a Dixon, Roberson e lo stesso Tourè, abbiamo bisogno di produrre punti anche con Diawara e con Lang, che stasera sono stati al di sotto dei loro standard, c’è bisogno di giocare assieme e stare assieme. Penso che siamo sulla buona strada in termini di energia e voglia di fare, vogliamo migliorarci e possiamo farlo solo col lavoro per ottenere una vittoria che dia fiducia in questo particolare momento. Chi viene dalla panchina deve abituarsi a darci le piccole cose che sono utili alla squadra in termini di difesa, recuperi, contropiedi e falli spesi; cose che servono ad una neopromossa per inserirsi in questo campionato e raggiungere il prima possibile la salvezza. Penso che la nostra panchina col tempo migliorerà, lavoriamo per migliorarla, al momento dal punto di vista numerico ma col tempo anche da quello qualitativo”.
[b]Cimberio Varese – Enel Brindisi 73-60[/b]
[b]Parziali dei quarti:[/b] 21-25, 15-7, 21-12, 16-16
[b]Progressione:[/b] 8-10, 21-25, 23-27, 36-32, 45-37, 57-44, 67-53, 73-60
http://195.56.77.210/game/64189.html
[b]Cimberio Varese:[/b] Goss 13 (5/7 1/3), Mian 0, Rannikko 2 (1/1 0/1), Antonelli 0, Righetti 5 (1/3 1/2), Galanda 7 (3/3 0/1), Thomas 19 (5/7 3/9), Kangur 8 (1/3 2/6), Lenotti ne, Cotani 0 (0/1), Fajardo 6 (2/3 0/1), Slay 13 (3/12 2/3)
[b]Enel Brindisi:[/b] Lang 2 (1/4), Roberson 20 (7/9 2/10), Maresca 0 (0/3 da 3), Infante 0 (0/2 0/1), Gallea ne, Pugi 0, Dixon 16 (1/1 4/7), Diawara 4 (1/5 0/2), Giovacchini 5 (0/2 1/4), Tourè 13 (4/7 0/5)
[b]Altre statistiche
Cimberio Varese:[/b] 21/40 52% da 2, 9/26 35% da 3, 4/5 80% ai liberi, 41 rimbalzi, 13 perse, 13 recuperate, 20 assist, 0 stoppate, 91 di valutazione, 0.90 oer, 28 punti in area, 45 punti del quintetto, 28 della panchina.
[b]Enel Brindisi:[/b] 14/30 47% da 2, 7/32 22% da 3, 11/15 73% ai liberi, 38 rimbalzi, 14 perse, 13 recuperate, 7 assist, 2 stoppate, 65 di valutazione, 0.71 oer, 18 punti in area, 55 punti del quintetto, 5 della panchina.
[b]Quintetti iniziali:[/b]
Rannikko – Thomas – Righetti – Slay – Fajardo
Dixon – Roberson – Diawara – Tourè – Lang
[b]Mvp:[/b] Jobey Thomas, fantastico nello scavare il solco decisivo nel terzo quarto e nel rintuzzare il ritorno brindisino a metà dell’ultimo periodo.
[b]Wvp:[/b] Yakhouba Diawara, segna il suo primo punto con un tiro libero sul 64-51 a 6 minuti dalla fine.
[b]Arbitri:[/b]
Cerebuch – Duranti – Ramilli
Stefano Pozzi