ROMA – Ci ha provato la Virtus Roma, ci ha provato eccome ma non c’è stato niente da fare contro questo Olympiacos.
Come accennato nella preview di ieri, per avere qualche speranza di battere i biancorossi ellenici la Lottomatica Virtus Roma avrebbe dovuto tenere alto il ritmo in attacco cercando di correre il più possibile ma, soprattutto, difendere allo spasimo per cercare di non far ragionare i cervelli, i talenti di cui dispone al proprio comando Dusan Ivkovic, coach di tante battaglie che ricalcava questa sera il parquet capitolino vittorioso esattamente 13 anni dopo la prima, e finora unica, vittoria in Eurolega del club ateniese. Assente Theo Papaloukas ed all’ultimo istante anche Michalis Pelekanos, il comando delle operazioni era fin da subito affidato al duo Spanulis-Teodosic e per Roma la notte è diventata buia, molto buia.
La Virtus non ha demeritato, ha eseguito meglio di altre volte i giochi in attacco ma ha dato subito la sensazione di una squadra sì concentrata ma troppo molle in difesa dove Teodosic e Spanulis han fatto appunto ciò che han voluto: dettare i tempi del gioco; portarsi a spasso ora Washington, ora Giachetti, ora Vitali; dettare assist incantevoli nel cuore del pitturato dell’Urbe dove Nesterovic ha sbagliato troppo (merito anche di un ottimo Crosariol, ndr), oppure concludere in prima persona. Sua Eccellenza Vassili Spanulis segnava 10 punti in un amen dei 22 a referto all’8° (13-18), dopodicchè si sedeva in panchina per lasciare campo e spazio a Jamon Lucas mentre Milos Teodosic, con quel suo incedere flemmatico e quasi svogliato, disegnava mirabilie sul parquet romano, nascondendo a volte la sfera ai propri marcatori per poi farla riapparire nelle mani di Bourousis (Top scorer dei suoi con una doppia doppia frutto di 16 punti, 4/8 da 2 ed un fantastico 2/2 dall’arco, e ben 10 rimbalzi), o di un lestissimo Mavrokefalides (12 punti, 5/8 da 2), ex di turno neanche troppo compianto.
Alla fine del primo quarto la partita era ancora in equilibrio, 18-24 per gli ospiti, ma il secondo quarto esibiva un Olympiacos eccellente sui due lati del campo, a rimbalzo, negli assist e nel tiro pesante con un insolito protagonista come Bourousis che al 15°, coadiuvato dal compagno Halperin, mandava a segno una tripla pazzesca prima di quella del giocatore di nazionalità israeliana: dal 25-33 si passava al 25-39, divario che poi si dilatava all’intervallo di ben 13 punti grazie ancora ad una tripla di Teodosic e di un positivo Nielsen.
Nel terzo periodo Roma provava a rientrare, approfittando di un logico relax degli ospiti ma i greci chiudevano ben presto le porte e le finestre del loro canestro fiutando il pericolo, qualche palla persa di troppo (saranno ben 16 alla fine), ed un pareggio nel parziale del punteggio che non giovava alla causa nonostante le buone triple di Djedovic e di Smith, 55-68 nel totale ma 15-15 nel parziale.
Quarto periodo quasi in scioltezza per l’Olmpiacos che controllava la rabbiosa voglia di Roma di farsi sotto ma senza molta convinzione, soprattutto in fase difensiva. Ed è stata questa la chiave di volta della sconfitta di questa sera per Roma. Sarebbe stata oppurtuna questa sera la stessa ringhiosa difesa esibita contro Treviso domenica scorsa, perchè gli ellenici davano chiari segni di sofferenza nella ripresa ma mai senza perdere la testa ed il filo conduttore della gara.
E’ vero che Boniciolli lamentava l’assenza di Vlade dasic, colpito da influenza nella notte di ieri, e che quindi le rotazioni nel settore ali veniva meno e con esse la possibilità di rendere dura la vita alla blasonata avversaria, ma si sarebbe potuto fare qualcosa di più, piegando magari di più le gambe per difendere duro in certi frangenti. Tutto sommato però una prova, quella della Lottomatica Virtus Roma dignitosa, diversa dalle brutte ultime esibizioni contro Real Madrid in casa ed a Malaga, una prova sempre alla ricerca di quella famosa quadratura del cerchio anche se in questa ricerca naufragavano i piccoli del roster Giallorossoblu con Vitali, Washington, Djedovic e Giachetti in confusione e con Charles Smith incapace di ripetersi come intensità rispetto alla prova contro Treviso.
Dolori ancora da parte di Alì Traore, meno peggio del passato ma con segnali di risveglio, applausi invece a scena aperta per la coppia titolare sin dal primo minuto del settore lunghi, cioè Joshua Heytvelt ed Andrea Crosariol. Non sappiamo, soprattutto per quest’ultimo, se è finalmente nato il vero, grande centro azzurro del futuro, ma questa sera la sua prova al cospetto di gente come Nesterovic e Bourousis è stata sontuosa, degna di un vero centro di stazza e di livello europeo, finalmente ! Idem per Hetvelt che sta svestendo i panni dell’oggetto misterioso per tramutarsi in un lungo atipico che apre molto bene il campo, punendo poi l’avversario di turno con un ottimo tiro da fuori o in avvicinamento a canestro.
In ottica Top 16 adesso non bisogna più sbagliare, tra una settimana si va a Bamberg, se si desidera passare il turno bisogna vincere, sempre sperando che questa sera i tedeschi non battano a domicilio il Malaga, cosa non proprio improbabile visto come ieri sera il Real Madrid si sia fatto travolgere dallo Cholet.
Cosa dire infine dell’Olympiacos che non si possa già aver detto ? Anche dopo averlo visto in azione questa sera dal vivo si conferma un roster profondissimo con giocatori di classe sopraffina nella fase più delicata del gioco, quella cioè della costruzione del gioco a centrocampo, e quando andrà a regime anche Papaloukas saranno dolori per tutti. E’ certamente ancora un roster in divenire, molti giocatori sono nuovi e devono conoscersi ma, e lo confermerà in conferenza stampa Dusan Ivkovic nel dopo partita, la prova di questa sera ha dato qualche certezza in più, un’autorevolezza che forse prima mancava. Per chi desidera vincere l’Eurolega è consigliabile passare prima da Atene, sponda biancorossa.
SALA STAMPA
IVKOVIC
Abbiamo giocato una buona partita contro una buona Virtus, abbiamo tenuto bene il controllo della gara e l’inerzia della stessa sino al primo tempo, poi piano piano ci siamo un po’ deconcentrati e la gara non era, ecco questo gruppo può fare molto ma non deve avere questi cali di concentrazione, comunque sono soddisfatto della prestazione della mia squadra: poche palle perse (appena 7, ndr), molte palle recuperate ma, ripeto, soprattutto mi è piaciuto che questa è la prima gara della stagione che facciamo in trasferta nella quale abbiamo gestito il controllo dell’inerzia per lunga parte della gara, ma sia chiaro, sono contento ma non soddisfatto e mi aspetto comunque sempre il meglio da questi ragazzi. Comunque anche 14 assist, bene ai rimbalzi, siamo stati ottimi come qualità e quantità. Sì, lo so, abbiamo un roster molto denso di qualità, dobbiamo gestire sempre al massimo la tensione giusta per far rendere al massimo questi ragazzi che sono autentici professionisti e fuoriclasse. La nostra crescita è incoraggiante e questa sera ho notato un gruppo che sta cominciando a sentire la partita, a prenderla in mano ed a gestirla come si deve. L’importante è lavorare sodo, abbiamo grandi potenzialità ed ora sono tornato qui, ho spezzato la mia filosofia di vita che non mi vede ritornare dove allenavo in passato, sono tornato per riprovare a vincere come 13 anni fa. E sono molto contento di essere tornato ad allenare l’Olympiacos e di essere tornato in questo palazzo ed in Roma, anche se sono stato già altre 4 volte a Roma. Però ammetto che, anche se è passato molto tempo, il ricordo vivo di quella finale contro il Barcellona di 13 anni fa e la vittoria in Coppa Campioni è stato bellissimo: al rientro ad Atene non potevamo quasi uscire dall’aereo tanta era la gioia, grande squadra, grande pubblico…. Ora l’importante è lavorare sodo, abbiamo grandi potenzialità ed ora sono tornato qui, ho spezzato la mia filosofia di vita che non mi vede ritornare dove allenavo, sono tornato per riprovarci.
VITALI
Rispetto alle ultime gare abbiamo lottato sino alla fine, avevamo davanti l’Olympiacos, ci sono scappati davanti e non siamo riusciti più a riprenderli ma siamo soddisfatti, non possiamo essere contenti perchè si è perso ma sentiamo di aver fatto un passettino avanti. Però, per onestà, abbiamo fatto un passo indietro in difesa rispetto alla prova contro Treviso, lavoriamo sodo per cercare di trovare un equilibrio e sono convinto che lo troveremo alla fine. Ora c’è Milano, sta dominando il campionato, noi abbiamo fatto una bella vittoria che ci ha dato morale, ci divertiremo, ne sono certo.
TANJEVIC
Abbiamo giocato ad intermittenza, alla vigilia della gara Dasic ha avuto l’influenza e quindi non è praticamente sceso in campo, forse ci son mancate l’energie per cercarec di contrastare questa grossa squadra che è l’Olympicos, han fatto la differenza quei 13 possessi più di Noi. Ma come dice anche Matteo (non è potuto intervenire per un forte dolore alla schiena), stiamo lavorando sodo ed i risultati verranno. Traore non è contento di te stesso ma migliorerà, anche Smith non è contento: lui s’impegna pure al massimo ma è stato 3 mesi fermo, deve recuperare ed un ragazzo come lui che non è più giovanissimo fatica a trovare la froma ma arriverà anche lui, poi la sua preparazione è stata falsata dall’infortunio. Crosa e Heytevelt bene, molto bene, diciamo che ancora ci manano 40 minuti di difesa asfissiante. Miglioreremo, ne sono certo, dobbiamo avere pazienza, inoltre vedo questo gruppo di ragazzi che vive bene insieme. Comunque è chiaro che la squadra deve fare risultati per accrescere la propria stima.
Lottomatica Virtus Roma – Olympiacos Pireo 71-86
Parziali (18-24; 22-29; 15-15; 16-18)
Progressione (18-24; 40-53; 55-68; 71-86)
Tabellini http://www.euroleague.net/main/results/showgame?gamecode=52
MVP: Le cifre dicono Milos Teodosic con 24 di valutazione frutto di 2/5 da 2, 2/5 da 3 (una di queste siderale e sul filo della sirena), ma soprattutto 7 assist. Ma finalmente dobbiamo annotare anche un bellissimo 23 di Andrea Crosariol: 7/11 da 2, 6 rimbalzi ma tanta, tanta sostanza. Che il brutto anatroccolo sia diventando il maestoso cigno che attendavamo ?
WVP: La bella prova di Crosariol fa automaticamente da contraltare alla pessima di Rasho Nesterovic. Valutazione -1 con soli 2 rimbalzi, 8 punti nel carniere ma soprattutto tanta fatica nel tenere il lungo italiano. Identica valutazione per Gigi Datome, alla ricerca ancora della forma.
Fabrizio Noto/FRED