ROMA – E pensare che alla fine Roma stava pure portando a casa la partita ma non sarebbe stato giusto.
La Cimberio Varese del Presidente Francesco “Cecco” Vescovi e di Charlie Recalcati sbanca anche il Palalottomatica e lo fa in modo netto, aldilà di quello che recita il punteggio, perchè all’intervallo il punteggio diceva 32-49 per i varesini. Un primo tempo quasi perfetto, partito malino con qualche tiraccio sparacchiato dalla lunga a causa della giusta pressione di una Lottomatica che aggrediva bene sul perimetro e che si trovava presente sulle geometrie dipinte sul parquet da Phil Goss. Ma il tempo di sistemare un pò le cose, di far illudere la Lottomatica che sarebbe stato agevole avere la meglio (tripla di Washington, 14-10 al 5° per l’Urbe), Recalcati chiamava time-out ed al rientro in campo Varese partiva lancia in testa per non voltarsi più, stordendo per intensità e precisione una Virtus Roma balbettante, insicura, malferma sulle gambe ma soprattutto nella testa.
Goss ricamava facendo a fettine la difesa di Roma che smetteva di difendere duro dopo soli 8 secondi in media di possesso varesino e Jobey Thomas spaccava la retina della Lottomatica a furia di triple raccogliendo nel primo tempo un ottimo 5/7 dalla lunga, imitato dall’ex-Bologna Kristjan Kangur, 2/2 per lui dalla linea dei sogni, per un totale di 8/14 che premiava i ragazzi di Recalcati. Il merito di Goss era di far venire le vertigini prima a Washington, dopo a Vitali, infine anche a Djedovic penetrando in primis nel cuore dell’area come e quando voleva, segnando quando era opportuno (o prendere buoni falli), oppure, molto più semplicemente, scaricando fuori pick&roll e trovando puntuale sul lato debole di Roma il compgano di turno. Ed anche ai rimbalzi, per l’ennesima volta, la corazzata da Eurolega giallorossoblù doveva inchinarsi alle “casacche rosse” con un ottimo 18 contro 16. Partita chiusa a questi livelli recuperare 17 punti era quasi proibitivo.
Perchè questo crollo di Roma nei seguenti 15 minuti di gioco? In verità la Lottomatica versione campionato non andava così diversamente del solito rispetto al passato, solo che questa volta c’era di fronte una certa Cimberio Varese con gente esperta, capace di fare male sul serio una volta comprese le difficoltà degli avversari. La solita Virtus in versione Lega A, quindi, con un discreto 56% da 2 all’intervallo ma con un mortificante 3/14 dalla lunga. Una squadra come al solito incapace di coprire tutto il perimetro difensivo dell’arco in pianta stabile e decente, scommettendo forse sul tiro altrui e perdendo drammaticamente la tenzone.
Cosa sarà poi accaduto nello spogliatoio lo sanno solo i diretti interessati.
Al rientro in campo Varese veniva quasi azzannata dalla Lottomatica che le concedeva di fatto solo tre canestri su azione per un totale di 6 punti sommati a ben 8 dalla lunetta. Ma era una reazione nervosa, molto istintiva quella di Roma che non riusciva a colmare il gap come sarebbe stato logico fare, considerando la mole di intensità messa sul campo ed approfittando degli imbarazzi della Cimberio. Djedovic dava finalmente cenno di sè, Vitali cercava di mettere ordine assieme ad un convinto Washington con Heytvelt, mentre Smith e Dasic non reagivano come si sarebbe aspettato. Traore sbuffava contro Galanda e contro Diego Fajardo, tanto impegno ma alla fine del periodo il punteggio vedeva ancora Varese comodamente in sella per 49-63 con il sospetto che Roma avrebbe spinto ancora di più sull’accelleratore.
E così era nel periodo finale che la Virtus, grazie ad uno spiritato Vitali che assieme ad un trasformato e commovente Djedovic, con due bombe consecutive regalava addirittura il -3 per i suoi al 34°, 64-67 e la gara incredibilmente si riapriva. Goss sbandava (alla fine si conteranno 18 palle perse per i varesini, 4 sue e ben 5 di Fajardo), ed anche gli esperti Righetti e Galanda mostravano segni di cedimento, ma Recalcati e soprattutto il solito Jobey Thomas ricacciavano indietro l’Urbe. E proprio lo spagnolo di Varese siglava il nuovo +12 al 37°, 69-81 ma Roma non ci stava, ancora Djedovic e Vitali (17 punti per lui alla fine), riportavano sotto la Lottomatica che però, per colpa anche di qualche libero sbagliato di troppo da parte di Washington e Traore, non riusciva ad agganciare più Varese dove alla fine svettava un glaciale Phil Goss dalla lunetta ed un monumentale Ron Slay che si accaparrava il pallone tirato da Djedovic sul ferro per cercare il tape-in vincente da un suo libero volutamente sbagliato. E nonostante tutto, Djedovic aveva anche il tiro dei supplementari dai dieci metri, ma la palla schizzava sul ferro.
E’ giusto così. Alla fine era Varese ad esultare anche per lo scampato pericolo e la Lottomatica a domandarsi attonita del perchè di questi sconcertanti cali di tensione durante un incontro, e più di frequente in campionato.
Come dirà Boniciolli a fine partita è un momento delicato della stagione perchè ormai la Final Eight di Coppa Italia è compromessa a meno di vincere tutte e 7 le restanti gare del girone d’andata ma a nostro modesto avviso manca a questa squadra un leader, un giocatore cioè che sappia trasferire al team la sua esperienza in calma necessaria, sia per gestire i momenti oscuri ma soprattutto per tenere la tensione alta sempre, nell’arco dei 40 minuti e non solo a sprazzi. Charles Smith, preso per assurgere a questo ruolo, sta andando decisamente troppo a corrente alternata e siamo teneri con lui per il nome e per rispetto alla carriera.
Intanto, dopo 8 gare, 2 sole vittorie e ben 6 sconfitte, i dati nudi e crudi dicono questo. Varese invece vive una fase stupenda, complimenti al lavoro di Charlie Recalcati che sta dimostrando di non essere affatto il bollito di cui si diceva malignamente tempo fa. Un’altra vittoria per il Charlie Nazionale, complimenti.
Sala Stampa
RECALCATI
Sono molto ma molto contento, doppiamente contento perchè Roma ha dimostrato di essere una squadra, se non è una squadra questa che reagisce come ha ben reagito….Sì, forse lo ha fatto sui nervi ma han dentro qualcosa. Noi abbiamo giocato un ottimo primo tempo e non lo abbiamo ripetuto per merito di Roma: aggredirci, metterci le mani addosso sin dall’inizio della gara, fare sentire il loro fisico. Noi abbiamo festeggiato la bimba di Rannikko (nata nei giorni scorsi, ndr), ed oggi Teemu ha fatto quel che poteva, quindi abbiamo avuto rotazioni limitate, ottimo l’apporto di Demartini che ha dato respiro con i minuti che ha giocato. Comunque una bella prova corale. Poi non bene il secondo tempo ma abbiamo stretto bene i denti, se Roma ha dimostrato di essere squadra noi lo abbiamo fatto pure. E’ stata una gara molto fisica ed alla fine siamo stati premiati. Sì, non mi aspettavo di essere lì in cima alla classifica, stiamo andando oltre alle previsioni ma dobbiamo restare con i piedi per terra. Abbiamo dei margini di miglioramento ancora, forse abbiamo raggiunto subito la forma ottimale ma dobbiamo essere realisti, avremo un calo o rientreranno altre squadre, intanto ci godiamo il momento positivo. Vincere rafforza la convinzione, rafforza la voglia di sudare in palestra e quindi ciò che si fa viene premiato. Non ci siamo posti obiettivi di salvezza o di Play-Offs, dobbiamo esprimere il nostro basket. Goss è migliorato molto, ha fatto fatica all’inizio ma ora sta regalando sostanza, sta entrando bene nel ruolo e quando è fresco è decisamente lucido nel gestire la palla. Kangur sta dando molto, è poliedrico nel suo gioco mentre Jobey Thomas è il solito cecchino che sappiamo, lui sa fare canestro ma si sacrifica anche molto per la squadra, dando anche un aiuto concreto per la squadra.
BONICIOLLI
(Visibilmente contrariato, ndr). La mia situazione è l’ultimo dei problemi, io non sono preoccupato per me, posso anche andar via. Sono preoccupato perchè l’interruttore della squadra si accende e si spegne senza un perchè. Perchè si può perdere ma una squadra che subisce 49 punti in un tempo e ne segna poi 40 in un quarto, ripeto 40 in un quarto, rubando palla, pressando, giocando intensamente, perchè accade questo ? Ed il mio compito è di tenere sempre acceso questo interruttore ma ora va così. I giocatori giocano contro l’allenatore ? Non credo perchè han dato tutto per rientrare nel secondo tempo, ma allora cosa non funziona ? Ad esempio in difesa, è andata molto bene 3 giorni fa, ed adesso non più, perchè contro una squadra che ha battuto Malaga e Real Madrid va ed oggi contro Varese no? Io ho il compito di capire cosa sta accadendo, del perchè di queste prestazioni e sino a quando sono qua mi sforzo di dare il massimo. Se non lavorassi con coscienza direi ok, va male, ma non capisco proprio del perchè di questo interruttore che si accende e si spegne. Sì, sono daccordo, Smith purtroppo è impalpabile ma sia chiaro che non sono contro di Lui. E’ chiaro che due settimane fa giocava gare formidabili contro Milano e Bamberg, adesso è in difficoltà ed è chiaro che avere una guardia americana in difficoltà è un problema, e non solo per la Virtus Roma, lo sarebbe per qualunque altra squadra. E’ chiaro che abbiamo delle difficoltà sulla difesa del pick&roll, anche oggi abbiamo sofferto, questa sera abbiamo giocato male mentre contro Charleroi abbiamo fatto bene. Io non voglio scaricare nessuno, sia chiaro. Dobbiamo partecipare di più emotivamente alla gara, non credo sia proprio una questione di regole difensive che possiamo rivedere e le rivedremo. E’ chiaro che abbiamo problemi sulla zona esterni, Smith è in difficoltà quindi abbiamo solo 4 rotazioni, Djedovic sta dando il massimo e stiamo pensando a trovare qualcosa sul mercato per sostituire Giachetti. Non sono contro i ragazzi, sia chiaro (alza la voce, ndr), la vera difficoltà che ho adesso è il capire perchè ogni tanto si gioca bene ed ogni tanto non si gioca. Prendiamo ad esempio Washington, stasera non ha giocato bene mentre Giovedì ha quasi vinto da solo, MVP della settimana in Eurolega, allora signifcia che a partire da me forse non siamo pronti al doppio impegno ? E questa non deve essere una critica ai giocatori, il paradosso è che adesso siamo alle TOP 16 ma siamo penultimi in campionato, mi limito a fare delle constatazioni abbastanza evidenti. Fior di allenatori come Dule Vujosevic e Dusko Ivanovic sono fuori, io sono dentro, pensate un pò. Ma francamente non riesco a capire cosa accade a questa squadra.
Lottomatica Virtus Roma – Cimberio Varese 89-92
Parziali (18-21; 14-28; 17-14; 40-29)
Progressione (18-21; 32-49; 49-63; 89-92)
MVP
Nihad Djedovic, dalle stalle alle stelle. Primo tempo da -1 di valutazione, alla fine chiude con 40 ! Purtroppo non basta, anzi il ragazzino bosniaco è proprio la cartina al tornasole del momento di Roma. I suoi numeri sono comunque incredibili: 27 punti con 5/5 da 2, 17/19 dalla lunetta, 12 falli subiti, ben 6 rimbalzi (il migliore di Roma è Traore con 7 rimbalzi), e 6 recuperi. Peccato per lo 0/4 da 3 ma lo si sapeva che non è tiratore. Menzione d’obbligo per la coppia Jobey Thomas (27 punti con 27 di valutazione, 7/11 da 3), e Phil Goss (25 punti con 24 di valutazione, soprattutto glaciale il play nei caldissimi minuti finali), uno il braccio e l’altro la mente, bravi !
WVP
Spiace veramente vedere due grandi giocatori del passato come Charles Smith prendere – 3 di valutazione e come Gek Galanda chiudere con -1. Ma mentre per Smith, purtroppo per Roma, ci si è abituati a queste prove grigie, per l’ex-Capitano della Nazionale è quasi una sorpresa. Menzione speciale per Crosariol, che sembra essere ritornato al passato con una prova incolore e priva di nerbo.
Fabrizio Noto/FRED