Serviva una prova di sostanza per vincere una partita cruciale e, dopo la buona novella arrivata da Mosca con la vittoria del CSKA su Valencia, Milano completa la serata perfetta non solo battendo l’Efes, ma ribaltando anche la differenza canestra dell’andata. Bucchi in sala stampa sarà contento per la prestazione di serata, ma criptico sui motivi della sbandata della settimana scorsa, dando l’impressione di conoscere i retroscena ma non volendoli svelare.
Van den Spiegel è molto coinvolto all’inizio nei giochi a due difesi molto male dall’Efes e sulla tripla del 13-4 di Finley, Perasovic deve chiedere timeout. Hawkins con un’altra tripla sancisce il nuovo +10, ma l’Efes rimonta e con un parziale di 7-0 si riporta ad un onesto -2.
A cavallo dei due quarti l’Efes sembra poter mettere le mani sulla partita con cinque liberi di Nachbar e il bonus di Milano speso molto presto. Mordente restituisce un po’ di ossigeno dopo tantissimi attacchi di scarsissima qualità con un canestro in fade away. Da questo momento si registra anche la difesa biancorossa con qualche recupero ben assestato e una rimessa dopo tiro libero, in pieno stile Stonerook da parte di Hawkins, che lancia in solitaria Jaaber per il canestro del 37-31 che chiude un primo tempo dalle molte facce.
All’uscita dagli spogliatoi è l’Efes a dettar legge con un 7-0 di parziale e una tripla di Tunceri che obbliga Bucchi al timeout. Come spesso succede, l’Efes dà un calcio al secchio del latte lentamente riempito, e subisce un controparziale di 7-0 che ristabilisce le distanze. Da questo momento si entra nel “Mancinelli time” che con assists (saranno 8 per lui alla fine) e soluzioni intelligenti dal post basso, marchia a fuoco il finale di periodo. Mordente in tuffo recupera uno splendido pallone che apre il contropiede, chiuso in schiacciata proprio da Mancinelli. Milano è in un buon momento, riesce a distendersi spesso in campo aperto, ma subisce la tripla di Guler allo scadere del quarto che riporta l’Efes a -11.
Mancinelli continua a dispensare assists al bacio, soprattutto contro la zona (prontamente tolta da Perasovic), ma con la forza dei nervi l’Efes torna a -9 con un paio di gite in lunetta di Nachbar (20 punti e 6 falli subiti). La lucidità degli ospiti si ferma qui, infatti subiscono un nuovo parziale culminato dal 2+1 di Hawkins che firma il +14 dal quale Milano non si girerà più indietro. Durante tutto il quarto periodo la difesa milanese è stata asifissiante, inibendo ongi soluzione aperta agli avversari e sporcando tantissimi palloni con fisicità ed intensità. Il reparto che doveva creare più problemi a Milano era la batteria di lunghi avversari, ma tra Gonlum, Vujcic e Roberts non si trova una singola prestazione decente.
Monumentale la prova di Rocca, così come quella di Hawkins; silente ma ugualmente decisiva quella di Mancinelli. Questa sera la differenza sta tutta nella coesione ed aggressività di una squadra, contro l’ammasso di singoli anche piuttosto svogliati dall’altra e l’assenza di Rakocevic non può essere assolutamente un alibi.
MVP: David Hawkins questa sera ha fatto pentole e coperchi. 24 punti con 13 tiri, 5 assists e anche una grande difesa sugli esterni avversari.
Play of the game: grande difesa milanese che sporca un pallone a Nachbar. L’ex Treviso si getta assieme ad Hawkins e ha il possesso della palla, poco prima che un commovente tuffo di Mordente gli rubi il pallone riconquistato, lanciando Mancinelli in contropiede per propiziare il parziale che spezza la partita. In due parole: Marco Mordente.
Quotes:
Perasovic: Milano ha giocato una grande partita e ha messo in campo molta più energia di noi, soprattutto all’inizio, dove ha indirizzato la partita. Nel secondo tempo abbiamo aperto sul +4, ma poi abbiamo preso un 9-0 di parziale che ha cambiato la partita. Abbiamo trattato malissimo la palla perdendo 19 palloni e giocando in maniera un po’ pigra contro una difesa forte. Milano ha giocato una partita intelligente e ha affondato la lama nel momento decisivo.
Bucchi: abbiamo ribaltato la differenza canestri e riportato anche l’Efes nella questione qualificazione. Ho le idee chiare di quello che è successo questa settimana, ma ora è meglio guardare al futuro. Oggi abbiamo trovato i rimedi giusti e aggiustato alcune cose che i ragazzi sono stati bravissimi ad applicare. Non ho rischiato Pecherov perché ha fatto due mezzi allenamenti con la squadra, domani si allenerà coi ragazzi delle giovanili, mentre venerdì si aggregherà alla squadra e, se sarà il caso, domenica potrà giocare qualche minuto.
Abbiamo messo in campo una grande difesa, perdendo pochi palloni e facendone perdere tanti agli avversari.
In eurolega c’è più fisico e forse Tomas riesce ad accoppiarsi meglio rispetto ad un campionato dove si parla più di agilità e dove fa un po’ fatica. Morris ha un problema al ginocchio e sta stringendo i denti per dare una mano, ma nel finale ho preferito tenere un quintetto più fisico per poter cambiare maggiormente sui pick and roll e portare così i piccoli contro i lunghi senza pagare troppo. Maciulis tra una settimana e mezzo dovrebbe ricominciare a giocare pallacanestro attiva, farà la risonanza settimana prossima e poi vedremo se potrà spingere sin da subito. Per rimpiazzare Petravicius prima vinciamo la partita con Valencia poi ne parliamo e valuteremo tutte le possibilità.
Simone Mazzola