BOLOGNA – Punteggio bugiardo per una partita vissuta sul filo dell’ equilibrio per 37 minuti e che non è stata decisa solamente dai giocatori.
Milano parte battendo il record di tre palle perse in 48 secondi, probabilmente ancora choccata dalla debacle di Eurolega contro Valencia.
La Virtus prova ad attaccarla in velocità soprattutto con Gaulius, ma le polveri nel tiro dalla lunga sono bagnatissime e il vantaggio di fine quarto risulta stretto per la mole di gioco proposta.
Secondo quarto che vede Hawkins entrare in partita, ma soprattutto un Melli molto incisivo che con 7 punti quasi consecutivi ricuce il passivo praticamente da solo.
Dopo l’ intervallo lungo si riparte e dopo poco più di un minuti coach Lardo è costretto a chiamare time-out per svegliare i suoi giocatori, rientrati troppo molli dagli spogliatoi. Mancinelli e Mordente si scatenano da una parte e Winston, dall’ altra, ribatte colpo su colpo, in una gara a chi segna di più, che però alla lunga non può che sfavorire Bologna, visti i cronici problemi e la qualità di gioco non eccelsa.
E’ ancora l’ equilibrio a farla da padrone per 7 minuti, con sorpassi e controsorpassi da ambo le parti e con una Milano che dopo l’ inizio tragico tira da tre con percentuali stratosferiche.
A questo punto però inizia un’ altra partita ed entra in campo il vero MVP per i meneghini, l’ ineffabile irascibile, carissimo (per i bolognesi), Roberto Chiari da Treviso. Nell’ordine infila queste perle: fallo su Wiston, fischiato dal collega, trasformato in infrazione di passi; antisportivo ad Amoroso su Jaaber che oltre ad essere circondato da giocatori bianconeri commette infrazione di doppio palleggio prima di subire fallo; sfondamento solare su Winston, che per una volta difende in modo ammirevole, per il successivo ribaltamento e bomba di Mancinelli; fallo di Sanikidze a rimbalzo sul gigante Finley, con l’ avversario più vicino ad 1 metro e mezzo e coscienza non sporca, ma sporchissima, per non aver sanzionato, quantomeno con un fallo tecnico le vibrate e continuate proteste di Lino Lardo.
PLAY OF THE GAME: il fallo antisportivo di Amoroso su Finley ha indirizzato la gara su binari ben precisi, ma comunque Milano è stata bravissima ad approfittare dell’occasione avuta sfoderando percentuali nel tiro da fuori che sicuramente non le sono usuali.
Milano è sicuramente più lunga e più forte di questa Canadian Solar, ma non riuscire mai a portare Koponen a giocarsi un mismatch contro Finley in post basso è roba da codice penale. Partita brutta, con una qualità di gioco veramente imbarazzante e palle perse in quantità industriale. Marco Mordente si dimostra il solito signore quando gioca a Bologna.
Del sig. Chiari si è già parlato, si spera che il sig. Aronne abbia ringraziato per aver fatto da spettatore non pagante.
Sala stampa:
Bucchi: bella gara, vibrante, con la voglia di scrollarsi di dosso la tensione accumulata dopo giovedì, e che abbiamo pagato nel primo quarto. Nei secondi 20 minuti abbiamo giocato bene, con buona circolazione e buone scelte di tiro. Abbiamo ripreso il cammino interrotto e il gruppo ha dimostrato di avere una buona compattezza.Nei primi tempi, con solo 4 esterni, vista la mancanza di Maciulis, probabilmente mettiamo poca pressione, temendo di spendere troppi falli.
Lardo: soprattutto buon Natale a tutti. Viste le nostre condizioni ai nostri ragazzi non posso dire niente. Loro sono stati molto precisi, contrariamente a giovedì. Abbiamo perso contro una grande squadra, ma speriamo prima o poi di tornare al completo.
Il fischio sull’ antisportivo ? Possono sbagliare tutti, anche se è arrivato a 3 minuti e mezzo di una partita fin lì molto equilibrata. Poeta ha voluto giocare a tutti i costi, prendendo un antidolorifico e dicendosi pronto addirittura a firmare una carta, pur di giocare.
Canadian Solar Virtus Bologna vs Armani Jeans Milano : 81-94
Parziali: ( 19-9; 11-19; 26-28; 25-38)
Progressione: 19-9; 30-28; 56-56; 81-94
Quintetti iniziali:
Canadian Solar: ( all. Lino Lardo ) Koponen, Gauilius, Winston, Amoroso, Homan
Armani Jeans ( all. Piero Bucchi ) Finley, Mordente, Hawkins, Mancinelli, Pecherov
MVP: è Mancinelli che per tutta la partita ha retto la baracca milanese, ma l’ energia del secondo tempo di Hawkins ha travolto tutto e tutti.
WVP: con i centimetri che si ritrova, anche se reduce da un infortunio, Pecherov non può essere così inconsistente.
Andrea Cesari