FORLI’ – Una Naturhouse certo non trascendentale è sufficiente per fermare un’abulica MarcoPoloShop.it che, sotto l’albero di Natale, trova la sonora contestazione degli oltre tremila tifosi biancorossi presenti questa sera al Palafiera nonostante pioggia, freddo, diretta televisiva e l’imminenza delle Festività Natalizie. Forlì tira meglio da due rispetto a Ferrara, ma questa volta la differenza la fanno i tiri da tre, dove gli estensi sfoggiano la chimera forlivese Hoover con 5/9, ed un complessivo 37,5% contro lo striminzito 20% dei padroni di casa. Alla doppia doppia del solito Lorenzo Gordon, MVP con 19 punti e 10 rimbalzi, si contrappongono le pessime prestazioni di Foiera e Licartovsky, appena 6 punti in due. La prova di Gordon acquista ancora più valore se si pensa che Ferrara, soprattutto nel primo tempo, ha triplicato l’americano sotto canestro, lasciando tranquillamente libero al tiro lo zombie Licartovsky. Ora la piazza romagnola chiede, a gran voce, almeno un rinforzo di peso ad una società che sembra ancora dispersa nei meandri del dilettantismo dello scorso anno. Commovente, a fine partita, il tentativo dei ragazzi di Di Lorenzo di fare gruppo e prendersi i fischi del Palafiera a testa alta, ma con la sola supponenza, tra i professionisti, non si va da nessuna parte.
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La cronaca: Il match si apre con la palla a due vinta da Ferrara e con Ryan Hoover che subito tenta la tripla di “presentazione” sbagliandola. Dal rimbalzo difensivo, Forlì dà il la ad un’azione che porta Poletti a sbagliare immediatamente 3 tentativi da sotto, cedendo infine la palla agli ospiti che ringraziano e segnano con Kotti da 4 metri. E’ qundi Hoover a segnare il 4-0 in penetrazione. La reazione dei liviensi è tutta nelle mani del pivot bonsai Lorenzo Gordon, autore di 8 punti nel primo quarto. I primi 10′ si chiudono sul 12-16.
Il secondo quarto offre, in diretta nazionale, uno spettacolo pietoso. Le squadre sbagliano quasi tutto in attaco, segnando, di fatto, un canestro ogni quattro tentativi. Ferrara apre la seconda frazione di gioco con la tripla di Curnooh che vale il +7 per gli ospiti. I ragazzi di Di Lorenzo non reagiscono e, nonostante l’imprecisione al tiro degli estensi, arrivano al massimo svantaggio di -10. Gli ospiti controllano ed il primo tempo termina sul 26(!)-32.
Il pubblico romagnolo pensa alla solita falsa partenza dei propri giocatori e nutre speranze per il prosieguo della partita. Dopo tutto così è stato a Barcellona, Udine e Imola in trasferta, così come contro Rimini in casa. La reazione, pur nella sconfitta, la MarcoPoloShop.it l’ha sempre avuta in avvio di ripresa. Questa volta no! Forlì si affida, nel terzo quarto, al “risorto” Wittman che dà manforte a Gordon. Con l’ausilio del play “tascabile” Piazza, i romagnoli riescono a non far scappare Ferrara, nonostante le due triple di Hoover e quella di Curnooh. Dai 6,75 Forlì latita ed il pubblico, vedendo evanescenza e confusione offensiva, comincia a mugugnare. Il 41-51 di fine terzo quarto ammutolisce il Palafiera.
Il risveglio non tarda a venire però, perchè Ferrara si blocca a quota 51 e Forlì ne approfitta. Il parziale di 7-0 per i padroni di casa sembra voler offrire ai propri tifosi la vittoria che non ti aspetti più. Tripla di Wittman, difesa aggressiva e due recuperi di Forray e Gordon convertiti in canestro portano Forlì sul 48-51. Al ritorno dal time out ferrarese mancano 8 minuti al termine del match e il Palafiera è una bolgia. Lo è ancora di più quando l’arbitro porta il fischietto alle labbra per sanzionare un più che dubbio antisportivo a Ranuzzi su Mazzola. Il numero 14 bianconero segna i liberi e Ferrara ha palla in mano sul +5. Forray sbagli due liberi ed un tiro in penetrazione. Dall’altra parte Hoover segna la tripla che sa di pietra tombale, non tanto per il -8 di Forlì, quanto perchè i romagnoli sembrano proprio non averne più. Così Ndoja ringrazia e spara la bomba del +11 Ferrara.“Game set match” verrebbe da dire, anche se mancano 6′ al termine. Di segnare sembra non averne più voglia nessuno, gli estensi controllano e la sirena consegna ai tabellini il risultato di 61-67.
Sala stampa: Di Lorenzo: “Purtroppo siamo questi ma è anche vero che abbiamo otto punti, mancano ancora 17 partite e non siamo ancora retrocessi. Siamo scesi con la voglia di strafare, con troppa ansia e fretta di spaccare la partita; purtroppo per alcuni giocatori partire sotto 0-4 ha fatto saltare i nervi e questo capita già da un paio di partite”. “Evidente che ci manca un riferimento su cui poggiare il gioco; abbiamo Gordon ma lui è un terminale non un costruttore. Dovrebbero esserlo Wittman o Licartovsky ma nella loro testa qualcosa non è ancora scattato”, ha aggiunto. Intervenire sul mercato? “Se vogliamo fare cambiamenti bisogna farlo ora”.
Massimo Framboas / Frambo