ATENE – Al cospetto dei quasi 6.000 paganti al Palazzo della Pace e dell’Amicizia di Atene la Lottomatica Virtus Roma esce battuta ma non sconfitta, come all’andata al Palalottomatica, da un Olympiacos dal solito, straripante talento offensivo ma con qualche pausa di troppo in difesa.
E’ vero che la gara non aveva in se pressioni particolari a causa dell’inutilità del risultato finale e che quindi si potrà dire che la corazzata greca non abbia dato il massimo come invece accadde all’andata a Roma, fatto sta però che la Virtus, questa Virtus abbia fatto vedere di avere finalmente un corpo ed un anima. Intendiamoci, priva di ben 2 pedine in più oltre all’infortunato Iacopo Giachetti da quasi un mese, e cioè priva di Angelo Gigli (intervento al ginocchio per la pulizia della cartilagine), ed all’ultimo momento di Charles Smith (ancora con problemi alla caviglia dolente dalla settimana scorsa), la squadra di Boniciolli non ha incantato ma ha tenuto ampiamente botta ai più quotati avversari ribattendo quasi colpo su colpo allo squadrone di Dusan Ivkovic, perdendo alla fine ma più per i grossi meriti dell’Olympiacos, che ha dovuto far ricorso a tutta la classe ed al talento di un certo Vassilis Spanoulis (MVP della gara a Nostro avviso), a tratti letteralmente incontenibile per la difesa virtussina. Ma se perdere è naturale contro una simile forza cestistica, va sottolineato che se Boniciolli cercava delle conferme dal trittico vittorioso di Teramo, Malaga e Biella, possiamo affermare che le ha trovate, positive e negative.
Positive nel carattere e nella grinta del team ma nel dettaglio dei soliti Djedovic (oramai il ragazzino si sta inserendo benissimo nel contesto), nei punti anche se “casinisti” del solito Washington, nella solidità di Gigi Datome (poco ispirato da 3 questa sera ma una costante minaccia per il canestro altrui), e soprattutto nel carrier high di Alì Traore che con i suoi 24 punti e 6 rimbalzi ha stabilito la sua migliore prova offensiva di sempre in Eurolega.
le note dolenti invece vengono dallo stesso Alì Traore, a tratti quasi spettatore non pagante in difesa, in quasi costante balìa dei vari Bourousis, Nesterovic e Mavrokefalides a tal punto che Boniciolli lo “panchinava” ad inizio ultimo periodo proprio per richiamarlo ad una maggiore attenzione in fase di non possesso palla, nonostante stesse tenendo in scacco quasi da solo la difesa biancorossa. Certo, il clima non rovente della sfida, da volemose bene avrà forse influito sui giganti ateniesi, forse….Non ha invece purtroppo influito sull’ennesima prova sciatta ed incolore di Luca Vitali. Il play italiano sta diventando un caso. Forse lo avrà turbato il sapere in giornata dell’ingaggio già menzionato nel pomeriggio della giovane play-guardia bosniaca Nemaja Gordic, forse la sua condizione fisica non è al massimo, fatto sta che Vitali è riuscito a collezionare un pessimo -6 di valutazione finale. E’ veramente sgradevole vederlo battersi così, quasi senza reagire, perdere palloni banalmente o regalarli per poca cura nei dettagli basilari del playmakin’. Bisogna intervenire per ricuperarlo alla causa perchè, altro dato a lui riconducibile, il gioco offensivo di Roma continua ad andare a 3 cilindri. Un primo quarto buono, intenso, con buone scelte in attacco e risultato in partià sul 22-22 al suono della sirena. Secondo e terzo periodo con Vitali in campo e gioco appannato, spento, anche perchè se si chiede a Washington ordine e disciplina è difficile averne, ma da lui sì e la gara questa sera si è decisa proprio per le amnesie offensive o le non buone scelte palla in mano del play bolognese, arrivato l’anno scorso all’ultimo minuto possibile del mercato in fuga da Milano, incompreso ed in lite con Bucchi, con alle spalle un buon torneo di qualificazione agli europei in chiave personale. Da allora a Roma Vitali lo si è visto a sprazzi, a spizzichi & bocconi come si dice a Roma.
Cosa dire della gara ? La gara partiva bene per l’Olympiacos con Super Bourousis che segnava da sotto e dalla linea da 3 come all’andata e confermando il suo ottimo momento di forma. La Virtus perdeva qualche palla di troppo nelle transizioni accellerate, fatte per cercare di mettere in crisi la monumentale ma lenta difesa ateniese, ma riusciva a ribattere colpo dopo colpo con Washington, Djedovic e Datome. Al 6° Olympiacos raggiungeva il massimo vantaggio sul +10 (18-8), con due liberi di Mavrokefalides ma da questo momento l’Urbe cominciava seriamente a difendere e, nonostante qualche fischio arbitrale troppo casalingo, Traore suonava la carica seguito dal solito ficcante Djedovic e dal solito preciso Datome da fuori. Ivkovic faceva girare molti dei suoi uomini (al 9° ne erano già entrati ben 9), ma la Virtus controllava bene e grazie ad una bella tripla di Washington impattava sul 22-22, prima che un ultimo tiro della stessa guardia di passaporto macedone finisse sul ferro sul suono della sirena dopo una bella palla rubata da Djedovic.
Secondo quarto e l’accelleratore d’entrambe le contendenti finiva con l’essere spinto al massimo ed al 15° Crosariol riconsegnava il -2 ai suoi sul basso punteggio di 28-26 per i padroni di casa. I motivi erano semplici: entravano sì nelle fila dei biancorossi sia Teodosic che Papaloukas (il secondo non facendo affatto bene, anzi), ma la fluidità offensiva latitava anche per merito di una difesa dell’Urbe sempre attenta e determinata. Dall’altra parte del campo molta confusione in attacco soprattutto, dovuta all’uscita di Washington per un colpo ad un occhio incredibilmente non visto dall’arbitro spagnolo Arteaga (proprio davanti a lui, ndr), e con canestro seguente di Lucas.
Dasic segnava una delle due triple che metterà a segno in tutta la gara ma dall’altra parte un buonissimo Keselj ed un rinato Erceg tenevano Roma sempre sotto, 39-34 al 18°. Si chiudeva con il solito Traore a sgusciare sotto canestro, con un’altra bella tripla di Keselj e con Washington che siglava il 45-39 in favore dei greci.
Terzo periodo e Rasho Nesterovic (16 p.ti, 5/6 da 2, 4/4 ai liberi e ben 6 rimbalzi alla fine), metteva in chiaro le cose contro un distratto Alì Traore in difesa che ne subiva fisico e presenza. Ma adesso era l’intera squadra capitolina a soffrire in attacco, l’Olympiacos metteva la macchina a marce basse ma costanti con Bourousis sempre presente e Spanoulis a menare la danza. La Virtus ce la metteva tutta, 56-51 con Luca Vitali per il suo canestro dal campo (male il play bolognese come dicevamo prima, -6 di valutazione), al 27° ma un Lukas Mavrokefalides in ombra assieme a Papaloukas ed il solito Spanoulis rimettevano a posto le cose su due palle perse banalmente dall’Urbe. Terzo intervallo sul 64-53 con Roma in affanno.
Ultimo periodo e continuava il Traore Show in attacco ma pessimo in difesa al punto che Boniciolli, nonostante il suo ottimo rendimento offensivo, lo panchinava senza pietà dopo l’ennesimo svarione a favore di Nesterovic. Roma ritrovava vigore dall’altra tripla di serata di un opaco Dasic al 33°, 69-63 ma era un fuoco di paglia: Vitali sbagliava da 3 la palla del potenziale -3 e, puntualmente, dall’altro lato del campo Spanoulis invece la metteva, 72-63 al 34°. Attacco dell’Urbe in confusione e solito aiutino arbitrale per un intenzionale a Crosariol sul solito Spanulis. L’ultimo a mollare era ancora Traore con Djedovic ma ormai la solita bomba da palla quasi persa di Teodosic ricacciava indietro la Virtus, 86-76 al 37°, il resto era accademia.
Si chiude quindi con una gara lusinghiera l’Eurolega della Lottomatica Virtus Roma. Ora se ne riparlerà tra meno di un mese, prima gara delle Top 16 il 19 gennaio ma prima avremo il sorteggio che stabilirà la composizione dei 4 mini-gironi, intanto si deve necessariamente risalire in campionato, è mandatorio, questa squadra sta risollevandosi e recuperare le Final Eight di Coppa Italia non sarebbe affatto male, anzi, avrebbe dell’ottimo considerando da dove si è partiti.
Intanto, nell’attesa del prossimo turno di campionato, tutti a casa a festeggiare il Santo Natale.
Olympiacos – Lottomatica Virtus Roma 89-82
Parziali: 22-22; 23-17; 19-14; 25-29
Progressione: 22-22; 45-39; 64-53; 89-82
Tabellini http://www.euroleague.net/main/results/showgame?gamecode=112
MVP
E’ Vassilis Spanoulis l’MVP di questa sera. Appena lui è in campo il gioco dei biancorossi fiorisce non solo mettendo in ritmo i compagni ma siglando anche 18 punti collezionando un bel 26 di valutazione. Menzione anche per Alì Traore, carrier high in Eurolega con 25 di valutazione pure per lui con 24 punti all’attivo frutto di 10/12 da 2 e ben 6 rimbalzi. Peccato che si distrae troppo in difesa facendo fare il proprio comodi ai lunghi ateniesi.
WVP
Luca Vitali “firma” un pessimo -6, altra prestazione sciatta, senza sale ma con tanto carbone nel proprio sacco. Così non va, questo ragazzo non può essere diventato un peso in un roster, chi di dovere intervenga perchè non può essere giustificante queste sue prove insipide, tendenti appunto al pessimo. E non si tiri fuori il fatto che proprio oggi Roma abbia ufficializzato la play-guardia bosniaca Nemajia Gordic, purtroppo Vitali è da diverso tempo che gioca male e nessuno sa capirne i motivi. Male anche Heytvelt, solo 1 di valutazione.
Fabrizio Noto/FRED