CASERTA – Mattinata di inizio anno dal cielo terso e da partita di quelle che contano, Caserta vuole battere una Roma che, nelle ultime giornate, è squadra molto in salute. Si inizia con i lunghi molto coinvolti: al lay up di Crosariol risponde Williams, che con grande tenacia e con movimenti elementari riporta avanti Caserta. La partita non si accende, tanti errori da ambo le parti, Roma va con tante palle perse e subisce le entrate di Di Bella ed Ere, che valgono l’8-5 al 4’, quando Boniciolli ne ha abbastanza e chiama timeout.
Roma si riprende e la bomba di Smith vale il pareggio a quota 10 al 6’. In un amen le triple si susseguono. Ad Ere risponde Djedovic, Crosariol dalla lunetta sigla il vantaggio, ma dall’altra parte Williams ci mette il punto esclamativo con la schiacciata. Roma punge in contropiede con Traorè e ancora Djedovic, il gioco della Juve è involuto in attacco, con la ricerca di conclusioni estemporanee dall’arco che sono però il frutto dell’ottima pressione sugli scarichi da parte dei giallorossi, mentre non si può dire altrettanto per la retroguardia juventina, ferma e imballata sulle gambe, quasi graziata dagli errori e dalle palle perse degli ospiti (già a quota 6). Di bella prova a scuotere i suoi con la penetrazione centrale. È l’ultimo sussulto del primo quarto, che si chiude 18-19 per la Lottomatica.
Secondo quarto e Caserta in versione “bella addomentata” inizia con tre palle in perse di fila, con Jumaine Jones sempre protagonista in negativo. Roma non fa bottino pieno, e sigla punti sullo scout solo grazie al 2/2 di Datome dalla lunetta. Garri, appena entrato, mette subito la sua firma con un long two, ma dall’altra parte risponde Traorè. Caserta non trova sbocchi, ma subisce tanti falli dalla squadra romana, che sulla rovesciata di Colussi trova anche il vantaggio. Djedovic è on fire e punisce ancora, ma il contropiede chiuso dalla schiacciata con fallo di big Eric Williams è un chiaro segnale di battaglia da parte dei padroni di casa. Caserta sbaglia l’impossibile, da sotto e dalla lunetta, Roma invece fa di peggio non finalizzando mai le buone conclusioni ben costruite. Nel gioco di più infimo livello forse di questa stagione, non si segna più, siamo 26-25 al 16’. È Garri a guidare i suoi, con tap in vincenti e grande intensità in vernice. Il suon contributo spinge la Pepsi fino al 30-25 al 17’, importante perché pur senza convincere, la Juve riesce e a tenere a bada la truppa ospite, che non vede più la luce del canestro. Roma ci prova ma a parte i tiri liberi di Washington non riuscirà a mettere punti sullo score. All’intervallo lungo, nonostante i tanti liberi sbagliati (8/16 ), Caserta è avanti 31-27, (dopo un secondo quarto terminato 13-8 e malgiocato), sfruttando la pessima percentuale dal campo della Lottomatica, 9/33 complessivo (7/19 + 2/14). Roma domina in vernice (23-25 a rimbalzo), ma paga le 12 palle prese che la condannano a stare sotto contro una Pepsi non di certo esplosiva, sorretta da un superlativo Williams e da un positivissimo Garri.
Il secondo tempo inizia sullo stesso filone del primo, Williams usa il suo fisico e continua a dominare nell’area, 5 punti in fila, e Juve che scappa sul 36-27, poi Bowers va con l’entrata in terzo tempo che vale il +11 al 23’. Roma che non segna un canestro dal campo dal 15’, viene punita dalla tripla di Jones. Il “goal” di Heytvelt al 26’ non serve a molto, dall’altra parte JJ, on fire, va col lay up in avvicinamento. Roma in questa sciagurata gara, attenta al record mondiale di palle perse per infrazioni varie dal palleggio, porta il computo di questa sciagurata classifica a quota 18.
Caserta addormenta la gara, Jones va col gancio cielo che sembra chiudere i giochi già al 28’ sul 46-31. Crosariol con due punti e una stoppata e un assist ad Heytvelt, nonostante i quattro falli, provano a scuotere i suoi. È un fuoco di paglia, chiamato a difendere Vitali su Jones, mattatore dei suoi in questo periodo, l’ex Montegranaro deve soccombere al giro e tiro pulito dell’ex Lakers, che vale il 48-35 al 30’.
Sacripanti mette in campo le seconde linee, Boniciolli si affida alla classe operaia e viene ripagato dai 4 punti di Heytvelt e dal gancio di Datome, che riaprono i giochi sul 48-41. Colussi, solito leone bianconero, esce dai blocchi e segna, marcando le distanze. I liberi di Di Bella valgono il nuovo +11 al 33’. Djedovic, forse un po’ dimenticato in panchina, si fa rivedere col gioco da tre punti che riporta a 10 lunghezze il vantaggio bianconero. Roma alza i colpi in difesa con una serie di stoppate, che concedono però qualche rimbalzo offensivo a Garri. Heytvelt piazza la bomba per crederci ancora, Djedovic replica poco dopo e Roma torna in partita, col “ragno Smith” che va col furto con scasso del 58-54 al 37’. Discutibile la scelta di Sacripanti che toglie Garri e Colussi, in partita e tra i migliori, per inserire Bowers ed Ere che non ripagano la fiducia del coach. Caserta viene salvata dagli dei del basket che sputano la tripla di Heytvelt che era ormai dentro. Caserta fallisce ancora, ma Roma in contropiede è fermata dalla stoppata pallavolistica di Jones, che poi, nella confusione a rimbalzo, serve a Williams la palla del +6: ossigeno puro, a 1’30” dal termine. Nel momenti decisivi, Crosariol fa solo il 50% dalla lunetta, sul capovolgimento di fronte la penetrazione volante di Di Bella e la grande difesa sul pick and pop di Crosariol fanno il resto e sembrano mandare agli archivi la gara. La comica rimessa però di Ebi Ere che colpisce la testa del capitano, regalano a Roma ancora una residua possibilità con due tiri liberi a 35”. Washington dalla linea è puntuale, nuovo -5 e pressin’ a tutto campo con relativo fallo sistematico. La mano di Di Bella non trema, Roma perde palla e la schiacciata di Bowers ci mette il punto esclamativo. Inutile l’ennesimo gioco da tre punti di Djedovic. Finisce 68-60. Caserta vince ma non convince, iniziando comunque alla grande il 2011.
SALA STAMPA:
Sacripanti: E’ stata una vittoria importante quella di oggi contro la Lottomatica. Avevamo avuto nei giorni scorsi parecchi problemi fisici, che ci avevano impedito di poterci allenare al completo: Bowers era influenzato, Garri aveva problemi muscolari, Martin con il naso non a posto, Williams out a riposo precauzionale. Nonostante non siamo riusciti a esprimerci come volevamo, siamo riusciti a portare a casa i due punti, e questo è fondamentale in vista di una trasferta molto delicata come quella fra qualche giorno a Milano. Di sicuro decisivi nel computo finale sono stati i nostri 10 minuti di buona pallacanestro giocati nel terzo periodo, quando abbiamo impresso il nostro ritmo e la nostra intensità, specie in difesa alla partita. Di sicuro siamo stati abbastanza agevolati anche dalle loro scarse percentuali al tiro di oggi. Abbiamo mollato le mani dal manubrio, ci siamo imborghesiti troppo presto, abbiamo iniziato a subire e sembravano non essere in grado di uscirne. Ad inizio gara abbiamo sofferto i blocchi con tagli a ricciolo che hanno regalato tiri aperti a Djedovic e compagni. Quando ci siamo adattati e abbiamo iniziato a destreggiarci meglio, le cose sono migliorate. Nel finale abbiamo sofferto, ma bisogna comunque dare atto a questa squadra che anche nel momento più difficile ha fatto gruppo e ha saputo riprendersi e mettersi in sesto. Dobbiamo riprendere a fare allenamento tutti insieme. Dalla trasferta in Polonia siamo tornati acciaccati e la conseguenza degli allenamenti a ranghi ridotti si è vista in alcuni frangenti con molte palle perse da parte nostra. Abbiamo comunque interrotto la loro striscia di tre vittorie consecutive. Dobbiamo ritrovare la forma migliore e cercare di andare a Milano partendo dalle buone cose viste questa mattina”.
Garri: “Questi di oggi sono due punti importanti, per la classifica, per il morale, per la vittorie ottenuta in uno scontro diretto, per mantenere viva la speranza delle Final Eight. Dobbiamo goderci questa vittoria che, dopo un avvio non certo esaltante, ci ha visto venire fuori alla distanza. Adesso però non c’è tempo per rilassarsi troppo: c’è la sfida con Milano da preparare, una trasferta davvero difficile, ma non impossibile. Credo fortemente ancora alla Coppa Italia. Guardo la classifica e, a tre giornate dalla fine del girone di andata, vedo un gruppone a quota 10, con Roma e Montegranaro che abbiamo battuto e saranno dietro, quindi oggi era importante vincere anche in questo senso. Penso che se riusciremo a vincere tutte e tre le prossime gare, saremo a 16 punti quasi sicuramente qualificati, a 14 la vedo un po’ più dirà per gli scontri diretti. Ce la metteremo tutta.”
Boniciolli:“Nonostante fossimo consapevoli che la nostra difesa nelle ultime settimane non era stata così eccellente e che venivamo a giocare contro una squadra che viaggiava a più di 80 punti a serata, volevamo puntare sulla difesa, volevamo limitare l’attacco di Caserta. Ma lo sforzo difensivo fatto oggi ha obnubilato il nostro cervello in attacco, per decisioni e per scelte, che oggi non hanno pagato le scommesse fatte. Ci è mancata quella consistenza in attacco che ci aveva permesso di andare a quota 90 con Sassari e Biella, e di sicuro la mancanza di un play come Giachetti (da settimana prossima avremo Gordic), non ci ha aiutato. Quello che ci manca di più, e di cui forse siamo alla disperata ricerca, è un equilibrio reale tra buoni attacchi e difesa aggressiva, stasera è proprio questo quello che è mancato, perchè quando facevamo buone cose tendevamo a subire nella metà campo opposta. Giudicando la gara di Heytvelt, non posso dire che sia stato il migliore, in certi momenti ha fatto cose giuste, ma penso anche a quando sul -4 ha sparato una bomba ignorando il taglio di un compagno. Guardando alla gara e considerando le nostre pessime percentuali in attacco, non potevamo fare di più. Non può bastare l’ottima difesa. L’equilibrio è e deve essere la chiave sostanziale, anche se non è facile quando il tuo play di ragionamento e il tuo lungo che chiude i buchi in difesa sono infortunati. Quello che però non riesco a spiegare è l’alternanza di rendimento e di atteggiamento da parte dei miei giocatori. Siamo carenti di costanza nelle nostre prestazioni, quindi diventiamo sul campo schiavi dell’umoralità e da ciò non può che uscirne qualcosa di negativo. E’ però questa la doppia faccia delle squadre che vanno bene in Europa. Usare il platoon system, a parte Siena, tende a penalizzarti in campionato, e non a caso la seconda e la terza in classifica, rispettivamente Milano e Cantù sono fuori dalle competizioni continentali, mentre Roma, Caserta e Treviso continuano la loro marcia pur non avendo una classifica in campionato eccellente. Quando usi il sistema a 10 giocatori devi avere sempre una costanza di rendimento da parte di tutti, che crei omogeneità nella prestazione di squadra. Possono esserci le gerarchie più serrate, ma se quei ragazzi che solo due giorni fa erano immarcabili e segnavano da ogni dove (e penso a Washington e Smith), stasera hanno avuto percentuali bassissime, non ci sono scuse che reggano. Inoltre per una squadra come noi, comunque capace di proseguire anche in Europa, ci sono altri problemi, come 6 operazioni chirurgiche (non infortuni) in 4 mesi, che ci hanno privato delle nostre colonne portanti. Provate a togliere Stonerook e Zisis a Siena per un mese e vedremo quali sarebbero i risultati…”
PEPSI CASERTA – LOTTOMATICA ROMA 68-60
Parziali: 18-19; 13-8; 17-8; 20-25
Progressione: 18-19; 31-27; 48-35; 68-60
MVP: Jones e Williams, che hanno guidato la squadra nel momento del bisogno. Per Roma Djedovic, con vistosa fasciatura alla testa, unico dei suoi a fare qualcosa in attacco.
WVP: Per Roma difficile scegliere tra Washington, Smith e Vitali, per Caserta Sacripanti, che toglie nel momento migliore Williams, Garri e Colussi che stavano dando continuità di rendimento inserendo Ere e Bowers che hanno permesso a Roma di rientrare in gara.
Tabellino: http://195.56.77.210/game/64241.html
Domenico Landolfo