Una discreta Tezenis alla prima del 2011 al PalaOlimpia non basta. I gialloblù lottano per quaranta minuti contro un avversario apparso superiore, ma come troppe volte già successo, cedono nel momento decisivo e lasciano i due punti a Casale Monferrato. L’inizio stavolta è da incubo, con i piemontesi che scappano subito sul 15-6, prima che Verona inizi a ricucire: la svolta arriva con l’ingresso di Bellina. Il friulano conferma il suo momento magico e dà la scossa alla squadra, ma la difesa continua a latitare e il primo quarto si chiude 25-31. Musica opposta nel secondo: non fa canestro più nessuno, nel pitturato gli arbitri sono decisamente permissivi e volano contatti proibiti. Colui che si adatta meglio al metro di giudizio è Fantoni, che spazza via sia Renzi che Waleskowski con interventi al limite ed oltre, mentre Verona ha un Trepagnier anche stavolta dannoso e torna sotto sul 30-37. A quel punto però sale di nuovo in cattedra Porta, e con un assist fantastico di Bellina per la schiacciata di Waleskowski arriva il pareggio, equilibrio che si manterrà più o meno invariato fino al 43-45 dell’intervallo.
La ripresa si apre con il primo vantaggio di Verona, ma Taylor riesce a trovare l’incisività e a non fare danni per qualche minuto, aiutato anche da una certa tolleranza sulle infrazioni di passi. Inizia uno scambio di parziali e controparziali, Casale però riesce sempre a trovare buoni tiri quando ha necessità di punti, mentre la Tezenis deve affidarsi principalmente a giocate estemporanee, soprattutto di Porta e di uno scatenato Jurevicus. Ultimo vantaggio scaligero sul 57-55, ma a fine terzo periodo inizia la partita di Hickman, che con una tripla e un canestro e fallo fa capire di voler tornare a casa con i due punti. Jurevicus è l’unico a rispondere, ma ogni volta che Verona prova a riavvicinarsi viene ricacciata indietro dalle sue giocate. Sull’80-90 ad un minuto dalla fine sembra finita, ma qui la Tezenis ha un ultimo sussulto d’orgoglio e trova sette punti in 30 secondi che danno l’ultima speranza, spenta l’azione successiva dalla tripla del solito Hickman. Finisce 93-97, ancora una volta manca il centesimo per fare una lira.
Ennesima partita in cui Verona fatica ad avere un contributo costante da tutti gli uomini in campo: stavolta ai sempre positivi Porta e Jurevicus si aggiunge un super Bellina e un buon Waleskowski, ma è ancora troppo poco: manca ancora il realizzatore che si prenda in mano la squadra, ciò che stasera è stato Hickman per Casale. Trepagnier all’ennesima prova deludente, in difesa ed in attacco dove ferma troppo il gioco senza trovare punti: la società predica pazienza ma giunti alla fine del girone d’andata è chiaro che non si può continuare a regalare un americano. I “krumiri” dal canto loro conferma l’ottima impressione fin qui mostrata e vengono a Verona a vincere con autorità: la concretezza di Hickman è un ottimo complemento allo sfarfalleggiamento di Taylor, che però quando si accende sa fare male. Il resto lo fa la solidità di Fantoni, oggi vincitore del duello con Renzi, e la panchina lunghissima dove ognuno porta il suo mattone.
Appuntamento a giovedì con la proibitiva trasferta di Venezia.
TEZENIS VERONA: Porta 10, Trepagnier 12, Jurevicius 20, Waleskowski 18, Renzi 16, Mariani, Gueye 5, Bellina 12, Panni ne, Campiello ne.
FASTWEB CASALE MONFERRATO: Hickman 24, Ferrero 5, Taylor 22, Fantoni 18, Nnamaka 4, Gentile, Malaventura 11, Pierich 9, Chiotti 4, Masciadri ne.
Marcelletti a fine partita è ottimista: “La partita si è messa in salita fin da subito, però abbiamo avuto la pazienza e la forza mentale di reagire nonostante giocassimo contro un’ottima squadra. Poi vari errori ci sono costati la vittoria, come qualche fallo di troppo, qualche tagliafuori mancato, qualche scelta difensiva sbagliata come lasciare il tiro da fuori e non l’entrata nel finale. L’atteggiamento però è quello giusto, contro squadre di livello più vicino al nostro arriveranno i due punti. A Venezia andiamo non per fare le vittime sacrificali ma appunto con questo positivo atteggiamento. Ci stiamo provando con tutti, ce la stiamo giocando con tutti, Jurevicus è alla terza partita quindi si sta inserendo adesso. Vedo il bicchiere mezzo pieno, anche sotto di 10 subito non ci siamo fatti travolgere come poteva succedere contro una squadra così ma abbiamo recuperato”.
Porta ha parole da leader: “Ci manca sempre poco per vincere, durante la settimana lavoriamo benissimo ma poi contro squadre forti capita di perdere. Dobbiamo trovare la carica, la fiducia, iniziare a vincere in casa perché farlo in trasferta andando avanti con il campionato diventerà sempre più difficile, dobbiamo farlo in tutti i modi anche giocando male. Prendiamo sempre dei parziali che ci condizionano la partita, dopo quando la riguardiamo resta sempre il rammarico, è una cosa che dobbiamo evitare. A Venezia chiaramente sarà durissima, loro sono primi e stanno giocando bene, si sentono bene. Noi però siamo tutti dei grandi giocatori, i miei compagni mi hanno accolto benissimo e per questo li ringrazio, però devono mettersi in testa di essere forti, che tutti possiamo dare qualcosa per far vincere la squadra. Siamo un gruppo fantastico che lavora tantissimo, ora dobbiamo capire di essere una buona squadra con buoni giocatori e tradurre tutto in vittorie. Possiamo vincere a Venezia, è la prima in classifica ma questo è un campionato equilibrato dove le differenze sono poche.”
Crespi elogia la squadra che è stata in grado di superare l’amara beffa di Udine, e la capacità dei giocatori di non perdere l’intensità difensiva pur se carichi di falli, citando ad esempio Nnamaka che subisce uno sfondamento decisivo. I 16 rimbalzi di Fantoni e gli 8 difensivi di Taylor mostrano che si è tornati dalle vacanze con tanta energia.