Lo sai che alcune partite hanno la scritta di fianco RS (regular season) ma dovrebbero avere PO (playoffs), sei conscio che durante le 82 queste possono essere al massimo una decina, ma quelle te le segni sul calendario con il circoletto rosso come Homer Simpson fa con i giorni che mancano alla fine dell’astinenza da birra.
San Antonio, da quando è arrivato un ex nuotatore caraibico, è la squadra più vincente di TUTTO lo sport americano con il 70% di vittorie, e in questa situazione è di scena proprio nel Massachussetts, casa dei secondi nella particolare classifica ovvero i New England Patriots. Ovviamente non è una fusione di sport, ma un altro modo per definire il nostro circoletto rosso: Boston Celtics Vs San Antonio Spurs.
Lo show inizia con Ray Allen che corre dietro ai blocchi seminando anche Zenigata per uno show con pochi eguali nella storia del gioco. Un blocco sul suo lato ed altri due in sequenza su quello opposto per fargli guadagnare quei centimetri necessari per lasciare andare il più bel jumper del mondo per morbidezza di movimento e risultato finale. Solo Reggie Miller era in grado di muoversi così, con la differenza che “he got game” esce dall’ultimo blocco, riceve e tira, compattando sempre piedi e spalle per salire in completo equilibro. Un trattato di gioco senza palla, ricezione e tiro che garantisce a Rondo 11 assists nel primo tempo e al pubblico tante bocche aperte per lo stupore. Il venerabile Ray continuerà anche nel secondo tempo il suo show e chiuderà con 13-16 dal campo per 31 punti, dei quali forse solo 4 sono arrivati dentro l’area.
Sfide: Conciliabolo tra Ginobili e l’arbitro al quale vuole partecipare (chiaramente senza invito) Paul Pierce. La cosa indispettisce l’argentino che comincia un duello fisico con “The truth” lontano dalla palla. E’ lo sparo dello starter per l’uno-contro-uno, che a Inglewood probabilmente vuol dire: onore. Pierce riceve, sfrutta un blocco, ma Manu sguscia ed è già lì ad impedire la penetrazione. Virata del #34 che evita il tentativo di furto dell’argentino e lo semina; raccoglie il palleggio e carica il tiro con Ginobili evidentemente in ritardo e alla ricerca della stoppata. Pump fake che manda Ginobili, con voglia di difendere, al bar e jumper in fade away che fruscia il macramè. Siamo solo al secondo quarto, ma quando i campioni decidono di giocare l’uno contro l’altro è come il “crema e gusto”: ogni momento è quello giusto.
Tattica e pazzia: dopo che per tre quarti ogni cosa con parvenza di blocco aveva liberato Allen per tiri da fuori, Popovich decide che ne ha abbastanza e cambia sistematico sui blocchi verticali che coinvolgono Ray. Rondo in punta con la palla cerca chiaramente l’uscita del suo fromboliere nel momento di difficoltà. Bonner e Hill cambiano per la prima volta nel match e il rosso si trova ad anticipare Allen, mentre Hill è contro Daniels. Rondo ha praticamente già fatto partire l’ennesimo assist (22 alla fine) per l’uscita a memoria, ma incredibilmente trattiene la palla e alza un lob millimetrico per il mismatch in post basso a favore di Daniels. 2 dell’ex Pacers con tanti ringraziamenti.
Ottimo il primo adattamento di Rondo che legge la situazione, ma questa mossa di Popovich (stante l’assenza di Garnett) cambia il match e quasi permette la vittoria ai suoi al grido di “l’allenatore conta, eccome se conta…”
Never understimate a heart of a Champion: 9-0 di Boston a 1.20′ dalla fine con l’ultimo chiodo nella bara Spurs inserito da Allen che, su un gioco di blocchi, va in flare e dal lato sfrutta la disattenzione di un millisecondo di Ginobili per sparare la tripla del +9 a 56″ dalla fine. Non è finita perchè Ginobili risponde con una bomba dal nulla per il -6, propizia con Parker il fulmineo recupero e canestro per il -4, poi ruba un pigro passaggio di Robinson e manda in lunetta Jefferson per il -2; son passati 33″ dal famoso canestro di Allen. I punti di Ginobili nel quarto periodo sono 20 e dopo il -2 con conseguente fallo sistematico manda in lunetta Allen che fa…0-2…segnatelo perchè non ricapiterà più.
Ultimo possesso per gli Spurs e ovviamente si va da Ginobili che si libera, finta la tripla e poi la spara, segnando e vincendo la partita da salvatore della patria.
Ovviamente non è andata così perchè Pierce stoppa l’ave maria, non abboccando alla prima finta e regala la vittoria ai biancoverdi. Ma come si dice in questi casi: “perchè rovinare una bella favola con la verità?”
Simone Mazzola