BOLOGNA – Dopo una partenza lanciata la Lottomatica subisce il rientro di una Canadian Solar insolitamente corsaiola.
Primo quarto all’insegna dell’infallibilità da parte degli uomini di Boniciolli guidati da un Charles Smith in palla come non mai. Da parte bolognese si notano le solite problematiche nell’ attaccare a difesa schierata.
Secondo parziale che vede Roma scappare fino al +17, ma a questo punto Bologna, grazie anche all’ingresso di Poeta, ma soprattutto agli 8 rimbalzi di Homan, comincia a correre e punto dopo punto arriva anche al -4 fino alla sfuriata finale del neo acquisto Gordic che riporta Roma a +7.
Si riparte all’ insegna del solito Charles Smith, ma Boniciolli ha la brillante idea di giocare con i due pivot, Traorè e Crosariol, in campo contemporaneamente, ma l’esperimento non da i frutti sperati, anzi: il gioco ne risente e il conto dei rimbalzi non migliora, in compenso la Canadian Solar riesce ad effettuare il primo sorpasso della partita, con la sua prima bomba dell’ intera partita, a poco meno di tre minuti da fine parziale. Il rientro di Djedovic riequilibra la Lottomatica che con un parizle di 9-1 finisce il quarto ancora sul +7 con il solito Smith sugli scudi.
E’ sempre Gordic che tiene i suoi a +10 con due bombe consecutive, ma Bologna non molla e grazie ad uno dei rari momenti di tranche agonistica di Amoroso riesce ad effettuare il sorpasso sul 79-78 per poi dover uscire per un duro colpo sotto canestro subito da Traorè. A questo punto l’azione che probabilmente decide la partita: Datome subisce una stoppata incredibile da Sanikidze e sul ribaltamento di fronte Gordic commette il suo 5° fallo, giudicato antisportivo, su Winston. Bologna non capitalizza l’antisportivo segnando solo un punto e Washington pareggia, ma a questo punto sale in cattedra Winston, che evidentemente ha qualche sassolino da levarsi dalle scarpe, visto che dopo ogni canestro passa davanti alla tribuna che ospita i dirigenti romani sghignazzando. Roma non trova più il bandolo della matassa, calano le percentuali da tre ed aumentano le palle perse e la Virtus felsinea scappa fino al +8 finale con la bomba di Koponen in faccia al coach che nell’anno bolognese lo aveva snobbato.
Durante l’intervallo ci si chiedeva come la Canadian Solar potesse vincere questa partita, ma evidentemente questa squadra ha degli attributi insospettabili, se poi dalla panchina avversaria gli si da una mano proponendo quintetti con poco fosforo la spiegazione viene naturale.
PLAY OF THE GAME: la fiammata di Amoroso ha dato sicuramente una scossa a tutta la squadra, ma la stoppata di Sanikidze su Datome è stata sicuramente la giocata singola su cui è girata la gara.
Sala stampa:
Lardo: Fatemi voi le domande perché questa è stata una partita che abbiamo giocato anche noi dalla panchina e sono abbastanza stanco. Questa è la vittoria del cuore, ma non solo. Abbiamo fatto buone cose contro una squadra che, specialmente all’inizio, ha fatto vedere quanto può giocare bene. L’ abbiamo vinta sì col cuore, ma anche con la testa, non ci siamo mai demoralizzati, neanche quando loro mettevano tiri importanti o forzati. A parte l’ inizio abbiamo difeso bene, sempre aggressivi, ma mai troppo, neanche durante la rimonta che avrebbe potuto portarci a sbilanciarci per troppa foga. Siamo arrivati a fine partita dove volevamo. Sapendo che loro non rientrano bene in difesa abbiamo deciso di attaccarli subito con transizioni primarie, altrimenti abbiamo cercato di farli lavorare molto cercando un buon tiro allo scadere dei 24 secondi. Devo fare un grande complimento ai preparatori ed a tutta la squadra, in palestra lavorano molto bene e grazie a loro siamo riusciti a finire la gara in crescendo. Questa è una squadra che al momento non può giocare 40 minuti di corsa, perché abbiamo Poeta, Koponen e Winston con vari acciacchi e non riuscirebbero a tenere sempre questi ritmi. Sì, vorremmo una guardia pura, che non si pestasse i piedi con Winston, ma bisogna anche vedere cosa ci propone il mercato, ed in fretta, viste le nostre condizioni.Per me la stoppata di Sanikidze su Datome è stata la giocata chiave, anche perché loro sarebbero tornati sul +1.
Boniciolli: Contrariamente alle mie previsioni è stata una bella partita di pallacanestro. Se c’è una cosa che salvo di questa partita è la grande prova di Gordic. Loro hanno vinto meritatamente per la gestione degli ultimi 5 minuti. Con il quinto fallo di Gordic eravamo sul 59 a 58 per noi e da lì abbiamo preso un parziale di 10-19 con brutte gestioni. So che anche Lino ha i suoi problemi, però purtroppo a noi è mancato un giocatore di letture come Vitali e speriamo che rientrino i giocatori infortunati per poter finalmente allenare la squadra come era stata pensata ad inizio stagione. Normalmente un allenatore sa che cosa gli potrà dare un giocatore rispetto ad un altro, io purtroppo no, noi soffriamo di una discontinuità tecnica, anche all’interno della stessa partita, incredibile, e per me, in queste condizioni, è difficilissimo allenare. Oggi, per me, il problema non è stato il cuore, ma la mancanza di letture. Per prendere i rimbalzi non basta essere grandi e grossi e andare a fare pesi, ma ci vuole voglia, basti pensare a Denis Rodman che ha vinto per due anni la classifica come migliore rimbalzista NBA essendo alto 1.98. Su Washington: pensavamo che unire le sue caratteristiche a quelle di Giacchetti e Vitali ci potesse far scegliere e gestire il playmaking della squadra nel migliore dei modi, ed oltretutto avevo fatto notare allo staff tecnico come fosse migliorato nelle ultime gare, ma questo entra nel discorso sulla discontinuità tecnica a cui facevo riferimento prima.
Canadian Solar Virtus Bologna vs Lottomatica Roma 87-79
Parziali: 12-26; 25-18; 19-19; 31-16
Progressione: 12-26; 37-44; 56-63; 87-79
Quintetti iniziali:
Canadian Solar: ( all. Lino Lardo ) Koponen, Moraschini, Winston, Martinoni, Homan
Lottomatica Roma: ( all. Matteo Boniciolli ) Washington, Smith, Dedovic, Dasic, Traorè
Statistiche totali: http://195.56.77.210/game/64259.html
MVP: L’ultimo quarto da 12 punti dice Kennedy Winston e probabilmente è vero
WVP: Un uomo solo al comando, Andrea Crosariol. Svogliato, disattento sempre al posto sbagliato nel momento sbagliato, senza la minima idea di dove andare, chiaramente il giocare quasi sempre insieme a Traorè non l’ha aiutato certamente.
Andrea Cesari