VARESE – la Cimberio torna finalmente a muovere la propria classifica e lo fa nella partita più importante della stagione, quella in assoluto più sentita dall’intera tifoseria biancorossa.
Le condizioni fisiche della squadra non sono delle migliori, con Fajardo e Slay acciaccati, Rannikko appena riattivato da un infortunio al ginocchio e Thomas in piena convalescenza. L’esterno nativo di Charlotte dimostra ancora una volta la propria caratura umana decidendo di giocare comunque questa partita, accettando solo da stasera lo stop impostogli dallo staff medico varesino per far guarire il ginocchio sinistro infortunato il 29 dicembre a Milano; il periodo di riposo forzato è stato stimato in un mese, lasso di tempo in cui Varese affronterà Pesaro, Avellino e Siena con il supporto dell’australiano Damien Ryan, 31enne già visto in Italia ed in possesso di passaporto irlandese. Ryan, che stava giocando con i Sidney Kings, dovrebbe sbarcare a Varese nella giornata di martedì, in modo da essere subito disponibile nel prossimo turno di campionato.
Veniamo alla partita giocata oggi al PalaWhirlpool: il primo canestro dell’incontro lo mette a segno capitan Galanda e Varese scappa via 6-0, costringendo Trinchieri al timeout dopo soli 2 minuti. Cantù torna sul parquet mostrando un insistente pressing a tutto campo che manda in crisi un incerto Rannikko e permette agli ospiti di ricucire lo strappo e mettere il naso davanti nel punteggio, grazie alla precisione di Green dalla lunetta ed alla tripla messa a segno da Mazzarino, con fallo subito da Rannikko.
Il primo quarto si chiude 15-19, con lo score di Varese che segnala 9 falli commessi, 9 palle perse e 0/5 dalla lunga distanza, mentre i canturini hanno 11 punti dalla lunetta, 2/2 nelle triple ed un solo canestro da 2 punti all’attivo.
In avvio di secondo quarto parte decisamente meglio Varese che, dopo aver ricucito con i canestri di Righetti e Fajardo, prova il primo allungo serio della serata; a 6′ dal termine Galanda mette la prima tripla della giornata per la Cimberio e Demartini vola in contropiede a siglare il 26-22, seguono una tripla di Rannikko ed un ottimo giro sul perno di Galanda che porta il punteggio sul 31-22. Cantù reagisce e, sospinta dalla iniziative di Micov ed uno sprazzo di Leunen, si riavvicina nel punteggio fino al 35-33 degli ultimi secondi, giusto prima che Goss la metta dentro da metà campo a fil di sirena.
Dopo 20 minuti (38-33)
[b]Varese:[/b] Demartini 2, Goss 9, Rannikko 3, Righetti 2, Galanda 7, Thomas 2, Kangur 3, Fajardo 6, Slay 4
[b]Cantù:[/b] Micov 11, Ortner 1, Leunen 5, Marconato 4, Mazzarino 4, Tabu 2, Green 6
Al rientro dalla pausa lunga è ancora Varese a tentare la fuga in avanti ed a portarsi sul +10 (43-33) dopo 2 minuti di gioco; Trinchieri chiama timeout e Cantù apre il fuoco dalla distanza, rimettendo in discussione le sorti della gara con un sonoro parziale di 12-0 (43-45) chiuso dalla tripla di Mazzarino che ballonzola tra ferro e tabellone prima di infilarsi nel canestro. Goss si prende la squadra sulle spalle e comincia ad attaccare l’area avversaria con insistenza, sostenuto da una difesa varesina che ha ripreso le giuste misure agli avversari e, pur spendendo qualche fallo in più, riesce a frenare la vena dei tiratori ospiti. Fajardo pesca Slay sotto le plance e Righetti mette i 3 liberi su fallo di Leunen (53-49), poco prima che la frazione si concluda sul 59-56.
Nel quarto periodo Varese parte nuovamente forte ed allunga per l’ennesima volta sul +10 (66-56) con una nuova tripla dell’indemoniato Goss; stavolta Cantù non ha più la forza per reagire e, sfiancata dall’intensità del gioco varesino, si va a perdere in giocate errate, scelte rivedibili e personalismi che non portano da nessuna parte.
Ortner, dopo una sonora stoppata subita da Slay, si estranea dall’incontro e comincia un duello personale (perso) con l’ala statunitense, mentre i suoi compagni naufragano sotto i colpi di Phil Goss (10 punti nell’ultimo periodo, contro i 9 dell’intera Cantù).
Varese ad un certo punto tocca il +21 e chiude con un ottimo +17 che da una bella iniezione di morale dopo le tante batoste subite negli ultimi turni di campionato.
2 punti che non bastano ad aprire le porte alla Final-Eight di Torino…ma chi se ne frega…”CATA SU, CATA SU, CATA SU” è un coro che basta ed avanza.
La squadra è viva e disposta a lottare e sbucciarsi i gomiti, segno che lo spogliatoio è unito e voglioso di seguire il proprio coach, ora serve recuperare le energie disperse nell’ultimo mese, mettere a posto gli acciaccati e ricominciare a lavorare al completo durante la settimana…l’importante è la salute…le vittorie e le belle partite verranno di conseguenza.
Discorso che vale anche per Cantù, da 6 giornate priva di Markoishvili e bisognosa di far rifiatare qualche elemento del roster che nelle scorse partite ha dato un grande apporto alla causa; Mazzarino, Mian e Marconato non sono più quelli di 10 anni fa ed hanno fisicamente bisogno di tornare a giocare una sola partita a settimana per poter rendere al meglio.
[b]Trinchieri -[/b] “c’è un momento in cui la partita ha cambiato padrone, ed è sul canestro da tre quarti di campo di Goss, quando fai un canestro del genere ti togli molte scimmie dalla spalla. Siamo venuti a Varese per contenere il tiro da tre punti e nel primo tempo 3/10, di cui uno da metà campo e poi nel secondo tempo fanno 5/9 con un altro canestro da 15 metri. Ciò non toglie che Varese ha meritato assolutamente, perché noi abbiamo risposto a tre spallate, abbiamo messo anche il muso avanti e in quel momento si è decisa la partita, abbiamo perso totalmente la trebisonda in difesa e poi da lì non c’è stato più modo di riprenderli, siamo assai colpevoli per quello che è successo però non penso che io debba cercare dei colpevoli. Penso che la squadra sia stata poco capace di rispondere all’aggressione fisica e questo mi disturba perché avevo avvisato i miei giocatori. Tutte le voci statistiche che dipendono da energia, fisicità e cattiveria agonistica sono deficitarie. Chi è entrato dalla panchina ha prodotto poco, ma anche chi ha giocato 35 minuti ha prodotto poco, tanti giocatori con più punti che valutazione e questo è per me un indice molto importante”.
[b]Recalcati -[/b] “abbiamo giocato una partita di grande sostanza e non poteva che essere così se volevamo vincerla, non torniamo sui problemi che ci hanno accompagnato a questa partita, ma servono per capire quanto i giocatori hanno messo in questa settimana con la loro disponibilità; a inizio settimana, per cercare la miglior condizione e recuperare dai loro problemi, e successivamente aumentando l’intensità e lavorando su quegli aspetti dove dobbiamo continuare a lavorare e che non ci hanno premiati nelle partite precedenti, sto parlando dell’intensità difensiva e nell’esecuzione delle scelte difensive che poi si traduceva in difficoltà e palle perse in attacco. Abbiamo iniziato questa partita dal presupposto che dai dati statistici siamo la peggior difesa del campionato e da qua abbiamo voluto ripartire, non affidandoci alle nostre sole caratteristiche offensive, ma partendo da una difesa migliore e direi che oggi ci siamo riusciti. Abbiamo avuto efficacia, non ci siamo preoccupati dell’alto numero di falli perché se vuoi essere aggressivo devi anche essere disposto a rischiare qualcosa e, pur non essendo lunghissimi, abbiamo comunque una rotazione tale da permetterci di realizzare delle partite sui 50-60 falli totali senza patire; abbiamo avuto un po’ di difficoltà nel primo tempo contro la loro difesa zone press, ma solo per un paio di azioni, poi l’abbiamo sistemata e attaccata con migliori posizioni e migliori geometrie. Dobbiamo ripartire da qua, ringraziando i giocatori per la loro disponibilità, in particolare Jobey Thomas, che adesso si fermerà perchè è un nostro patrimonio e vogliamo fare in modo che possa essere determinante”.
i video completi delle conferenze stampa, grazie a varesefansbasket
http://www.varesefansbasket.it/vfb_video.html
[b]Cimberio Varese – Bennet Cantù 82-65[/b]
[b]Parziali dei quarti:[/b] 15-19, 23-14, 21-23, 23-9
[b]Progressione:[/b] 6-6, 15-19, 26-22, 38-33, 48-45, 59-56, 75-58, 82-65
http://195.56.77.210/game/64269.html
[b]Cimberio Varese:[/b] Demartini 2 (1/1), Goss 26 (6/8 4/6), Mian 0, Rannikko 9 (3/5 da tre), Righetti 5 (1/4 0/3), Galanda 7 (2/2 1/1), Thomas 8 (4/5), Kangur 3 (0/1 0/1), Bernardi 0, Fajardo 12 (5/9 0/2), Slay 10 (4/7 0/1)
[b]Bennet Cantù:[/b] Micov 13 (1/5 3/4), Ortner 7 (2/7), Leunen 9 (1/4 2/4), Marconato 10 (4/6), Mazzarino 12 (1/3 3/4), Mian 0 (0/1 0/1), Urbutis 0 (0/1), Diviach ne, Tabu 2 (1/1 0/3), Maspero ne, Abass ne, Green 12 (2/3 0/2)
[b]Altre statistiche
Cimberio Varese:[/b] 23/37 62% da 2, 8/19 42% da 3, 12/15 80% ai liberi, 35 rimbalzi, 21 perse, 23 recuperate, 16 assist, 2 stoppate, 101 di valutazione, 0,95 oer, 28 punti in area, 50 punti del quintetto, 32 della panchina.
[b]Bennet Cantù:[/b] 12/31 39% da 2, 8/18 44% da 3, 17/22 77% ai liberi, 24 rimbalzi, 22 perse, 21 recuperate, 15 assist, 1 stoppate, 75 di valutazione, 0,78 oer, 18 punti in area, 53 punti del quintetto, 12 della panchina.
[b]Quintetti iniziali:[/b]
Goss – Rannikko – Righetti – Kangur – Galanda
Green – Mazzarino – Micov – Leunen – Ortner
[b]Mvp:[/b] splendida prova per Phil Goss, il piccoletto di Washington confeziona un totale di 10/14 al tiro, a cui aggiunge 4 rimbalzi, 5 recuperi e 4 assist, per un trentello di valutazione tondo tondo. Menzione d’onore per Jobey Thomas, che su una gamba sola decide di dare comunque il suo contributo per vincere il derby…ammirevole.
[b]Wvp:[/b] difficile sceglierne uno solo, come detto da Trinchieri “ci sono molti giocatori che hanno finito con più punti che valutazione”…mettiamo Maarten Leunen e leviamoci il pensiero.
[b]Arbitri:[/b]
Cicoria – Lo Guzzo – Weidmann
Stefano Pozzi