CUCCIAGO (CO) – Una Virtus Bologna incredibilmente brutta quella vista all’opera alla NGC Arena di Cucciago, una prestazione indecorosa sotto ogni punto di vista alla quale è difficile dare delle spiegazioni plausibili. Probabilmente la sete di rivalsa dei padroni di casa dopo le polemiche dell’andata e forse anche l’approccio mentale sbagliato della Virtus, hanno dato il “LA” quasi ad una partita d’esibizione per i ragazzi allenati da Andrea Trinchieri, precisi in ogni settore del campo, sia in fase difensiva che in fase offensiva.
Una NGC Arena come al solito ribollente di passione e tifo, che risponde alle provocazioni verbali rilasciate per mezzo stampa da parte di Patron Sabatini nell’immediata vigilia con cori e striscioni all’insegna del sano sfottò,dichiarazioni probabilmente inopportune quelle del presidente virtussino usate nel definire “garage” un Pianella comunque sia, carico di storia.
Passando alla breve sintesi di un match che non ha avuto storia sin dall’inizio vedendo una sola squadra in campo nell’arco dell’intero incontro, è da mettere in risalto come i canestri iniziali per Bologna di Homan e Winston sembravano aver posto un’ illusoria resistenza alla marcia perentoria dei canturini, capitanati da un Mazzarino in versione superman, marcia rivelatasi impietosa alla conclusione del match. Alla fine saranno 23 i punti messi a segno dal Cardinale, MVP della stessa.
Il – 7 del primo periodo gia indicava già il fatto che per le V Nere di coach Lardo si sarebbe trattato di una partita iniziata male per poi proseguire ancora peggio. La differenza sostanziale che ha scavato il solco decisivo per Cantù l’hanno fatta le percentuali realizzative dall’arco dei 6,75: Cantù ha tirato con il 61%, segnando ben 11 triple sulle 18 tentate alla fine del terzo periodo; dall’altra parte del campo invece, Bologna s’impaludava sulla catastrofica cifra di 2 soli canestri a segno sugli undici tentati. Quella che poteva e doveva essere una delle armi migliori di Bologna alla fine si rivelava un boomerang, che abbassa decisamente le sue quotazioni nel borsino Play-Offs. Forse alla Virtus, una volta salutato Kemp, avrebbe potuto giovare l’inserimento dell’ultimo arrivato, quel Rivers che invece in panchina s’è dovuto accomodare in abiti borghesi poichè il suo tesseramento non è andato per tempo debito a buon fine.
Cantù è stata quasi perfetta, nonostante sia da segnalare la perdurante assenza di Markoischivilii: ritmo, spostamento della palla nei modi giusti, aggressività in difesa, controllo della gara completo e precisione al tiro, cosa chiedere di più ad una squadra di basket ?
Sala stampa
Trinchieri: ” Bologna ha un sistema difensivo che ha la capacità di metterti in confusione, di toglierti il ritmo partita; la qualità poi di Bologna è spesso quella di fare giocare male gli avversari. Noi abbiamo lavorato in settimana per non pensare a cosa potessero fare loro in difesa: di solito leggiamo molto le situazioni che ci si presentano in attacco, stavolta volevo che mettessimo sempre una grande pressione sulla loro difesa, e giocare ad un ritmo alto è stato conseguenziale. Potevamo segnare 100 punti se non avessimo smesso di giocare negli ultimi 5 minuti. C’è un retroscena da svelare; non sapevamo se Mazzarino avrebbe potuto giocare o no, si è bloccato due giorni fa per una infiammazione al ginocchio, ieri è rimasto fermo e fino all’ ultimo non sapevamo se sarebbe potuto essere in campo. Lui è stato fenomenale come lo sono stati d’altronde i suoi compagni. Può sembrare strano individuare in una sola azione, dopo solo 2 minuti, come si sarebbe svolta la partita, ma il blocco monumentale, da libro del basket, che gli ha portato Leunen per liberarlo alla tripla che l’ha messo subito in partita è stato fondamentale. Lì Mazza e tutta la squadra hanno cominciato a tracciare il solco del nostro attacco contro una difesa buona come quella della Virtus “.
Lardo : ” Abbiamo giocato una pessima partita, pur venendo da due prove positive con due vittorie su Roma in casa ed a Teramo. Pensavamo di stare più in partita, su un campo comunque difficile, ma eravamo in ritardo su ogni movimento fin dall’inizio. Pur con tutti i meriti che vanno riconosciuti alla difesa di Cantù, oggi non abbiamo confermato i miglioramenti nel giocare di squadra che avevamo fatto registrare negli ultimi tempi. Perdere qui ci può stare, ma non ho gradito come siamo stati in campo. Ho chiesto time-out dopo soli 3 minuti chiedendo di giocare assieme perchè avevo capito come si stava mettendo, ma non è servito. Non abbiamo avuto pazienza e quindi abbiamo dato a Cantù l’opportunità di giocare più palloni affrettando le nostre soluzioni. Dobbiamo archiviare prima possibile questa brutta prova e metterci al lavoro per inserire il nuovo arrivato Rivers”.
MVP: Nicolas Mazzarino, capitano di mille battaglie. Ex allievo di Lino Lardo ai tempi dei fasti di Reggio Calabria, stagioni 2001-2003, autore di una prestazione sontuosa, condita oltre che dal bottino personale di 23 punti anche da una difesa di grande intensità, oscurando il talento di Poeta ed oscurandone il talento offensivo. Autore di un numero cospicuo di assist ai suoi compagni in quella che ormai tutti definiscono, nell’ambiente di casa, l’orchestra polifonica del maestro-mago Trinchieri, unico in grado di contrastare lo strapotere senese.
WVP: Palma incontrastata del peggiore in campo sicuramente al coach Lardo, che non ha saputo infondere la necessaria sicurezza ai propri giocatori, che hanno condiviso valori di assoluta insufficienza nel computo delle valutazioni finali. Fasi di gioco sconnesse, prive di un qualsiasi fondamento logico, approccio alla gara sbagliato e cattiva gestione del gruppo. Forse a questo punto l’avventura di coach Lardo dovrebbe essere finita come abbiamo presagito, purtroppo, per Perdichizzi a Brindisi, Bucchi a Milano e Capobianco a Teramo.
Bennet Cantù – Canadian Solar Bologna 83-67
Parziali 19-12; 28-20; 22-16; 14-19.
Progressione 19-12; 47-32; 69-48; 83-67.
Tabellini http://195.56.77.210/game/64273.html
Arbitri: Cerebuch; Begnis; Quacci.
Note
Spettatori 3.300; Incasso 39.000
Serafino Pascuzzi.