CASERTA – Gara divertente quella del Palamaggiò di questa sera. Caserta parte meglio con un break di 9-2 spinto dall’ispirato Bowers, accompagnato da una buona difesa che viene punita solo sporadicamente dalle triple di Plisnic e Sacchetti. Sacchetti prova a fermare la Juve alternando 3-2, box and one e uomo, ma con scarsi risultati. Williams prende il controllo del pitturato ed inizia a dominare. Hunter però spesso la spunta a rimbalzo e, supportato da Diener, riesce a tenere a galla la sua squadra.
Arriva il momento di Jumaine Jones, che tira fuori dal cilindro punti, difesa e spettacolo, e la Pepsi vola sul +10. Però, un tecnico assurdo di Facchini a Colussi, rivolta la partita come una frittata e spinge l’inerzia a favore di Sassari con Tsaldaris e Cittadini che aprono il secondo quarto. L’ex centro della Effe inizia a colpire anche dall’arco, White ci mette 6 punti in fila ed è uno 0-10 di break. Koszarek e Bowers provano a spezzare il forcing sassarese, ma il finale è di marca biancoblù che con Plisnic, Diener e Vanuzzo riesce a chiudere 51-52 alla pausa lunga, pur essendo sotto per percentuale dal campo e rimbalzi.
L’equilibrio resta costante anche nella ripresa, dominano i lunghi, Williams per i bianconeri, Cittadini per gli ospiti, al 35’ è 57-58. È un susseguirsi di vantaggi tra le due squadre, con Sassari che non trova la via dai 6,75 nonostante innumerevoli tentativi e la Juve che non ne approfitta e anzi spreca presto il bonus (3° Williams). La Dinamo si affida così alla lunetta e, con un Cittadini in serata di grazia (già 15 punti) e il contropiede di Tsaldaris raggiunge il +5 al 29’, sfruttando anche 4 falli in sequenza di Martin, tutti spesi ingenuamente. I liberi di White mettono paura al Palamaggiò, 61-68 al 30’. Quello che preoccupa è il gran numero di falli spesi, ben 9 solo nel terzo periodo che hanno concesso alla squadra di Sacchetti già 20 tiri liberi.
Apre il quarto periodo la penetrazione di Devecchi (che considerando che la Juve non segna dal 26’ è un altro 0-10 di break), a cui risponde Di Bella dalla lunetta per il 63-70. Vanuzzo con la bomba firma il massimo vantaggio sul +10, ma per fortuna della Juve ci pensa Jones dal parcheggio a mettere in buca un siluro prezioso. Ma senza difesa la Pepsi si sfalda e commette errori banali in attacco. Però, proprio sull’orlo del precipizio, la Juve tira fuori la testa sfruttando anche il calore dei 4.100 del Palamaggiò: Bowers prima con un jump dalla media, poi con due tiri liberi riporta Caserta sul -4, ci pensa poi Jones nella bagarre a centro area a firmare il 73-75 a 5 minuti dalla fine. Sacchetti ne ha viste troppe e rimette Hunter, i suoi trovano di nuovo punti sul tabellone coi liberi di Tsaldaris, ossigeno puro per i sardi. Williams si fa valere a rimbalzo e serve l’accorrente Bowers per il facile lay up da sotto, e poco dopo è sempre l’uomo da Mississippi State a mettere la bomba del sorpasso Juve (78-77). Sassari non muore mai e con Hunter da sotto realizza mettendo il naso avanti. Risponde Williams da sotto, ma sul capovolgimento arriva il 5° fallo di Di Bella. Adesso è un’altalena di emozioni con tanti liberi da una parte all’altra. White fa 2/2, Jones 1/2 pareggiando il conto a quota 81. Sassari avrà due possibilità per vincerla, ma prima Diener e poi Sacchetti sbagliano le triple della vittoria, ma è overtime.
Ere dopo un letargo di 40’ si sblocca con un jump aprendo le danze, dall’altra parte però Hunter fa tanto lavoro a rimbalzo offensivo e trova anche il canestro. Sacchetti raschia il fondo del secchiello con tanta fortuna, Hunter realizza ancora e Caserta è sotto nuovamente di 4 (83-87, 0-6 di break). Jones spezza una lancia a favore della Pepsi con un 2/2 in lunetta, Bowers confeziona il recupero che però vede Ere mancare la tripla (0/5 in serata). Anche Diener si fa un giro pieno in lunetta, dall’altro lato Jones va con l’entrata elegante in sopramano. Williams spende il 5° fallo su Hunter che fa solo 1/2, e Pepsi sotto di tre a 1’30”. Koszarek sbaglia da tre, Jones ci prova a rimbalzo ma inutilmente, Diener sparacchia da tre ma Ere e Bowers sprecano malamente in campo aperto. Sul canestro di White sembra finita, ma la bomba di Garri riapre i giochi. Plisnic fa 1/2 dalla lunetta ma la tripla di Bowers finisce corta. Ancora il neoarrivato di Sassari chiude i giochi dalla lunetta, finisce 90-94.
Caserta ha davvero buttato i due punti, pagando eccessivamente la sua imprecisione al tiro, la sua scarsa vena nello sfruttare il contropiede ed una serata da dimenticare per Ere e la panchina. Se è vero che tanti, troppi fischi, hanno condizionato la gara e non sempre possono essere stati giudicati giusti, resta da dire che Romeo Sacchetti l’ha vinta con la difesa. Con Jones e Bowers in ritmo, ha provato varie soluzioni, mischiando zone miste e poi soffermandosi sulla uomo. Quello che però è stato il suo capolavoro è l’aver portato la sua panchina ad un livello di competitività tale da poter reggere il match alla pari con Sacripanti e soci. Il tecnico della Juve paga invece alcune scelte che, se dettate da esigenze di rotazione e di fiato corto per i numerosi impegni, comunque sono state determinanti nel corso della partita. Colussi in campo solo 2 minuti è rilevante solo ai fini dell’aver preso un tecnico da Facchini che ha cambiato la gara. Garri, ripescato nel supplementare dopo una comparsa nel primo tempo, non ci ha messo la solita verve che lo contraddistingue. Koszarek, tanti minuti sul parquet ha sempre perso l’uomo sul palleggio, in attacco è stato nullo e controproducente, specie dopo l’uscita per falli di Di Bella, stasera non un fattore. Meglio non citare la sciagurata serata di Martin che, dopo aver iniziato bene, con 4 falli nel terzo periodo ha concesso 8 liberi alla sua ex squadra. Così Sassari, che stasera sembrava molto simile a un lazzaretto (spesso, dopo ogni azione, si vedeva uno Tsaldaris, Sacchetti, Diener zoppicare e tornare barcollante in panchina), vince questa gara con merito. A Caserta non resta che piangere, come diceva Troisi, e aspettare martedì questo Estudiantes per un passaggio ai quarti possibile.
PEPSI CASERTA – DINAMO SASSARI 90-94 d.t.s.
Parziali: 32-25; 19-27; 10-16; 20-13; 9-13
Progressione: 32-25, 51-52; 61-68; 81-81; 90-94
MVP: La panchina di Sassari, che con i vari Cittadini, Tsaldaris e Vanuzzo, ha avuto tanti punti e tanta sostanza. Come però non citare White e Hunter decisivi nel supplementare ed il lavoro nel metterli in ritmo di Diener ? A Caserta non basta il miglior Bowers della stagione, un Jones ed un Williams competitivi
WVP: Ere. Stasera malissimo, 1/9 dal campo, insieme a Martin.
Sala Stampa
Sacchetti:
Siamo in un periodo di crescita mentale, bene così per questa squadra. Oggi, dopo una partenza indecente ci siamo rimessi in carreggiata e anche se abbiamo lasciato per strada qualche tiro aperto di troppo, posso dire che non abbiamo rubato niente stasera. Venire a vincere a Caserta ci da uno spirito nuovo e maggiore consapevolezza in vista del delicato match di sabato prossimo, che sarà decisivo per la salvezza. Nonostante qualche problemino a rimbalzo, stasera abbiamo avuto un grande impatto da parte della nostra panca, con tanto da tutti. Siamo stati bravi a vincerla due volte, dopo che eravamo stati avanti anche di 7-8 punti. E’ la mia prima vittoria a Caserta nella mia carriera tra allenatore e giocatore.
Sacripanti:
Temevo questa gara alla vigilia e le mie aspettative non erano infondate. Stiamo affrontando a distanza ravvicinata tante partite dure e difficili, avevamo iniziato bene poi, siamo andati a sparacchiare da tre come non ci capitava da parecchio. Abbiamo sfruttato poco il contropiede e spesso in situazioni decisive, commettendo tanti piccoli errori qua e là che alla fine si pagano. Complimenti a Sassari che ha giocato bene la sua gara e ha spinto tanto con gli 1 vs 1 di Diener e White che sono due giocatori di grande qualità. Non siamo stati sufficientemente bravi a fermare la Dinamo, giusta la sconfitta quindi. Stasera si è sentito di più il peso del giocare ogni 3-4 giorni, ho dovuto fare rotazioni più veloci e continue per avere un’intensità maggiore, non è servito. In conclusione, aspettando la gara di martedì con l’Estudiantes, in cui speriamo nell’appoggio del pubblico, augurandoci che capisca l’importanza della gara che può far fare alla squadra un passo nella storia, voglio concludere con un monito, che potrebbe costarmi anche la squalifica: è necessario che gli arbitri dimostrino più rispetto nei confronti di allenatori seri che educatamente seguono la partita e anche se le cose vanno male non additano nel fischietto il diretto responsabile. Certo, il fischio contro Colussi, che ci sta purtroppo, perchè bisogna che tutti i ragazzi conoscano le regole per entrare in campo, è stato importante ma non decisivo, ma per l’avvenire spero in un maggior rispetto da parte delle terne nei confronti di chi fa il suo lavoro.
Domenico Landolfo