Quella di giovedì sera è una partita da ultimissima spiaggia per i senesi. La Montepaschi, infatti, per riuscire ad approdare alla fase successiva di Eurolega ha un’unica strada: vincere il doppio confronto con il Partizan e battere l’Efes ribaltando il quoziente canestri che la vede soccombere con i turchi per 2 soli punti. Il problema è che i biancoverdi non possono però appellarsi alle sole proprie forze, è necessario in effetti che il Real sconfigga due volte su due Turckan e compagni e qust’ultima eventualità non è propriamente probabilissima. Comunque la strada descritta è praticamente l’unica che conduce ai play-off di Eurolega e gli uomini di Simone Pianigiani hanno il dovere di provarci, quindi si va a Belgrado soltanto per vincere. Ambiente tutt’altro che facile quello dell’Arena Beograd (in foto), ambiente che si fa sentire con migliaia di tifosi assiepati attorno al catino del campo, ambiente che però non ha impedito all’Efes di portare via l’intera posta e l’impresa appare alla portata anche della Montepaschi. Il gap tecnico ci parla sicuramente di una Mens Sana superiore ma non bisogna dimenticare l’assenza pesantissima di Bo McCalebb, la condizione ancora approssimativa di Marko Jaric e i guai fisici di un Ksistof Lavrinovic che appare l’ombra del campione che tutti conosciamo. Servirà la “vera” Montepaschi, quella dei 30 minuti da fantabasket vista all’opera contro i madrileni, per uscire da Belgrado con una vittoria che è l’unica cosa che terrebbe in vita le speranze senesi. Il roster a disposizione di Jovanovic non appare irresistibile, si parla pur sempre di una squadra composta da tanti giocatori degni eredi della grande tradizione cestistica slava prima e serba poi, ma non ci sono stelle di primissima grandezza. In rosa perfino ragazzi del 1990-1991 e addirittura del 1992 come quel Bogdanovic di cui si parla benissimo e al quale gli addetti ai lavori pronosticano un luminoso futuro, c’è qualche vecchia conoscenza come Kecman e Gist ma, in generale, la Montepaschi appare più completa, più lunga, più talentuosa, sicuramente più forte. I biancoverdi dovranno dimostrarla sul campo tale presunta superiorità senza lasciarsi intimidire da un ambiente sicuramente caldissimo. Servirà tanta grinta, tanta abnegazione, servirà la Montepaschi versione “Real Madrid primi 30 minuti”, altrimenti il sogno europeo arriverà di sicuro al capolinea.
I campioni d’Italia, dopo la partita di Montegranaro, hanno usufruito di un lunedì di riposo ed hanno ripreso la preparazione martedì con una doppia seduta, la partenza per la Serbia è prevista mercoledì 2 febbraio mentre la palla a due sarà alzata giovedì 3 febbraio alle 20,45.
Alessandro Lami