MILANO – Grandissima prova dell’Angelico Biella che espugna il Forum di Milano con pieno merito, giocando una partita praticamente perfetta in attacco e con una difesa che, nel primo tempo, ha condizionato il match.
Imbarazzante, invece, la prova di Milano che inizia camminando e prende una scoppola epocale dalla quale non si riuscirà più a riprendere.
La presenza di Petravicius in quintetto è una sorpresa per tutti, ma i suoi due minuti con un tiro sbagliato e una stoppata subita, lo confinano direttamente in panchina, manifestando chiaramente che è ancora lontano anni luce da una condizione decente.
Dopo la misera prestazione del lituano arriva anche un 8-0 firmato praticamente tutto da Viggiano che domina fisicamente contro ogni avversario. I primi punti di Milano arrivano solo con l’inserimento di Ganeto che ruba palla e realizza due liberi. Ancora Ganeto con un dai e vai segna, risultando l’unica fonte di punti per i primi 6 minuti. Salughter e Salyers ristabiliscono le distanze e quando anche Sosa entra in partita, il 30-14 della prima pausa è la diretta conseguenza. La valutazione di squadra dopo 10 minuti è 44-13 con il solo Viggiano che batte l’intera squadra avversaria.
L’apice della pochezza della prova milanese arriva nel secondo quarto quando entra Gino Cuccarolo che segna sei punti di fila dominando nel pitturato. Con tutto il rispetto per il buon Gino subire da lui un 11 di valutazione in 7 minuti di utilizzo, pare troppo anche per le coronarie milanesi abituate agli scempi. Jurak fa 1-2 ai liberi ed il tabellone è impietoso: 42-21.
Greer rimane in campo in virtù di non si sa quale merito, perchè caracolla in difesa e non è mai incisivo in attacco, ma trovare in questo primo tempo un discreto giocatore milanese è davvero dura e solo Mancinelli con quattro isolamenti di fila dal post basso può vantare qualche velleità.
L’unica possibilità di ribaltare l’incontro per Milano è uscire dai blocchi del secondo tempo in modo autorevole e la pressione difensiva farebbe presagire un gran rientro nel punteggio. Maciulis sigla il -10 con un tripla, Biella fatica ad attaccare e quando il 2vs1 in contropiede di Jaaber e Hawkins sembra poter riaprire il match ecco l’alley oop sprecato che rivolta di nuovo l’inerzia.La squadra di Cancellieri in questo momento è bravissima ad approfittare del turning point e con un Sosa fenomenale ristabilisce le distanze e torna a +14. Il playmaker ex Louisville è l’assoluto protagonista del secondo tempo, levando spesso le castagne dal fuoco, compreso un grandissimo teardrop allo scadere del terzo quarto che riporta Biella a +13. Dopo il riposo arriva l’ultima chiamata per Milano, ma chi risponde presente è l’Angelico che, con un 5-0 firmato dai leader del secondo tempo Salyers e Sosa, chiude definitivamente ogni contesa. Milano con la forza della disperazione prova a rientrare con tiri rapidi e triple che entrano come mai era successo nel match. E’ chiaro che i buoi siano ampiamente scappati, ma Biella ha dovuto rimanere lì con la testa per mandare sempre in lunetta quella sicurezza nei momenti caldi che risponde al nome di Matteo Soragna.
Biella domina, rimane presente a se stessa per tutto il match, rintuzza il ritorno di avversari ben più quotati e gestisce con grande lucidità una partita che ha condotto dall’inizio alla fine, senza mai mettere in dubbio la propria supremazia.
Quotes
Cancellieri: Interrompere una serie di quattro sconfitte consecutive vincendo a Milano è un sogno. Oggi abbiamo fatto una partita attentissima, molto intelligente e cinica senza subire controparziali pesanti come successo a Teramo. Abbiamo avuto un controllo totale dei rimbalzi nonostante la fisicità di Milano e abbiamo preso 10 rimbalzi offensivi frutto anche di un attacco tranquillo e ragionato. La qualità delle nostre palle perse è diversa in quanto non ci abbiamo messo del nostro, ma sono state frutto solo della pressione di Milano. Questa squadra ha uno spirito che ci sta aiutando in tutte le situazioni, grazie anche alla società che ci ha garantito di allenarci tutta settimana in tranquillità venendo qui per giocare una partita di forza. La 1-3-1 è una difesa a zona come le altre che ha alla sua l’impatto dei raddoppi , se poi la fa una squadra grossa e atletica come Milano, ha ancor più effetto. Abbiamo semplicemente curato l’aspetto mentale nell’attaccare questo tipo di difesa con dei nostri giochi adattati, ma l’importante è stato farlo con principi e non con schemi calibrati apposta. Noi oggi meritavamo di fare una partita importante perchè abbiamo sempre lavorato forte e avevamo bisogno di trovare una risposta dal campo per l’impegno profuso durante la settimana, non tanto nelle cose tecniche quanto per la voglia.
Peterson: Ho fatto un errore nel lanciare Petravicius in quintetto base, lui ha sbagliato due tiri, loro han fatto due canestri e per noi la partita si è messa subito in salita. Il nostro atteggiamento nel primo quarto non è stato buono perchè per vincere non conta che giocatori hai a disposizione, ma tutti e cinque devono sputare sangue. Non so spiegarmi il perchè di questo atteggiamento, perchè in settimana abbiamo lavorato bene, ma la partita sta tutta nel 32-14. Hanno meritato sicuramente perchè son stati più svegli nel tiro da 3, a rimbalzo d’attacco e in contropiede. Mi scuso per lo spettacolo mostrato al pubblico che è giunto al Forum nonostante l’orario e il blocco del traffico. L’effetto Peterson si è esaurito da un pò e bisogna rendersi conto che il coach non possa cambiare tutto. Nikolic dice che dopo 3 settimane l’effetto del cambio di allenatore scema, e cosi è stato per noi. Squadre come Biella ed Avellino sono programmate per giocare oggi con concezioni prcise e giocatori che fanno bene determinati aspetti del gioco. Mi vergogno per quello che abbiamo fatto e lo spettacolo che abbiam mostrato, mi spezza il cuore aver dato un bruttissimo spettacolo a 5000 persone. Devo rivedere qualcosa in attacco, perchè non ho fatto quasi nulla a livello di cambiamenti da quando sono qui, ma dopo queste partite bisogna creare qualcosa di diverso. Non c’è qualcuno che comandai in campo, ma ho fiducia in questi giocatori e dovremo avere un attcco che non dipenda da un singolo playmaker. Sto valutando molte cose tecniche da cambiare, sono scosso da queste due sconfitte, ma credo ancora in questa avventura per la società, per Armani ecc.
MVP: Edgar Sosa. Semplicemente perfetto in attacco con addirittura 5-6 da tre punti e un istinto del killer che ha sempre risposto ai tentativi di rimonta avversaria
WVP: Ibrahim Jaaber. Decisamente fuori partita sui due lati del campo, ma una partita può capitare anche ai migliori. Menzione d’onore anche per Greer nonostante i 18 punti arrivati tutti a “babbo morto”.
Armani Jeans Milano – Angelico Biella 90-95
Simone Mazzola