VERONA – Altra grande serata al PalaOlimpia e quarta vittoria consecutiva casalinga per la Tezenis Verona, che supera 73-63 la Naturhouse Ferrara e si avvicina sempre più ad una salvezza che ancora a girone d’andata inoltrato sembrava impresa improba. Successo che giunge ancora una volta grazie alle armi migliori dei gialloblù, vale a dire il gioco di squadra, la compattezza e una difesa praticamente perfetta. Verona tira con un 60% da 2 che non è frutto di una serata magica ma di un attacco che gira come un orologio grazie soprattutto alla regia di Porta e alla capacità dei compagni di prendersi solo buoni tiri senza mai forzare, e quando il meccanismo si inceppa ci pensa la difesa ad impedire che gli avversari si avvicinano troppo. Ferrara lotta dall’inizio alla fine, ma è troppo sprecona (eloquente il 62% ai liberi), pagando inoltre la pessima serata al tiro di Hoover (0/6 da tre) e soffrendo troppo gli avversari sotto canestro. Renzi e Waleskowski si fanno letteralmente beffe dei lunghi estensi, chiudendo rispettivamente a 14 e 15 rimbalzi e 17 e 9 rimbalzi, aiutando Verona a segnare un 41-28 totale nel conto delle carambole. Emblematico anche il confronto tra Boyette e Jurevicus: entrambi si accendono solo a sprazzi, però il lettone riesce a rendersi utile anche a rimbalzo e come assistman, il suo avversario è semplicemente dannoso. Solo Cournooh, altro veronese profeta in patria dopo Simoncelli, si guadagna la pagnotta segnando 15 punti e tenendo in vita la sua squadra fino al quarto periodo.
Verona parte subito forte, cancellando Ferrara dal campo e appoggiandosi in attacco ad un Renzi scatenato e sempre più calato nel ruolo di faro offensivo della squadra. Il PalaOlimpia è ai suoi piedi quando con una poderosa schiacciata porta il punteggio sul 18-9, anche se ad onore del vero rimane un po’ troppo appeso al ferro e viene graziato da un meritato tecnico. Ferrara ha qualcosa solo da Cournooh, ma è troppo poco e i padroni di casa scappano via fino al 30-15 con un canestro spettacolare di Gueye. A questo punto entra finalmente in partita anche Boyette, e grazie al suo apporto Ferrara rimonta fino al -6, viene ricacciata indietro da una tripla di Gueye ma poi sfrutta qualche persa di troppo gialloblù per chiudere il quarto sotto 43-35.
Come prevedibile ad inizio ripresa gli estensi producono il massimo sforzo nel tentativo di rientrare in partita, Cournooh è scatenato e con due triple di file porta i suoi sul 46-41 che sembra il preludio alla rimonta. Come già successo a Reggio Emilia però sale in cattedra Bellina: il capitano segna cinque punti di fila, poi Martelossi si fa fischiare tecnico e Verona ritorna a +15, non dilagando solo perché Renzi esagera e inanella palle perse e tiri sbagliati. Ferrara in pratica non riuscirà più a rientrare in partita, arrivando al massimo sul 62-53 con un canestro da fuori di Boyette. Hoover prova ad accendersi ma la sua tripla del possibile -7 danza sul ferro ed esce, poi lo stesso Boyette perde banalmente due palloni consecutivi in attacco e fa airball da tre e quando Renzi segna il 71-57 sembra che la Tezenis possa anche ribaltare la differenza canestri. Non sarà così, Mazzola salva i suoi nel finale e fissa il risultato sul 73-63, i giganti gialloblù escono tra gli applausi di un pubblico sempre più numeroso.
TEZENIS VERONA – NATURHOUSE FERRARA 73-63 (22-12, 21-23, 17-10, 13-18)
SALA STAMPA
Martelossi: “Alla fine è stata una partita nella norma degli ultimi due mesi a Verona, con loro abbastanza in controllo. Non vuole essere una giustificazione ma non siamo i primi a perdere qui ultimamente. Nel primo tempo sono troppi i dettagli a cui non siamo stati attenti, ad esempio la transizione difensiva, le chiamate, oppure il fatto che abbiamo messo troppo palla a terra con i lunghi e Verona era preparata a ciò. Tutto questo ha scavato 8-10 punti di distacco che non siamo più riusciti a recuperare, per farlo non dovevamo fare più errori ed essere praticamente perfetti, invece non lo siamo stati e così in trasferta non vinci. Nei primi 5-6 minuti del terzo quarto abbiamo difeso bene ma in attacco abbiamo sprecato troppi contropiedi e tiri aperti. Però almeno non ci siamo arresi e non abbiamo mai mollato come abbiamo fatto a Venezia, abbiamo avuto un buono spirito salvando anche la differenza canestri nonostante il momento difficile che stiamo vivendo.”
Marcelletti: “La partita è stata dura e tirata fino alla fine, come temevo conoscendo la forza di Ferrara, sapevo che ne avremmo sofferto l’atletismo così come l’utilizzo frequente di Ndoja da 4. I ragazzi però sono stati molto attenti in difesa, soprattutto quando non riuscivamo a concretizzare in attacco e a fare canestro pur tirando liberi, come mostra la percentuale da 3. Questo dimostra che una buona difesa permette di mantenere il vantaggio e di vincere queste partite. Un aspetto importante da sottolineare è la compattezza della squadra, che ha mostrato molta unità: i ragazzi sono molto uniti tra loro e questo si vede in ogni momento della partita, soprattutto in quelli più difficili, come oggi quando Ferrara nel secondo e quarto periodo si stava riportando sotto. Non ho pensato particolarmente alla differenza canestri perché nella nostra posizione di classifica conta soprattutto vincere, mi sarebbe bastato anche farlo di due punti. Poi ovviamente nel finale ci abbiamo provato, ma può bastare la vittoria, dobbiamo tenere i piedi ben saldi per terra perché la strada è ancora lunga. L’assenza di Lechtaler ci ha avvantaggiati perché avremmo sicuramente sofferto il suo atletismo, il suo dinamismo, la sua capacità di creare punti veloci così com’è stato con Boyette e Cournooh. Sono molto soddisfatto del lavoro che stiamo facendo, io e i ragazzi parliamo la stessa lingua, loro capiscono il mio modo di agire e io le loro qualità”.
MVP: Andrea Renzi, sempre più leader offensivo della squadra, disputa un primo tempo incredibile condito da schiacciata che infiamma il PalaOlimpia, propiziando il parziale che alla fine si rivelerà decisivo. Nella ripresa poi cala e litiga un po’ con il canestro, ma non fa mai mancare la presenza difensiva sotto i tabelloni chiudendo con 14 punti e 15 rimbalzi. Nel girone di ritorno il talento genovese sta trovando sempre più coraggio e continuità e sta pian piano mostrando perché tutti avrebbero puntato su di lui qualche anno fa.
Il peggiore: Hoover era stato ottimo una settimana fa contro Casale Monferrato, stavolta litiga con il ferro per tutta la partita e chiude con un 2/9 dal campo, risultando per lunghi tratti evanescente se non dannoso. La squadra mostra di dipendere da lui in attacco e rimane smarrita, non trovando mai continuità offensiva.