Clamoroso al Lauretana Forum. L’Angelico Biella viene letteralmente fatta a pezzi da una perfetta e bellissima Dinamo Sassari, che chiude i giochi già al 26′, doppiando i rossoblu (32-64). Una débacle senza apparenti spiegazioni per la squadra laniera, forse la peggiore di sempre: evidentemente, la figuraccia contro Cantù in Coppa Italia è stata ben più di un episodio. Si salva solo Riccardo Moraschini, prospetto di casa Virtus Bologna in prestito a Biella, che evita ai compagni uno scarto finale imbarazzante. Sassari, dal canto suo, fa la partita della vita: White è di un’altra categoria, Hunter domina sotto i tabelloni, Plisnic mostra quanto non ha potuto proprio a Biella l’anno scorso, Diener tutto vede e a tutto provvede, Tsaldaris lancia la Dinamo con un sontuoso finale di primo tempo. Impressionanti alcune statistiche: i Sardi tirano con il 57% dal campo, vincono 36-28 a rimbalzo, surclassano i Piemontesi nella valutazione: 124-77. Se la vera Sassari è questa, coach Sacchetti non dovrà più preoccuparsi della salvezza. Al contrario di Cancellieri.
Hunter, White, Plisnic: la partenza di Sassari è fulminea, l’Angelico è rimasta negli spogliatoi. A 6’33” dalla prima sirena Sosa chiude il parziale sardo di 7-0 con un tiro libero, appena prima che Hunter vada a schiacciare in testa a Suton il 9-1. La Dinamo gioca una pallacanestro semplice e pulita: circolazione di palla e uomo libero sempre pronto a ricevere e realizzare, mentre la difesa laniera, così come l’attacco, lascia molto a desiderare. Solo Salyers trova due canestri per tenere a galla l’Angelico (6-13 al 5′). Biella va poi completamente in tilt, e per la prima volta in stagione si prende i fischi dei suoi tifosi quando Cancellieri chiama time-out: Plisnic e Hunter hanno appena segnato due canestri in contropiede solitario, il 19-8 sul tabellone parla chiaro. Salyers, con il 10° punto personale, gioca anche per conto dei compagni (oltre a lui, Sosa e Jurak mettono insieme i restanti 3 punti di squadra), mentre a Sassari entra tutto con estrema facilità: la tripla di White e i liberi di Tsaldaris fanno volare la squadra di Sacchetti sul 13-26 con 1’22” da giocare.
A inizio seconda frazione si vede la prima azione degna di tal nome da parte dell’Angelico: Moraschini aspetta l’uscita dai blocchi di Chessa, assist perfetto e tripla del 19-28. Sassari, con in campo il secondo quintetto, continua comunque la sua ottima gara, con Vanuzzo e Sacchetti particolarmente ispirati (21-30 al 14′). Sosa, rientrato in campo, riparte dall’orribile prestazione dei primi minuti, regalando un gioco da tre punti a Diener; a parte questo, finalmente la difesa rossoblu comincia a forzare Sassari a qualche tiro sporco e a qualche palla persa. L’attacco resta invece macchinoso e confusionario. White torna a martellare da tre, Suton costruisce un bel canestro in post basso, Viggiano corona il risveglio biellese volando a inchiodare il 28-35 in contropiede (2’56” alla pausa lunga). Diener e Sosa deliziano il pubblico con due pezzi di bravura, ma il play dominicano realizza anche il libero supplementare e Biella torna a -6 (31-37 al 18′). Basta però pochissimo alla Dinamo per riprendere il largo: Tsaldaris punisce dalla lunga, poi serve a White la palla del 42-31 in contropiede. Ridicola l’ultima azione: con 7” sul cronometro, Tsaldaris è abbandonato in angolo dalla difesa laniera; tre passaggi, tripla del 31-45 sulla sirena. Affidandoci alle cifre nude e crude, dopo 20′ sembra non esserci stata nemmeno una partita: il 62-33 di valutazione a favore di Sassari è la fotografia perfetta di quanto visto sul parquet.
Nonostante Cancellieri tenga i suoi negli spogliatoi per quasi tutta la pausa, la Dinamo sembra dominare ancor di più nella ripresa. Hunter, White e Plisnic costruiscono un parziale di 8-0 e portano la squadra di Sacchetti sul 53-31, a 7’25” dalla terza sirena coach Cancellieri deve chiamare un altro minuto. Lo scempio però continua: White segna dall’angolo il 56-31, prendendosi gli applausi del Lauretana Forum (18 punti personali, parziale salito a 11-0). Sosa segna un libero, White segna la sua quarta bomba su quattro tentativi. Sembra di assistere a una partita tra i Boston Celtics e una squadretta da oratorio. A 4’19” Vanuzzo segna la tripla del 64-32, i fischi, questa volta, seppelliscono quasi fisicamente l’Angelico mentre si dirige verso la panchina per il time-out. Il pubblico biellese si mette a cantare con i numerosi tifosi sardi presenti al palazzetto, riaccogliendo i giocatori in uscita dal minuto con una bordata di fischi: per evitare di annoiare i lettori, terminiamo qui la cronaca. La gara continua in una sorta di lunghissimo garbage time, in un silenzio irreale, cosa mai successa a Biella.
Angelico Biella-Dinamo Sassari 74-94
Parziali: 15-26; 16-19; 17-30; 26-19.
Progressione: 15-26; 31-45; 48-75; 74-94.
MVP: James White: fin quando c’è stata partita, “The Flight” ha dimostrato ancora una volta in questa stagione di essere un fuoriclasse, demolendo l’Angelico con giocate da Nba.
WVP: l’intera squadra di Biella, eccezion fatta per Riccardo Moraschini e compreso coach Massimo Cancellieri, che di questo gruppo dovrebbe essere la guida.
Sala stampa
Coach Massimo Cancellieri: Nonostante in settimana abbiamo provato a rimediare alla prestazione di Coppa Italia, abbiamo fallito. Mentalmente siamo fragilissimi: se tutto ci va bene fin dall’inizio, come a Milano, prendiamo l’inerzia e giochiamo il nostro basket. Se invece partiamo male, ci facciamo prendere dallo sconforto. Sassari è forte, ha tirato con percentuali incredibili, Diener ha giocato da fuoriclasse, ha segnato e soprattutto fatto segnare. Dopo la pausa avevamo le stessa facce della ripresa contro Cantù, non abbiamo aggredito la gara. Moraschini? E’ un giocatore di energia, proprio questo ci è mancato oggi, ha avuto un buon impatto. Stiamo patendo un problema tipico di tutte le squadra di Biella: giunti alla seconda metà di stagione, gli avversari ci conoscono, sanno come metterci in difficoltà. Sta a noi imparare a rispondere, a fare tutto ciò in cui siamo più deboli
Coach Meo Sacchetti: Una bella vittoria, eravamo in crescita e l’avevo detto prima della sosta, che pensavo potesse essere dannosa. Invece ci siamo allenati molto bene, la mentalità è stata quella giusta. La chiave è stata la difficoltà di Biella a segnare all’inizio, mentre noi abbiamo fatto il nostro gioco, riuscendo anche a correre in contropiede, cosa che prediligiamo. Ci mancano 3-4 partite per salvarci. Prima di allora, non parlerò di altri obiettivi. Plisnic? Ci ha dato un buon equilibrio. Sa essere nel posto giusto al momento giusto, i suoi risultati parlano da sé. Ora ci godiamo questa vittoria, da martedì ricominceremo a lavorare