Teramo – Non è facile commentare l’ennesima sconfitta del Teramo Basket quest’anno, sebbene di scusanti ce ne siano abbastanza. Però il rendimento in campo della squadra, questo perdere completamente il lume della ragione, sono cose che ai tifosi e agli sponsor certo non possono andare a genio. Perché, nonostante un avvio di 0-9 per gli ospiti, la Teramo del primo tempo ha retto bene il campo, riuscendo sempre a rintuzzare i tentativi di fuga da parte dei canturini. Poi dopo un terzo quarto interlocutorio, ai primi errori dell’ultima frazione di gioco si è perso il lume della ragione. E coach Ramagli ha confermato in sala stampa che i numerosi infortuni non devono essere una scusante: si può perdere perché il fiato non ce la fa, ma si può perdere al massimo di 15. Perdere con uno scarto di quasi trenta punti significa essere usciti mentalmente dal match senza possibilità alcuna di rientravici. Poi brava Cantù, anzi direi bravo Mazzarino che nel secondo tempo tira con un molto improbabile 5/5 da tre e tutta la squadra ospite lo segue con un complessivo 59% da oltre l’arco.
Questi punti persi sarebbero stati preziosi nell’economia del campionato. Ma stavolta non c’è stato nulla da fare. Per la nuda cronaca, oltre al parziale iniziale di cui abbiamo detto, si registra un sostanziale equilibrio fino all’inizio dell’ultimo periodo di gioco, quando Boscagin sbaglia i due tiri liberi che potevano essere decisivi all’interno delll’incontro. Infatti in quel momento Cantù non era ancora scappata e ad ogni azione corrispondeva una reazione biancorossa che faceva ben sperare. Poi non c’è stato più nulla da fare: fiato corto, gambe molli, e corse inutili senza rispettare gli ordini dell’allenatore.
Purtroppo stavolta dobbiamo ammetterlo: in fase di creazione del roster sono stati commessi numerosi errori e soprattutto si è scelto di non avere prime donne. Zoroski non è un play e lo ha dimostrato già da tanto tempo e certo l’innesto di Fultz potrebbe essere di supporto all’intero reparto che anche quest’anno si è costretti a caricare sulle spalle di Diener. Lo spettro della retrocessione è ormai vicino e nulla sembra ormai frapporsi tra lui e il Teramo Basket. Stavolta c’è bisogno davvero di un miracolo, ma non di un miracolo sportivo. Il Presidente Antonetti ha già detto che non è disposto a sborsare i 500.000 euro per la wild card (e non sarebbe neanche giusto nei confronti di quella squadra che dalla LegaDue ha meritato il palcoscenico della serie maggiore) e quindi la caccia, per i biancorossi, è al terzultimo posto, lontano ormai la bellezza di sei punti, con una partita in meno e con una Brindisi che ha dimostrato di non valere l’ultimo posto in classifica, dopo la bella prova offerta contro Milano.
MVP: l’inossidabile Nicolas Mazzarino che nel secondo tempo ribalta la partita come un calzino: grandinata di triple, assist come se piovesse e tanta esperienza al servizio della squadra.
Parziali: 21-22 21-20 16-21 11-33
Progressione: 21-22 42-42 58-63 69-96
Sala Stampa
Coach Ramagli: Finchè ci sono state le energie siamo stati in partita. Poi il grande dispendio che abbiamo avuto per difendere nei primi due quarti e buona parte del terzo ci ha penalizzato, non consentendoci di difendere come sappiamo. Ci hanno attaccato sempre sul lato debole e noi, non rispettando mai il piano difensivo, ci siamo fatti bombardare da tre punti. Quando una partita prende una piega come questa, se ci sei mentalmente, puoi perdere di quindici punti. Ma se non ci sei con la testa perdi di trenta come abbiamo fatto noi. A me non piace piangere prima delle partite, ma domani De La Fuente e Davis saranno sottoposti a risonanza perche hanno entrambi un ginocchio gonfio e non hanno potuto rendere al meglio in campo.
Coach Trinchieri: Per noi era importantissimo ricominciare a macinare punti e gioco dopo la sconfitta con Siena. Abbiamo giocato approssimativamente il primo e il secondo quarto poi abbiamo ricominciato a muovere la palla come sappiamo e, molto spesso, creando enormi difficoltà alla difesa avversaria. Poi alla buona difesa abbiamo abbinato ottime percentuali da tre e per Teramo è stato impossibile risalire la china. In ogni caso per me questa è una vittoria in trasferta in più e una partita in meno rispetto alla fine del campionato.
Mirko Pierpaolo Papirii