Milano – Il ritiro di Lecco dà i suoi frutti e Milano porta a casa una partita che scivola via molto tranquillamente dopo un inizio difficoltoso. Sassari è troppo corta per impensierire Milano, a causa di un apporto quasi nullo dalla panchina e nonostante una prova monstre di Devecchi.
E’ proprio il cugino di Gallinari a partire con le marce alte, segnando 8 dei primi 12 punti ospiti e facendo aleggiare i fantasmi della partenza ad handicap ormai consueta al Forum. Fortunatamente Milano riesce a rimanere a contatto con qualche buona soluzione vicino a canestro, sfruttando il maggior tonnellaggio degli esterni. I problemi di coach Sacchetti nascono con il secondo fallo di White, che obbliga un’eccessiva sperimentazione di quintetti improbabili. La risultante di ciò è un attacco che fatica solamente a scoccare un tiro verso il ferro, porgendo il fianco al contropiede milanese. E’ il momento in cui Milano scava il primo solco importante del match, andando spesso in campo aperto per facili conclusioni. E’ emblematico l’approccio della panchina sassarese quando Hawkins sbaglia in contropiede e, a seguire il suo errore, ci sono Greer e Pecherov (non proprio Bolt e Powell) soli sotto canestro con il primo sardo a tre metri.
Milano sceglie di raddoppiare sistematicamente i pick and roll condotti da Diener e White e questo mette in difficoltà la circolazione avversaria, sebbene il figlio del coach riesca a trovare qualche soluzione immaginifica.
Con il rientro di White Milano gioca molto sul post basso di Maciulis contro di lui, ma è Mancinelli, sempre in post, a lucrare la terza penalità escludendolo, di fatto, dal match.
Dopo la pausa Milano prova a chiudere la contesa. Hawkins è preciso da tre punti come mai in stagione ed è tutto suo il parziale che porta Milano al +17 con la chiara impressione che Sassari faccia fatica a fronteggiare il momento sfavorevole. Mordente si erge a protagonista con due rubate di pura astuzia sulla rimessa sassarese. Dopo canestro subito l’apertura per Diener è spesso pigra con il teramano che sporca due palloni facendoli carambolare sul corpo di Travis e lucrando due rimesse di assoluto valore. Diener non sta a guardare e dopo uno split sul pick and roll e un aiuto di Maciulis sulla sua penetrazione, fa partire un assist dietro la testa per White che riceve perfettamente in ritmo per sparare e segnare la tripla. Un’azione che vale da sola il prezzo del biglietto e una honorable mention nella top 10 di settimana.
Sassari prova l’ultimo assalto con un paio di triple di Plisnic (fin lì evanescente) e ha addirittura la possibilità di tornare a -7 con una tripla aperta di Tsaldaris in transizione, ma l’errore del greco chiude virtualmente i giochi. Sull’azione seguente i due liberi di Jaaber ristabiliscono l’ampia doppia cifra di vantaggio e regalano a Milano una vittoria che significa secondo posto solitario in classifica e un pò di positività in vista della trasferta di Roma.
Quotes (i files audio dei coaches)
Armani Jeans Milano – Dinamo Sassari 88-72 (20-17, 23-17, 23-20, 22-18)
MVP: Travis Diener. E’ una mente eccelsa per questo gioco e mostra qualità di passatore incredibili. Anche se statisticamente potrebbe non essere il dominatore della partita, basta guardarlo nelle piccole grandi cose per apprezzarne l’inestimabile fosforo e qualità.
WVP: Stefano Mancinelli. Sempre avulso dalla manovra, mai intenso e si toglie anche lo sfizio di un tecnico; assolutamente prova da dimenticare.
Simone Mazzola