TERAMO – Antonetti chiama, la città di Teramo risponde, i biancorossi in campo hanno la meglio sui bianco verdi trevigiani. Detta così sembrerebbe una pratica semplice, comoda e sbrigativa. Ma conosciamo tutti la forza (scarsa), della Teramo Basket attuale e pertanto era preventivabile una sconfitta contro una squadra più lunga e con maggior talento. E così, il pubblico teramano ha dominato sugli spalti dall’inizio alla fine, tutti a tifare per la propria squadra, tutti attaccati ai propri seggiolini anche ben oltre la sirena finale. Una grande emozione, un grande spettacolo e una partita bella, combattuta ed equilibrata. Con sempre meno partite alla fine del campionato Teramo non può permettersi di lasciare punti sul parquet e questa sera ha lottato con il coltello tra i denti, con una difesa asfissiante, con il sudore versato a ettolitri sul parquet per compensare il divario di talento.
Ma veniamo alla cronaca: partenza sparata per i padroni di casa che mettono due triple consecutive (6-0) poi subito rintuzzate da una buona difesa ospite che riesce a portarsi sul 6-4. da lì in poi e per tutto il primo quarto si è visto un sostanziale equilibrio con Zoroski e Diener a rispondere ai canestri della Benetton. Nel secondo quarto Treviso sembra ingranare la marcia e arriva anche sul +6 ma è tutto un fuoco di paglia. Si va così al riposo sul 38-34 per gli ospiti. Nella ripresa l’equilibrio resta sostanzialmente inalterato, ma Teramo comincia a crederci maggiormente. Difende duro lotta sui rimbalzi offensivi e trova buone soluzioni anche grazie a una ottima circolazione di palla: il quintetto titolare chiude con la bellezza di 15 assist all’attivo. Ma la svolta avviene nell’ultimo minuto del terzo quarto: penetrazione con canestro e fallo di Zoroski e successiva palla recuperata con canestro da 3 di Diener. Ecco che Teramo chiude addirittura 60-54. L’inizio del quarto periodo però è l’esatto opposto della fine del terzo e coach Ramagli è costretto a chiamare subito un time-out per rimettere i ragazzi in partita mentalmente. Operazione riuscita con Teramo che comanderà da lì fino alla fine dell’incontro in un finale piuttosto nervoso anche a causa di un arbitraggio palesemente insufficiente e non eccessivamente casalingo.
L’innesto di Fultz, nonostante il -6 di valutazione finale (con solo 30 minuti di allenamento da quando è arrivato), ha portato sicuramente giovamento alla BancaTercas che ha potuto allungare in maniera decisamente migliore le rotazioni e ha permesso alle guardie titolari di riposare sufficientemente in panchina per essere lucide nei momenti finali. Certo, il prosieguo non è poi così lungo e la prossima avversaria si chiama Siena, ma per il resto, Roma compresa, le partite sono tutte alla portata di questa squadra che con il cuore, con la grinta e con l’orgoglio è riuscita a superare un ostacolo molto difficile. Una cosa è certa! Licia Troisi nelle “Guerre del Mondo Emerso” fa dire alla sua eroina parole bellissime per il suo amata: “Learco, io senza di te non esisto”. Ebbene questa sera possiamo dire, sostenere e ribadire con forza che il Teramo Basket senza il suo tifo non esiste. Complimenti alla curva trascinatrice e a tutto il palazzo che ha ricordato, in maniera corretta e piacevole, i momenti migliori del “maraglio day” con gli stralunati americani in bianco verde che non riuscivano a capire in che sorta di girone infernale fossero entrati.
Teramo abbandona di nuovo l’ultima posizione a discapito di Brindisi e protrarrà questa altalena fino alla fine del campionato. Per ora la BancaTercas è virtualmente salva previo pagamento del dazio di 500.000,00 euro per la wild card. Ma già la prossima di campionato recita Montepaschi – BancaTercas ed Enel Brindisi – Dinamo Sassari. Non difficile prevedere che Teramo tornerà ad occupare l’ultimo posto Ma ci sono due settimane di tempo per recuperare le energie e tornare pronti dopo la pausa per l’All Star Game. Per la cronaca parteciperà alla gara del tiro da tre punti il biancorosso Drake Diener.
Banca Tercas Teramo – Benetton Treviso 78-72
MVP: Premiare uno tra Zoroski e Diener sarebbe facile e ingeneroso per tutta la squadra che si è sbucciata le ginocchia sul parquet. Perciò la palma di MVP va all’intera squadra.
Parziali: 18-16 16-22 26-16 18-18
Progressione: 18-16 34-38 60-54 78-72
Sala Stampa
Coach Ramagli: Avevamo detto che non c’era più tempo da perdere e che tutte le occasioni dovevano essere prese al volo. Questa sera siamo stati bravi a sfruttare la nostra occasione e a portare a casa i due punti. Partita intensa, e di grande sacrificio, stasera abbiamo sofferto molto ma siamo anche riusciti a non abbatterci alle prime difficoltà. La difesa nel secondo tempo è stata la chiave della partita. Fult nonostante si sia allenato con noi solo mezz’ora da quando è arrivato ha dimostrato di essere un prezioso cambio delle guardie che sono arrivate lucide in finale di partita. Per non far giocare Motiejunas avevamo bisogno di mettere pressione sulla palla prima che gli arrivasse, ma non ci siamo riusciti. Alla distanza i suoi compagni non hanno saputo cavalcarlo nel suo momento migliore e piano piano è uscito dalla partita. Inoltre Davis nell’uno contro uno ha fatto una buona difesa su di lui mettendolo in difficoltà.
Coach Repesa: e’ stato talmente lapidario che verrebbe da pensare di andare a Chi l’ha visto. Solo due parole di cortesia per Teramo che non vale neanche la pena di stare a scrivere. Sarebbe più opportuno rispettare chi scegli di fare questo mestiere solo per passione e senza soldi.
Mirko Pierpaolo Papirii