Ormai non è più solo una “vecchia gloria” azzurra, è diventato uno degli opinionisti più accreditati in Sky seguendo costantemente le gare di maggior cartello che ogni sabato o domenica il broadcast specializzato nello sport a tutto tondo sceglie di seguire e d’irradiare, in accordo con la Lega.
Nativo di Aosta, classe ’68 non è mai stato neanche da giocatore un uomo impulsivo, semmai il contrario: un giocatore di grande sostanza da post basso, dalla mano morbidissima e sensibile ma al tempo stesso un buon catturatore di rimbalzi.
Una bella carrirera quella di Davide, pochi trofei per lui che è passato sotto diverse ma prestigiose bandiere, cresciuto nel vivaio dell’allora Auxilium Torino per poi andare per un solo anno alla grande Milano della fine degli anni ’80 per poi approdare a Cantù, i suoi migliori anni come punti e come rimbalzi in carriera e che tra l’altro coincide con l’argento di Roma nel ’91 in azzurro (eletto MVP azzurro nella finale persa con grande merito contro l’ultima, grande, incredibile Jugoslavia prima della morte della federazione slava e della parcellizzazione della penisola adriatica). Poi il clamoroso ritorno all’Olimpia Milano nel ’92, in un anno in cui il suo apporto è limitato a causa di un infortunio per poi trovare meno minuti rispetto a Cantù ma forse più qualità in globale. Quattro buone annate ma senza vincere nulla per approdare poi alla Treviso degli amici Pittis e Gracis ma per una sola stagione, prima di firmare un triennale per la Virtus Roma ma senza brillare molto, poi un anno a Biella ed infine a Siena, all’alba del ciclo Montepaschi con Fabrizio Frates.
Un presente quindi nel basket da dietro una scrivania metaforicamente parlando e con un microfono in mano a fare da supporto tecnico al commento della partita, domenica era a Roma per la sfida metropolitana tra Roma e Milano.
Davide, partiamo con Milano. Come giudichi questo momento dell’Armani Jeans ?
Probabilmente Milano deve fare delle scelte. Quando hai tanti giocatori come quelli che nel roster coach Peterson, sembra che abbia tante alternative ma contemporaneamente può essere un handicap, difficoltà di gestire esattamente i vari Greer, Jaaber in regia, con Greer che crea ma a volte disfa con troppi palleggi. C’è ancora del tempo per rodare le idee in vista Play-Offs, certo che trovare equilibrio è fondamentale, non sarà facile ma Milano può farcela.
Roma allora, come ti spieghi questa reazione di una squadra falcidiata da malanni ed infortuni ?
A volte capita che quando hai tanti problemi per le rotazioni si possa dare di più. Ecco, paradossalmente la Virtus Roma sta dando il meglio ora che si trova in difficoltà. E capita che quando sei decimato, poche rotazioni, molti problemi di gestione, istintivamente chi va in campo si sente maggiormente responsabilizzato, perciò si da il massimo. Forse è proprio il contrario di ciò che accade a Milano dove con tanti uomini si pensi che si possa superare la difficoltà coralmente, il singolo a volte si deresponsabilizza perchè pensa che chi si alza dalla panchina andrà meglio e si perde concentrazione. Comunque, tornando a Roma, va dato grosso merito al lavoro di Filipovski, un tecnico molto preparato e scrupoloso nei dettagli, Roma può solo migliorare. Penso che potrà far meglio da quì in avanti, non appena riavrà Giachetti e Vitali e Gigli a regime.
Parliamo di campionato. Siena di nuovo tricolore ?
Sì, la squadra senese ha fatto un gran lavoro. Ha perso 4 uomini importanti e la differenza sembra non si veda, al punto che ha superato anche bene le Top 16. E’ la squadra migliore, migliore organizzazione, miglior tecnico con Pianigiani che sa bene cosa vuole, ha mischiato bene i veterani con i giovani che si sono amalgamati bene. Se vedo chi si muove alle spalle di Siena vedo una buona Cantù che però, al cospetto di Siena, fa ancora fatica come nella finale di Torino in Coppa Italia, a giocare contro di loro. E se è difficile batterla in campo neutro, lo sarà ancor di più con il fattore campo a favore dei toscani. Sì, dico Siena ancora per il campionato.
Potrà farcela contro l’Olympiacos ?
E’ dura, stiamo parlando di una delle 3 o 4 squadre più forti d’Europa, rotazioni infinite, qualità di primissimo livello. Tutto può essere ma dovrà essere una gran Siena, dipenderà molto se recupera McCalebb e Kaukenas. Spiace che Siena debba giocarsela non al meglio del roster…Vedremo ma sarà dura.
Nazionale. Come la vedi questa missione in Lituania per gli Europei ?
Potenzialmente la squadra c’è, eccezione fatta per quelle due, tre o quattro squadre che sono superiori come Spagna, Grecia, Lituani e Serbia. Dipenderà come si fonderà il gruppo tra gli “americani” ed i giocatori che sceglierà Pianigiani. Ci vorrà equilibrio, molto equilibrio per stabilire chi gioca e chi dovrà portare l’acqua. Sono fiducioso ma manca ancora tanto tempo.
A Roma hai giocato, con la Nazionale hai disputato quì forse la migliore gara in azzurro contro la Jugoslavia nella finale europea del ’91, che ricordi hai ?
Fu un Torneo fantastico. La finale la perdemmo contro quei mostri di bravura che poi non giocarono più assieme per le cause politiche che conosciamo, io giocai bene ma ho un ricordo vivido di tutta la competizione con l’allora Pala EUR zeppo di gente sin dalla prima gara vinta contro la Grecia, eppoi la semifinale contro la Spagna…..Bei ricordi ma basta sennò mi fai pensare che son passati vent’anni e mi viene da piangere !!???!?
Domanda che molti tifosi si fanno. perchè Sky che ha i diritti del campionato non produce una sorta di trasmissione dedicata, settimanale, al campionato ?
Io non decido, svolgo questo lavoro che mi piace tra l’altro moltissimo, ma so che c’era in cantiere qualcosa del genere, poi non si è fatto nulla ma ti direi una bugia se ti dicessi che ne so i motivi.
Come andrà a finire l’assegnazione dei diritti del prossimo campionato, credi che Sky sarà ancora il broadcast in esclusiva delle partite ?
Mi piacerebbe ma come dettoti prima non decido, mi piace da matti questo mestiere ti ripeto, mi auguro proprio che si possa fare ?
Grazie Davide per il tempo dedicatoci, in bocca al lupo per tutto.
Crepi, grazie anche a Te.
Fabrizio Noto/FRED