PERUGIA – Al termine di una due giorni davvero avvincente, la coppa Italia 2011, targata Acqua e Sapone, viene consegnata, come da pronostico, nelle mani di Schio, leader indiscussa di questo campionato e che ha confermato anche nella due giorni umbra tutto il suo potenziale. Onore però alle altre compagini, specie alla Liomatic Umbertide a cui non è bastata una Simona Ballardini versione monstre per fermare la compagine di coach Orlando davanti al pubblico amico.
LE SEMIFINALI
Nella prima semifinale Schio riesce a sbarazzarsi, pur dopo un inizio difficile, di una buona e combattiva Faenza, penalizzata un po’ troppo dalla pessima giornata di Adriana. La squadra di Molino, fin dall’inizio, si gioca la carta della zona, che mette in crisi le prime della classe e le tiene a secco per 5′. McCarville è poco innescata, Macchi e Masciadri imbrigliate dall’ottima difesa delle faentine ed allora ci pensa Yakoubou dalla panchina a spezzare la partita. La giocatrice francese firma nel solo secondo periodo 14 punti e Schio, volando con 13-0 di break ribalta le sorti dell’incontro portandosi sul +10. Le bombe di Chicca Macchi e l’ascesa in cattedra della solita McCarville chiuderanno il match nella ripresa, con una parte finale dell’incontro dominata dalle panchine e dalle giovani, con in evidenza Sciacca per le romagnole, che comunque escono a testa alta nonostante il 55-79 finale.
Nella semifinale della sera, invece, è una sfida molto equilibrata e ben giocata quella tra Umbertide e Venezia, che ha una protagonista speciale, Simona Ballardini, che in una serata di autentica follia, piazza 25 punti, con 7/9 dal campo (5/6 da 3), 8 rimbalzi, 11 falli subiti e 3 assist, per un 44 finale di valutazione storico, tra l’altro proprio contro la Reyer Venezia, sua ex squadra. Venete che, nonostante una gara sottotono della loro giovane leader Sottana, hanno saputo rientrare in gara dal -15 e impattare a quota 63 al 30′, grazie ad una Meneghel fenomenale (4/4 da 3) e ad una buona Lia Rebecca Valerio, che entra dalla panchina e prima di un problema al ginocchio manda due triple a bersaglio. Venezia si fa allora guidare dalle sue straniere, Ohlde e Kostaki, entrambe in doppia doppia, ma nel finale il gran talento di Ballardini e l’esperienza di Francesca Zara fanno la differenza, anche quando Geraldine Robert, solita pantera sotto i tabelloni, va fuori per falli. Finisce 85-75.
LA FINALE
La partita decisiva vede Schio più tranquilla e concreta, mentre Umbertide ha la pressione del pubblico amico accorso al Palaefforti di Perugia in gran numero per sostenere il giovane quintetto di Lorenzo Serventi. Di sicuro la grande fatica contro Venezia penalizza la Liomatic, ma di fronte a una Famila Wuber che può estrarre dalla sua panchina grandi giocatrici in grado di spezzare la gara c’è poco da fare. Le campionesse in carica della coppa, che così stasera fanno il bis, controllano la gara per i primi 20′, rimanendo sempre in vantaggio, 36-32, ma con Umbertide che comunque sa il fatto suo e si tiene a galla grazie a una positiva Jovanovic e all’apporto delle sue due play. Nella ripresa invece, la crescita di Liron Cohen, alla fine mvp del torneo per i suoi 17 punti (4/9 dall’arco) e il gran peso sotto di Jennifer Nadalin chiudono la pratica, regalando già al 30′ un 63-48 che chiude i giochi. L’ultimo periodo fissa solo il punteggio finale, 80-69, ma non c’è storia, Schio vince e convince, e non sembra che ci siano squadre che possano contrastare la sua marcia.
INTANTO…
In campionato Taranto inizia la sua fase di recupero gare, quelle che aveva saltato per l’Eurolega, e parte subito con una vittoria, sofferta, sul campo di Lucca, dove fatica per tutti i 40′ e passa solo alla fine col punteggio di 50-51, grazie a un’invenzione di Mahoney cui le toscane di Mirko Diamanti non riescono a rispondere sulla sirena finale. Onore comunque alla neopromossa che ha fatto sudare e non poco le campionesse d’Italia in carica.
Domenico Landolfo