PESARO – Nell’anticipo andato in scena all’Adriatic Arena Scavolini Siviglia e Benetton Treviso si rendono protagoniste di una partita di rara bruttezza che alla fine premia i meno peggio, ovvero i biancoverdi di Repesa, che così agganciano proprio i padroni di casa in classifica, si rilanciano nella lotta per i Play-Offs ed ottengono un buon viatico per l’importante sfida di Eurocup di mercoledì prossimo.
Certo che se si vorranno coltivare speranze di passare il turno in Eurocup e quindi di giungere alla Final Four, che si disputerà proprio al Palaverde, la Benetton dovrà cercare di fornire un’altra prestazione perché non sempre si può sperare di incontrare una Scavolini Siviglia così confusionaria ed imprecisa come quella di sabato sera.
I biancorossi di Dalmonte, proprio in un momento in cui una vittoria serviva come il pane per non farsi risucchiare dal gruppone sospeso a cavallo della zona Play-Offs e viste anche le difficoltà di ottenere un successo in trasferta, si impantanano invece in una partita senza nerbo in cui, dopo i primi tiri sbagliati, subentrerà un’ansia inaspettata che li porteranno a giocare con il freno a mano tirato e con un tarlo nella testa per tutta la partita.
La Benetton, pur tirando anch’essa con percentuali indegne, ha avuto il merito di mostrarsi più lucida su entrambi i lati del campo e, viste le difficoltà avversarie, ha predisposto una difesa via via sempre più collassata sotto canestro, lasciando spesso liberi di spadellare i vari Almond, Melli ed Hackett.
Pesaro può recriminare sull’infortunio alla caviglia quasi immediato di Aleksandrov, che forse avrebbe fatto comodo con il suo tiro per scardinare il fortino avversario, ma questa non può essere una scusante valida per una prestazione tanto scialba.
Ciò nonostante alcune circostanze fortunose che avevano consentito ai padroni di casa di chiudere davanti il secondo ed il terzo quarto, avevano fatto pensare che anche questa volta i biancorossi avessero potuto portare a casa la vittoria con il cuore; invece alla fine il miracolo non è riuscito, perché tirando con il 33% complessivo e con il 15% da tre vincere sarebbe stato un autentico miracolo.
L’avvio del match è subito piuttosto desolante. Pur non giocando con un’intensità proprio da Play-Offs, le squadre si rendono ugualmente protagoniste di tanti errori al tiro, tante palle perse ed anche tanti falli che contribuiscono a spezzettare la partita e non fare mai decollare lo spettacolo.
Entrambe le compagini raggiungono presto il bonus ma è soprattutto la difesa ultrafallosa di Repesa (7 falli a fine primo quarto e 26 alla fine), ad innervosire gli avversari e a non farli mai entrare in ritmo.
La Benetton riesce così a mantenere un lieve ma costante vantaggio per tutti i primi due quarti, appoggiandosi sul talento di Smith e Gentile tra gli esterni e sulle possenti spalle di Skinner sotto canestro, efficace soprattutto a rimbalzo offensivo.
Tuttavia la Scavolini Siviglia, pur tirando orrendamente, riesce ugualmente a rimanere in partita con alcune fiammate di Collins e Almond; ma è soprattutto Diaz (l’unico tra i biancorossi a tirare con medie decenti fino alla fine della partita), che permette clamorosamente alla squadra di Dalmonte dapprima di recuperare uno svantaggio di -6 e poi chiudere in vantaggio il primo tempo sul 31-30.
Il terzo quarto pare la fotocopia del resto della partita. Spettacolo desolante, palle perse e tiri sbagliati a ripetizione, ma la Benetton si fa ancora un volta preferire grazie alla sua maggiore lucidità e prova nuovamente l’allungo.
Smith e Motiejunas riportano i veneti sul +6 a metà partita (37-43), ma poi è Hackett, generoso come al solito e voglioso di farsi rimpiangere dalla sua ex squadra, a firmare un parziale di 8-1 con cui la Scavolini Siviglia si riporta in partita; saranno poi due triple incredibili di Almond e Diaz a permettere ai biancorossi di chiudere ancora una volta avanti il quarto sul 51-48, in maniera a dir la verità piuttosto immeritata.
Il rush di fine terzo quarto sembra poter dare la svolta alla partita ma poi Pesaro, in apertura dell’ultima frazione, subisce subito un ingenuo parziale di 0-9 che in un minuto e mezzo la riporta sotto sul 51-55.
L’occasione persa è di quelle clamorose e forse se ne rendono conto anche i padroni di casa, che di lì in poi non riusciranno più a mettere il naso davanti e continueranno a spadellare per tutti i rimanenti 9 minuti.
Alla Benetton è perciò sufficiente proseguire nella sua strategia fin lì tanto efficace, fatta di difesa dura e tanti spazi sul perimetro perché Pesaro non segna per lunghi minuti e perde anche ogni briciolo di lucidità in attacco; al contrario i biancoverdi riescono a raggiungere il massimo vantaggio sul +7 con il solito Smith a 6’15” minuti dalla fine (57-64), e di lì in poi riusciranno ad amministrare più o meno tranquillamente, grazie anche ai tanti rimbalzi offensivi strappati da un Brunner letteralmente devastante nell’ultima frazione (8 punti e 7 rimbalzi in 10 minuti).
La Scavolini Siviglia esce così tra i fischi impietosi ma meritati dei propri tifosi. Si tratta in effetti di una sconfitta che fa molto male sia per come è maturata sia per le ripercussioni che potrà avere in futuro in chiave Play-Offs; a questo punto i pesaresi sono di nuovo nel calderone di metà classifica, raggiunti e superati in classifica proprio dalla Benetton e con un calendario di certo non facile.
I trevigiani invece colgono un prezioso successo e se ne tornano velocemente nella marca per preparare il quarto di finale di Eurocup contro Zagabria; un ritorno tanto veloce che il coach Repesa (così ha fatto sapere), si è addirittura dimenticato di scendere in sala stampa per le consuete dichiarazioni di fine partita.
Spogliatoi
Dal Monte: Ammetto che non è facile parlare dopo una partita di questo genere. Non abbiamo sviluppato un gioco offensivo così decente ma se non sei supportato dalle percentuali non puoi pensare di vincere; onestamente ricordo ben poche situazioni in cui abbiamo effettuato dei tiri forzati, ma oggi la palla proprio non voleva entrare. Altra voce importante è stata quella dei rimbalzi offensivi, non tanto per la quantità ma soprattutto per la capacità della Benetton di prenderne di più nei momenti decisivi della partita; poco da recriminare invece da un punto di vista difensivo. Il momento chiave del match, comunque, è stato all’inizio dell’ultimo quarto, quando abbiamo subito un break di 0-7 in un minuto che li ha riportati subito davanti. Siamo consapevoli che abbiamo perso una partita importante ma nello spogliatoio c’è anche la consapevolezza che mancano ancora otto partite e nessuno vuole tirarsi indietro.
Scavolini Siviglia Pesaro – Benetton Treviso 65-71
Parziali 14-17; 17-13; 20-18; 14-23
Progressione 14-17; 31-30; 51-48; 65-71
MVP: Devin Smith è il killer silenzioso della partita. Come suo solito non lo si nota troppo ma, nonostante anch’egli incappi in una giornata dalla mira un po’ storta, segna sempre quando è il momento giusto con la consueta classe ed ogni volta mortifica le velleità di vittoria della Scovolini Siviglia
WVP: Dopo una prestazione così deludente è veramente difficile stabilire chi sia stato il peggiore in campo tra i padroni di casa. Melli non imbuca nemmeno un tiro ed anche Almond ha percentuali orride, ma entrambi riescono a farsi apprezzare con qualche rimbalzo e qualche sprazzo; allora, vista ancora una volta la difficoltà per i biancorossi di sviluppare un gioco offensivo decente, la palma del peggiore in campo va al playmaker Collins, mai in partita e protagonista di un plusminus di -12
Giulio Pasolini