VERONA – La Tezenis interrompe subito la striscia di sconfitte e lo fa nel modo migliore. Al PalaOlimpia disputa infatti probabilmente la sua migliore prova stagionale, spegne l’attacco di Veroli e batte nettamente una delle due squadre più attrezzate del campionato, facendo un passo importante verso la salvezza.
Vittoria che arriva con le solite armi dei gialloblù, cioè la grande intensità difensiva e il contributo di tutti in attacco. Lo spauracchio Jackson soffre la staffetta approntata su di lui da Marcelletti ed incide solo sul finire del primo tempo, finendo con le cifre per lui assai modeste di 12 punti con 4/13 dal campo e 4 perse. Non fa molto meglio Penn, che si sfianca a difendere su Porta con risultati grami e fa 2/7 da tre per 10 punti totali, entrando in partita solo a metà terzo quarto quando i buoi sono ormai scappati. Alla fine il peso sull’attacco ospite per gran parte della partita è sulle spalle di Rosselli, che segna 16 punti ma chiaramente non può sostituire i due americani. Brkic fa 18 punti ma è abbastanza impalpabile, arrotondando le cifre nel finale. Detto della difesa, non si può tacere la strepitosa prova di Keith Waleskowski: il tedesco-americano chiude con 26 punti, 14 rimbalzi di cui 7 offensivi ed un incredibile 12/13 dal campo, dove l’unico errore arriva da dietro l’arco. Giocare contro Veroli, o forse sarebbe meglio dire la mollezza difensiva di Brkic, Gatto e compagnia gli fa decisamente bene, dato che anche all’andata fu quasi perfetto con 8/9 da due. Lo aiutano alla grande Porta, che beneficia della prova molto efficace di Quaroni (23 minuti, 4 recuperi) e rimane lucido per tutta la partita mettendo a referto 9 assist, e un Jurevicus da 5/8 da tre. Proprio il lettone e Trepagnier erano i grandi osservati della serata, ed anche Jeff risponde alla grande: per lui 17 punti e soprattutto 7 recuperi, con difesa asfissiante e volate in contropiede che esaltano i tifosi. Si può così sopperire alla brutta serata di Renzi, che si perde in errori banali e litigi con Marcelletti e continua con il suo breve momento no. Dopo una stagione ad alto livello ci sta sicuramente un po’ tirare il fiato.
Verona parte con Jurevicus su Jackson e Trepagnier in marcatura su Rosselli, come sempre è Renzi il primo ad entrare in partita portando i gialloblù sull’8-4. Veroli replica con la precisione da fuori e con il predominio a rimbalzo e si porta sul 10-14.Marcelletti toglie un Renzi un po’ troppo distratto in difesa e lo stesso mostra di non gradire affatto il cambio, Trepagnier e Jurevicus inanellano errori per la comprensibile voglia di strafare ma Verona limita i danni finendo il quarto sul 12-17. Nel secondo periodo inizia a salire in cattedra Waleskowski, gli replica però Rosselli portando Veroli al massimo vantaggio sul 20-26. Marcelletti fa esperimenti, prova Porta e Quaroni assieme e la strana coppia sembra funzionare, tanto che Verona impatta sul 30-30 prima che inizi lo show di Jackson, che segna 8 punti di fila ma commette poi il terzo fallo sfondando sullo stesso play proveniente da Brescia. La partita è dura e spigolosa, gli arbitri perdono il controllo arrivando addirittura a fischiare quattro falli nella stessa azione alla Tezenis facendo imbestialire il pubblico, il primo tempo però si conclude con una tripla incredibile di Jurevicus prima annullata poi convalidata per il 40-38.
Veroli sembra più aggressiva ad inizio ripresa portandosi subito sul 40-44 ma è un fuoco di paglia: Trepagnier sale in cattedra piombando come un falco su ogni linea di passaggio e chiudendo alla grande in contropiede, Jurevicus è preciso da fuori e Waleskowski continua il suo dominio sotto i tabelloni: Verona allunga così fino al 66-58 con Trepagnier che brucia il cronometro a fine quarto. L’ultimo periodo si apre con un tecnico a Cavina, decisamente meritato per non dire quasi cercato. L’allenatore ospite protesta per l’ennesima volta per una stoppata spettacolare di Renzi su Brkic chiedendo l’interferenza, l’arbitro non è d’accordo e manda Porta in lunetta. Trepagnier continua a correre in contropiede, prima serve il gaucho per il 71-58 da tre, poi sbaglia l’appoggio ma Waleskowski raccoglie l’errore e con un canestro e fallo dà la mazzata decisiva ai ciociari. Mancano otto minuti, Verona inizia a giocare con il cronometro e Penn prova ad approfittarne ma a spegnere le velleità di rimonta arrivano l’ennesimo canestro di Waleskowski e una splendida conclusione da fuori di Jurevicus allo scadere dei 24 per l’81-68. C’è tempo solo per l’ennesima “giocata” arbitrale, un tecnico per simulazione a Porta che effettivamente esagera con la caduta dopo contatto con Penn, e per Quaroni di rendersi protagonista cercando uno spettacolare alleyoop con Waleskowski che però non raccoglie. Entra anche Panni a 11 secondi dal termine, Marcelletti concede anche gli applausi a Porta e Waleskowski. Finisce 92-78, Verona scaccia i fantasmi.
TEZENIS VERONA – PRIMA VEROLI 92-78
(12-17, 28-21, 26-20, 26-20)
Tabellino: http://www.legaduebasket.it/game/?id=2715
SALA STAMPA
Marcelletti: “Questa era sicuramente la partita più difficile di questo ciclo, contro una delle candidate alla promozione che non a caso ha vinto la Coppa Italia. Inoltre in settimana Waleskowski si era allenato poco per un infortunio, Renzi solo da mercoledì, Bellina addirittura da ieri dato che aveva la febbre a 38. Perciò devo fare un plauso ai ragazzi che hanno interpretato bene la partita nonostante il momento difficile con le tre sconfitte di fila, soprattutto dal punto di vista difensivo. Abbiamo avuto anche un buon contributo dalla panchina, che ha permesso a quelli che di solito giocano di più di rifiatare. Taylor si aggregherà alla squadra ma nessuno verrà tagliato, valuteremo di volta in volta chi scenderà in campo. Penso che la sana competizione sia il sale della vita ed il rendimento di Jurevicus e Waleskowski stasera lo dimostra.
Anche quando abbiamo fatto qualche errore in attacco e qualche palla persa non abbiamo mai mollato dietro, respingendo gli avversari quando cercavano di tornare sotto. Chiaro che poi i loro canestri arrivavano comunque data la loro forza offensiva, essendo una squadra in cui chiunque lasci libero segna, però siamo stati bravi a rispondere in ogni momento. Ottimo Quaroni in difesa su Jackson”.
Cavina: “In questi otto giorni abbiamo evidenzaito un calo fisico, di condizione, abbiamo giocato con poca intensità. Questo è ciò che è avvenuto oggi nel secondo tempo, dove ci è mancato la voglia di sforzarci, di fare uno scivolamento difensivo in più, ad esempio sulle situazioni allo scadere dei 24 dove siamo stati sempre puniti.
C’è un nervosismo che ci portiamo dietro, anche nei confronti gli arbitri. Dobbiamo ritrovare l’energia, la compattezza, un sistema di gioco funzionante. Dobbiamo essere fiduciosi ed avere l’onestà di dire che qualcosa deve cambiare in termini di energia: sto già pensando al lavoro che ci attende questa settimana perché è evidente che questa squadra ha cambiato aspetto. Chiaro che poi giocarne due in trasferta non ci ha aiutato.”
Trepagnier: “Venivamo da tre sconfitte consecutive, avevamo fame di vittoria, volevamo fortemente questa vittoria e siamo usciti bene nel secondo tempo. Abbiamo cambiato atteggiamento in difesa, è quello che Marcelletti ci chiede, stiamo cambiando fisionomia di squadra: più giocate difensive, più contropiede, è questo che dobbiamo fare”.
Waleskowski: “Questa è stata sicuramente una delle vittorie più importanti della stagione, data la situazione in cui ci trovavamo e il momento in cui eravamo. La chiave è stata l’intensità, è stata una partita dura, ci hanno aggredito fisicamente ma siamo stati bravi a rispondere sul loro stesso piano. Il bilanciamento è essenziale per questa squadra, speriamo di continuare su questa strada anche per le prossime partite”.
Il migliore non può che essere Keith Waleskowski. Il “tedesco” è perfetto da 2 con 11/11, prende 14 rimbalzi di cui 7 offensivi concedendo una miriade di secondi possessi ai gialloblù, e come se non bastasse fa girare bene la palla in attacco quando raddoppiato o chiuso, tanto che arrivano anche 2 assist per un 39 di valutazione totale. Per tutti e 30 i minuti in cui è in campo fa ammattire Gatto e Brkic che non riescono minimamente ad opporsi al suo strapotere.
Il peggiore: verrebbe voglia di premiare l’insostenibile leggerezza difensiva di Brkic, che però cerca di rimediare in qualche modo dall’altra parte del campo. Pertanto non si può che andare da Jarrius Jackson, che gioca in pratica giusto un paio di minuti a fine primo tempo e poi scompare, annullato dalla staffetta Quaroni-Jurevicus-Trepagnier. Alla fine sono 12 punti contro i 20.7 di media stagionale con 4/13 dal campo, 4 perse ed un eloquente 0 di valutazione.