SASSARI – Il sogno di Sassari si spegne a due secondi dalla sirena, quando gli arbitri hanno giudicato regolare il contatto di Mike Green su James White, che ha spedito sul ferro il tiro che avrebbe certificato il successo della Dinamo. Alla fine i canturini festeggiano una vittoria sofferta che potrebbe risultare determinante per il piazzamento alle spalle di Siena, mentre a Sassari, dopo aver giocato una partita eccellente, resta l’amara consapevolezza di aver sfiorato l’impresa. Si gioca in un PalaSerradimigni ancora una volta sold out, con le due squadre che, dopo il doveroso minuto di raccoglimento in memoria dello storico Presidente di Cantù Aldo Allievi, partono con i preannunciati quintetti. Uno straordinario Jack Devecchi si incolla a Mazzarino, che riesce comunque a essere decisivo nell’ultimo quarto quando, con un gioco da 4 punti, impedisce alla Dinamo di creare il break decisivo. Sassari trova in Travis Diener uno straordinario terminale offensivo, in una giornata in cui James White incappa in una prestazione al di sotto delle aspettative, a causa della poca tutela avuta dalla terna arbitrale (molto permissiva nei contatti all’interno del pitturato), che lo ha innervosito e portato fuori dal match per larghi tratti. Cantù trova molte risorse dalla profondità del suo roster. Ortner alla precisione nel tiro unisce una difesa molto ruvida ed efficace, mentre Markoishvili mette la sua firma nel match nell’ultimo quarto con due triple devastanti. Sassari soffre la fisicità dei lunghi canturini e non trova punti dalla panchina (solo 7 contro i 25 di Cantù). Un problema fisico impedisce ad Hunter l’ingresso sul parquet nell’ultimo quarto, e senza ombra di dubbio toglie a Sacchetti una pedina fondamentale nella lotta sotto i tabelloni. Nel primo quarto Sassari tenta di portare il match sui binari più consoni alle caratteristiche dei suoi uomini chiave, ma Cantù con la sua eccellente organizzazione di squadra riesce ad abbassare il ritmo e chiude in vantaggio sul 18-17. Nel secondo quarto Sassari, grazie ad un ottimo Plisnic, tenta l’allungo e si porta sul +6 (36-30), Cantù tiene botta e si va al riposo lungo con la Dinamo che conduce 38-34. Al rientro sul parquet White bissa il massimo vantaggio sul 40-34, ma ancora Cantù trova la forza per rientrare e, grazie ad un positivo Mike Green, firma un parziale di 7-0 che riporta la Bennet in vantaggio. Dopo il time out di Meo Sacchetti, la Dinamo prova di nuovo a scappare e con Travis Diener formato NBA, trova nuovo slancio. Il pubblico del PalaSerradimigni diviene un fattore e l’ultimo quarto si apre con le due squadre in perfetta parità sul 63-63. Il finale è molto emozionante con le difese che chiudono tutti i varchi con un’intensità da play off, e con la terna arbitrale a permettere contatti molto dubbi sotto le plance. Leunen firma la tripla decisiva quando mancano 23 secondi alla sirena,dopo che Plisnic con un tap in aveva portato i suoi sopra di un punto (73-74). L’ultimo possesso porta Diener a servire nell’angolo White che, dopo un contatto molto dubbio di Mike Green, sbaglia la tripla decisiva e scatena l’entusiasmo degli ottanta supporters canturini che hanno incitato i propri beniamini con molto calore per tutta la partita. Il pubblico del PalaSerradimigni torna a casa con la certezza che, con prestazioni come quella odierna, la salvezza della propria squadra non sarà un miraggio. La preoccupazione maggiore dei tifosi biancoblù deriva dal fatto che ancora oggi, la società si trova ad affrontare l’ultimo scorcio del suo primo campionato di Lega A senza il main sponsor. Le difficoltà economiche potrebbero ancora una volta portare all’ennesima estate di passione. La presenza del Governatore della Sardegna Cappellacci che ha seguito la partita in tribuna al fianco del Presidente Luciano Mele, potrebbe portare buone notizie su questo fronte. Una splendida realtà come quella della Dinamo non può sparire dall’ambiente del basket nazionale.
DINAMO SASSARI – BENNET CANTU’ 74-76.
Progressione: 17-18; 38-34; 53-53; 74-76.
Parziali: 17-18; 21-16; 15-19; 21-23.
TABELLINI: http://195.56.77.208/game/?id=64329
MVP: Travis Diener. Con sprazzi di vera NBA porta Sassari ad un passo dalla vittoria. Oggi vero terminale offensivo non supportato dai suoi connazionali White e Hunter. Citazione d’obbligo anche per Jack Devecchi, autore di una prova difensiva da manuale su Mazzarino e 7 punti pesantissimi.
WVP: Dimitrios Tsaldaris. Attraversa un periodo opaco, dopo aver cantato e portato la croce per buona parte della stagione. Non riesce a incidere sul match chiudendo con un eloquente 1/5 al tiro.
Arbitri: Tolga Sahin – Luca Weidmann – Massimiliano Barni
SALA STAMPA
TRINCHIERI: E’ stata una partita stupenda,anche se avrei preferito una partita molto più brutta ma comoda. Nel primo tempo sembravamo un gruppo di scolaretti di Oxford. Eravamo belli ma senz’anima, e, se vuoi giocare a Sassari, devi farlo con la faccia cattiva altrimenti ti passano sopra. Nel secondo tempo abbiamo cambiato questa faccia, e abbiamo iniziato a giocare con più cattiveria e agonismo. Solo uno sprazzo da NBA di Diener, che mi ha costretto a cambiare sei tipi di difese, non ci ha permesso di controllare la gara come volevamo. Si è finito a giocare la partita con i singoli possessi e questo, soprattutto fuori casa non è mai bello perché non sai come va a finire. Abbiamo vinto grazie a delle buone difese e ad un gioco di squadra che ha portato 19 assist, in una giornata non buona nel tiro da tre punti. E’ una vittoria che ritengo fondamentale per noi.
SACCHETTI: C’è molta amarezza per come è finita la partita, decisa all’ultimo tiro che poteva anche andare dentro. Abbiamo sbagliato alcune letture sui loro giochi e in certe situazioni un pochino sfortunate, ci hanno punito puntualmente. Abbiamo sbagliato qualche tiro libero, ma loro ci hanno concesso veramente poco. Sono secondi in classifica non a caso. In caso di vittoria sarebbero stati due punti pesantissimi che ci avrebbero consentito di portarci ad un passo dalla salvezza. Abbiamo giocato con un atteggiamento importante. Non potevamo permetterci un approccio alla partita come quello avuto contro Pesaro e Brindisi, perché con Cantù non solo si perde la partita, ma si sarebbe andati incontro a una brutta figura. Othello Hunter ha avuto dei problemi respiratori ma ancora non sono chiare le sue condizioni. Ci ha detto di non poter entrare in campo negli ultimi quattro minuti. Ho avuto ottime risposte a livello di intensità difensiva anche da elementi che durante la stagione avevano avuto delle difficoltà. Ripartiamo da quanto di buono abbiamo fatto oggi per cercare di ottenere al più presto la salvezza matematica.
DEVECCHI: Oggi siamo stati molto bravi. Abbiamo affrontato una squadra di talento che ci ha obbligati ad un match di grande intensità difensiva. E’ stata una partita molto bella ed equilibrata. Siamo partiti male nel terzo quarto sprecando quel piccolo vantaggio di sei punti che avevamo creato. Siamo stati bravi a restare in partita e abbiamo avuto il possesso della vittoria. In settimana cercheremo di resettare e pensare alla partita contro Bologna.
Marco Portas