SIENA – Ed ora siamo a Siena, il Pireo è lontano, Atene è solo un ricordo, i 15.000 spettatori dell’arena greca non ci sono più, c’è invece il Palaestra che si presenterà gremito in ogni ordine di posti con i biglietti esauriti nel giro di poche ore e con un’attesa spasmodica che sta attanagliando la tifoseria senese. La Montepaschi ha compiuto il miracolo di uscire dalla bolgia della capitale di Grecia con un pareggio che lascia intatte le possibilità di approdare alle final four di Barcellona. Dopo gara-1 sarebbe stato da pazzi solo poter sperare in un epilogo simile ma invece, come al solito, i biancoverdi hanno saputo meravigliare anche i più accesi tifosi risorgendo nel giro di sole 48 ore ed espugnando Atene. Ora il fattore campo recita a favore della Montepaschi che vincendo tra le mura amiche approderebbe alla fase finale di Barcellona. La cosa però appare tutt’altro che agevole, l’Olympiacos a nostro avviso si fa ancora preferire per profondità di roster, fisicità, talento, Ivkovic avrà a disposizione anche Teodosic e Keselj assenti nelle prime due gare ed è prevedibile che le 2 partite di Siena saranno ben diverse da quelle di Atene. Nessuno, realisticamente, si aspetta una passeggiata da parte delle 2 squadre, gli scarti “bulgari” di gara-1 e di gara-2 sono da mettere nel dimenticatoio e probabilmente ci sarà da assistere a partite giocate punto a punto. Se Siena ha vinto in Grecia nulla vieta che l’Olympiacos possa vincere al Palaestra, le qualità tecniche e fisiche le ha tutte e qundi la Montepaschi non deve fare l’errore di pensare che il fattore campo possa essere la panacea di tutti i mali. Due anni fa, analogamente, Siena si presentò sull’1-1 contro il Panathinaikos ma fu sconfitta, ed anche in maniera abbastanza netta, 2 volte su 2 tra le mura amiche, questo per dire che il fattore campo conta sicuramente ma fino ad un certo punto se è vero, come è vero, che in gara-2 i campi sono saltati in 4 partite su 4. La Mens Sana dovrà far leva, oltre che sul pubblico che si appresta a fare la propria parte, sulle armi che le hanno permesso di violare l’infuocato parquet dei rossi: la solidità di Stonerook e Rakovic, le penetrazioni di Kaukenas, l’ordine tattico di Zisis, la forma crescente di Jaric, il sempre importante apporto della panchina e, infine, lo straordinario talento, finalmente espresso appieno, di Hairston vero mattatore di gara-2. Temiamo che McCalebb, comunque recuperato, non abbia ancora nelle gambe il ritmo per reggere certi livelli e la sua assenza purtroppo ha pesato, pesa e peserà tantissimo. L’Olympiacos contrapporrà lo strapotere fisico che indubbiamente ha e il talento di un pacchetto di piccoli che non ha pari in Europa. Psicologicamente siamo all’opposto di gara-2, qui a Siena la Montepaschi può approcciarsi alla partita con maggiore tranquillità ma con la pressione che inevitabilmente un palazzo stracolmo le darà, i greci però hanno da perdere maggiormente da questa serie di play off, la squadra di Ivkovic l’anno passato è stata finalista dell’Eurolega e si è rinforzata con giocatori di livello assoluto: un’eliminazione sarebbe una mezza disfatta. Riteniamo che l’esito di gara-3 avrà un peso specifico enorme sulla serie, andare sul 2-1 per Siena significherebbe mettere una pressione enorme sulle spalle dei greci, mentre un’eventuale vittoria ospite obbligherebbe la Mens Sana a vincere gara-4 per poi ripetere il miracolo ad Atene, francamente la cosa ci sembra difficilissima. Le speranze di qualificazione per Siena passano per una doppia vittoria casalinga senza dover tornare nella bolgia dei 15.000 del “Peace and Friendship Stadium”.
Alessandro Lami