Si conclude senza particolari sorprese la prima tornata nella roulette russa dei playoff dell’a1 femminile.
SCHIO-FAENZA 2-0 (68-41; 80-64)
Nessun problema per la testa di serie numero 1, che dopo la vittoria facile in gara 1, anche nel viaggio in Romagna trovava vita facile nell’infrasettimanale. Ancora una volta non c’è partita tra le due squadre, con un vantaggio già in doppia cifra per Cohen e compagne. Se in gara 1 le faentine erano riuscite a tenere a basse percentuali le avversarie, stavolta è un susseguirsi di canestri di pregevole fattura da parte delle venete. Esplosa nelle ultime giornate di campionato, ancor di più a guidare le sue adesso nei playoff, Maja Erkic sta diventando il tassello fondamentale per la squadra di coach Sandro Orlando. In questa vittoria in gara 2 sono ben 19 i suoi punti con poche forzature dal campo. Nella serata in cui c’è “ordinaria amministrazione” per Cohen e una partita un po’ sottotono per McCarville, sono come al solito le cosiddette gregarie a fare la differenza, con la solita Yakoubou che è devastante in uscita dalla panchina, e un’ottima Chicca Macchi che ne segna 11 con 7 rimbalzi. Schio al secondo turno, adesso si fa tutto più difficile contro Umbertide e la sua “batteria d’esperienza in regia”.
UMBERTIDE – VENEZIA 2-0 (60-53; 71-58)
Dopo una gara sofferta tra le mura amiche, in cui le umbre erano uscite alla distanza, in quel della laguna le cose sono più semplici per Zara e compagne. L’esperta playmaker della Liomatic gioca una stoica partita da 14 punti, 7 falli subiti, 7 recuperi, 4 rimbalzi e altrettanti assists, per un 31 di valutazione che taglia le gambe alla Reyer. Il primo tempo si dimostra equilibrato e, seppur le ragazze di Serventi abbiano anche 8 punti di margine grazie a una Ohlde e a una Jokic ispirate, Venezia si riporta fino al -2 alla pausa lunga. Ma nel secondo tempo l’ascesa di Zara e Ballardini sul proscenio, unite alla buone prove di Stansbury e Consolini, permettono alla testa di serie numero 4 del tabellone di poter passare con facilità anche in trasferta senza ricorrere alla bella. La pratica è archiviata e adesso ci si gioca il tutto per tutto contro Schio, e il pronostico non è così scontato, specie se Zara e Ballardini giocheranno come stasera.
TARANTO – PRIOLO 2-0 (81-61; 72-71)
La serie con le gare più intense di primo turno. Andare a Priolo e vincere è stata impresa ardua anche per le campionesse in carica, che solo sulla sirena trovano il successo che evita gara 3. Le ragazze di Santino Coppa ci mettono il cuore e, nonostante le serate in negativo di Cirov e Corbani, si lascia guidare da Spencer (22) e Pascalau (13), ma stavolta non riesce il miracolo, perchè dall’altra parte c’è una Sophia Young in serata di grazia che griffa questa importante vittoria con una gara quasi perfetta e 15 punti. Taranto non mostra crepe e va avanti per la sua strada. Forse la squadra di Ricchini non avrà lo stesso potenziale che le servì l’anno scorso per battere Schio in finale, ma di sicuro ci proverà con le unghie e con i denti e con la formula delle 5 gare “atipica” le possibilità per la “peggio classificata” ci sono tutte.
SESTO S.GIOVANNI – COMENSE 2-1 (67-71; 75-65; 68-58)
Sesto passa al termine di gara tre, dopo aver vinto a Como (19 di una straordinaria Zanoni) al termine di una rimonta negli ultimi tre minuti di gioco. La squadra alle porte di Milano si è ripetuta con una bella vittoria dinanzi al proprio pubblico, con Zanon, Zanoni e Summerton grandi protagoniste, che chiudono l’ultimo periodo sull’agevole +10 dopo una gara senza mai un padrone. Potremmo stare a parlare delle azioni, delle triple e di quello che volete, ma il basket a volte è rovinato da espidsodi che veramente fanno ribrezzo. Succede durante gara 2 nel palazzetto di Como. Sesto si sta giocando le sue carte ed è in rimonta, il pubblico lariano, che definire “incivile” è poco, inveisce contro Abyola Nnena Wabara, giocatrice ITALIANA di origini nigeriane, che ha anche preso parte ai camp della nazionale. Tanti “buu razzisti” ogni qual volta che la giocatrice prende la palla durante il match, sputi, insulti all’uscita negli spogliatoi dopo i suoi 16 punti in gara 2. Non ci sono commenti, ci perde il basket, passa Sesto e adesso se la vedrà con Taranto, ma questo poco importa.
Programma Playoff Semifinali – Al meglio delle 5 (F-C-C-F-C)
Schio-Umbertide; Taranto-Sesto S.Giovanni
Anche nei playout tutto scontato, spareggio per non retrocedere tutto made in Naples
LUCCA-NAPOLI 2-1 (60-52; 54-66; 55-52)
Napoli ci ha messo il cuore in questa serie, ma vincere a Lucca è stato impossibile. E dire che però le ragazze di Massaro ci hanno provato dopo la bella vittoria in gara 2 al Palabarbuto dove una superba Marija Micovic e una ripresa Gidden, nonchè le due bombe del capitano Gentile, davano alle partenopee la speranza di giocarsi l’ultima in casa delle toscane, che la spuntavano solo alla fine 55-52. Le ragazze di Diamanti nella “decisiva” terza partita, pur tirando peggio delle avversarie, riuscivano a vincere grazie alla difesa (34 pp di Napoli). Superlativa, anche se non c’è bisogno di ricordarlo la Hampton con i suoi 19 punti, ma anche Bagnara fa il suo. Per le ragazze di Massaro, che ora vanno allo spareggio con Pozzuoli (e nei derby in campionato sono 0-2) la scusante di non avere mai avuto in partita Tyra Grant, che ha calcato il parquet solo 3 minuti è abbastanza credibile.
PARMA-POZZUOLI 2-0 (75-62;61-59)
La Lavezzini si libera della pratica Pozzuoli dopo gara 2, al termine di un match dominato dalle campane che sono le favorite per restare in serie A. Senza un apporto importante da Irina, ci pensa Dixon a tenere a a galla Pozzuoli e a spingerla avanti di 6 punti al 30′. Ma la stanchezza nel finale e qualche persa banale, costano alle ragazze puteolane la sconfitta, ordita dai 15 punti di Mauriello in uscita dalla panchina e dai 16 di Machanguana. Parma salva, Pozzuoli rimandata alle prossime settimane.
Playout, spareggio per non retrocedere – Al meglio delle 3 (C-F-C)
Pozzuoli-Napoli
Domenico Landolfo