[b]VARESE[/b] – la striscia positiva della Cimberio si ferma a 4, il team di Recalcati lascia nuovamente i 2 punti in mano ai padroni di casa della Banca Tercas Teramo, già corsari in dicembre a Masnago.
La squadra di Ramagli dimostra per l’ennesima volta di non voler cedere al destino che il pessimo inizio di stagione (0-7) aveva fortemente indirizzato verso una retrocessione data ormai per scontata da più parti.
La vittoria odierna al PalaScapriano non solo aumenta le speranze per quel penultimo posto che significa “salvezza a pagamento”, ma rinfocola quelle di un possibile aggancio sull’Angelico Biella, anche se nello scontro diretto i piemontesi vanterebbero un +5 nel quoziente canestri.
Proprio questa situazione da “spalle al muro”, espressione più che azzeccata utilizzata da Ramagli in conferenza stampa, incide pesantemente sull’inizio del match, con i teramani che entrano in campo grintosi, concentrati e puntuali nel chiudere sul gioco interno dei lunghi ospiti.
Lunghi ospiti che si presentano al PalaScapriano privi di quello Janar Talts che tanto bene aveva figurato nell’esordio contro Caserta; a causa di qualche problemino fisico di Righetti e Rannikko, che ha indotto Recalcati a dirottare la propria scelta verso un Simonas Serapinas apparso nuovamente impalpabile nell’economia gobale del match, seppur responsabilizzato dalla partenza in quintetto.
Teramo parte subito alla grande con un secco 10-0 che di lì a poco diventerà un 14-3 e proseguirà fino al +12 (28-16) di fine primo quarto, con Varese già a quota 10 falli e un sonoro 0/5 da parte di Slay.
Nel secondo periodo Teramo continua a mordere in difesa, tagliando i rifornimenti ai lunghi ospiti e rendendo ostico ogni loro tentativo di conclusione interno (3/11 da 2 in 20′ per una Cimberio che campa sulle triple, 7/13 dall’arco a metà gara); proprio due bombe di un pimpante Galanda riportano Varese in scia sul 39-33, con le formazioni che vanno al riposo sul 42-35.
Nel terzo quarto le squadre si scambiano una serie di parziali e contro-parziali dalla linea dei 6.75, con Teramo che allunga sul 51-39 e Varese che si riavvicina fino al 55-47 del 28° minuto.
Anche nell’ultimo periodo sono solo le triple a dare conforto allo score ospite, con Righetti che ne spara 2 e sul 64-59 sembra poter rimettere definitivamente in partita la Cimberio; pia illusione, dato che di lì a poco Ron Slay si prenderà l’ennesimo fallo tecnico della stagione e metterà la ciliegina (avariata) su una prestazione orribile (1/8 al tiro, 3 palle perse e 0 di valutazione in 23′).
Diener porta Teramo sul 77-65, Goss e Stipcevic danno l’ultimo scossone a 20” dal termine, portando il punteggio sul 79-76, ma la difesa aggressiva del play croato viene sanzionata con un antisportivo, e Diener mette i punti della staffa dalla lunetta.
[b]Sala stampa:[/b]
[b]Ramagli -[/b] “è stata una battaglia, ma siamo riusciti a tenere sotto controllo una squadra come Varese che era in un ottimo periodo di forma, una formazione eclettica e di grande qualità che anche oggi, nel finale, ha dimostrato il proprio valore. In settimana avevo detto che la difesa sarebbe stata importante ed infatti è stata una delle chiavi della nostra vittoria, contro un avversario da playoff. Quando siamo con le spalle al muro diamo il meglio di noi stessi”.
[b]Recalcati -[/b] “una sconfitta legata a doppio filo ad un pessimo inizio che ci è costato molto caro, una bella fetta di gara si è decisa lì, con Teramo che è scesa in campo col piglio giusto, mentre noi ci siamo innervositi tra tanti errori e proteste, incassando un passivo importante. Nel secondo tempo abbiamo migliorato alcune cose, ma ci hanno portato solamente a fare un po’ di elastico nel punteggio”.
[b]Banca Tercas Teramo – Cimberio Varese 81-76[/b]
[b]Parziali dei quarti:[/b] 28-16, 14-19, 19-16, 20-25
[b]Progressione:[/b] 28-16, 42-35, 61-51, 81-76
http://195.56.77.210/game/64349.html
[b]Quintetti iniziali:[/b]
Zoroski – Diener – De La Fuente – Davis – Fletcher
Rannikko – Goss – Serapinas – Kangur – Slay
[b]Mvp:[/b] Josh Davis, essenziale in attacco e fondamentale in difesa con la sua velocità nel chiudere gli spazi e l’attenzione prestata nel catturare i rimbalzi.
[b]Wvp:[/b] Ron Slay, veramente pessimo sotto ogni punto di vista, sia in attacco che in difesa e colpevole della reazione che costa un fallo tecnico in un momento cruciale del match
[b]Arbitri:[/b]
Cerebuch – Filippini – Weidmann
Stefano Pozzi