Milano- E’ la solita Siena cinica e spietata di sempre, condizionata probabilmente da carichi di lavoro massicci in vista delle final four di Barcellona e quindi visibilmente “pesante” nel primo tempo, con tanti tiri corti e lotte di reattività perse. Poi all’uscita dall’intervallo, sotto di sette lunghezze, c’è stata la solita, attesa e puntuale metamorfosi con un terzo quarto da veri campioni in difesa, che ha stritolato Milano e riportato la partita sui binari congeniali ai biancoverdi.
In quel momento, sotto di otto lunghezze, i biancorossi potevano crollare sotto i colpi dei campioni d’Italia, ma con un sontuoso Mancinelli e un commovente Petravicius sono riusciti a portare la partita in bilico nel minuto finale, dove ancora la difesa marmorea dei toscani e un Greer che non la metterebbe neanche nell’oceano Atlantico, hanno deciso la partita.
Il primo tempo mostra una Milano scintillante che subisce l’inizio fulmineo di Moss, ma viene fuori alla distanza con un’ottima abnegazione. Eze copre amplissimi spazi sui pick and roll, cambiando alla bisogna e contenendo nel pitturato le scorribande di Lavrinovic, mentre il contributo che non ti aspetti arriva da Petravicius e Pecherov. Il centro lituano sembra aver bevuto il siero della seconda giovinezza e domina nel pitturato come ai tempi del Lietuvos Rytas, mentre Pecherov riscopre il suo animo combattente e, con una tripla e due soluzioni dal gomito, manda avanti Milano nel punteggio. L’azione simbolo del primo tempo (e che probabilmente rimarrà a imperitura memoria dei tifosi biancorossi) è il doppio tuffo di Petravicius e Pecherov a contendere una palla già di Michelori e a strappare un’ insperata contesa. Siena ha le gambe pesanti e perde tutte le lotte di reattività, un Kaukenas ancora in valutazione negativa e un contributo relativo dalla panchina, ma gioca un terzo quarto enciclopedico. Lavrinovic comincia a lucrare falli ovunque (saranno 12 quelli subiti a fine match), manda presto Milano in bonus, ma soprattutto mostra uno show difensivo sui pick and roll, invidiabile. Moss e Stonerook chiudono la via dell’area e Milano batte clamorosamente in testa finendo sotto addirittura di 8 lunghezze con Hairston a mostrare tutta la sua debordante fisicità.
Mancinelli con una tripla e due assists riporta di peso Milano in partita, ma il rebus Lavrinovic è sempre da risolvere, visto che a metà quarto periodo Eze, Petravicius e Mancinelli hanno quattro falli a carico. Hairston inscena uno splendido duello fisico con Maciulis che, prima subisce un paio di stupendi canestri dell’americano, ma poi si toglie il lusso di stopparlo galvanizzando il pubblico. Nel finale è concesso qualsiasi tipo di contatto a Stonerook che spesso fa calare deliberatamente il passaggio a livello senza essere sanzionato. Giocatore fenomenale che anche in questo caso decide la partita con un paio di recuperi e assists in campo aperto per i corridori Hairston e Lavrinovic, ma è chiaro che spesso gli vengono concessi contatti ben oltre il limite del fallo ed in finali tirati sono difficilmente digeribili dagli avversari.
I chiodi sulla bara milanese vengono infilati da Zisis che sfrutta un cambio difensivo sul pick and roll per infilare il suo solito pull up jumper dai sei metri che ormai è diventato il suo marchio di fabbrica nei finali tirati.
Nonostante tutte le attenuanti del caso, grande prova del Montepaschi, che vince una partita difficile contro una squadra che ha dimostrato di essere in salute. Grande merito ancora al sistema e a tutti gli ingranaggi che lo fanno funzionare, perchè eccezion fatta per Lavrinovic e Hairston, nessuno degli altri ha particolarmente brillato.
Milano arriva ad un passo dal sogno, gioca una partita coriacea, di intensità e anche di intelligenti scelte tecniche (continui cambi sui pick and roll per tenere alta l’intensità sulla palla e un buon uso del lato debole, sfruttando a proprio vantaggio la pressione senese sul lato forte) ma si trova a fronteggiare la ventunesima sconfitta da Pianigiani e il terzo posto in classifica ufficiale ai danni di Trinchieri (presente al Forum) e della sua Cantù. Ci sono buoni segnali e, come si diceva in sede di preview, arrivare con il risultato in bilico nell’ultimo minuto contro Siena è una mezza vittoria.
MVP: Lavrinovic. E’ sempre la spina nel fianco della difesa milanese e questa sera le sue statistiche parlano per lui: 20 punti con 8 tiri, 9-9 dalla lunetta, 7 rimbalzi e 12 falli subiti per un roboante 37 di valutazione.
WVP: Greer. 5 punti e 1-11 dal campo, con un paio di rigori sbagliati nel quarto periodo che avrebbero potuto scrivere un risultato diverso. Sul perchè giochi 8 minuti nel quarto periodo è meglio sorvolare..
Armani Jeans Milano – MPS Siena 70-78 (15-17, 25-16, 12-24, 18-21)
Simone Mazzola
Ps. Si ringrazia Michele Pettene per la registrazione della conferenza stampa