FORLI’ – Dopo il clamoroso doppio finale contro Pistoia, che ha decretato il +6 in classifica su San Severo, la Marco Polo è attesa dall’ultimo derby della stagione. La tensione è alta e a Forlì, già da mercoledì, sono andati esauriti gli “appena” 320 biglietti che la società del demissionario presidente Mascellani ha messo a disposizione dei tifosi romagnoli. Male, malissimo sta invece andando la prevendita in via Piangipane, dove il primo giorno sono stati venduti solamente 30 tagliandi, e non tutti a tifosi estensi.
La classifica obbliga Forlì a vincere le ultime 3 partite per poter tenere accesa la fiammella della speranza, mentre Ferrara, perdendo contro i romagnoli, potrebbe ritrovarsi in una situazione poco rassicurante, a soli 80 minuti dal termine della stagione. Per tenere alta la concentrazione e controllare l’inevitabile euforia, che le 5 vittorie nelle ultime 6 gare hanno portato in dote, la Fulgor Libertas ha organizzato uno scomodissimo scrimmage in quel di Cantù, che ha dato ottime indicazioni a coach Vucinic soprattutto sullo stato di forma dei ragazzi biancorossi. Bene Goldwire e Jones, che non hanno sfigurato di fronte ai pari ruolo del “piano di sopra”; Ranuzzi ha pienamente recuperato dallo stato febbrile che lo ha colpito nell’immediata vigilia della gara interna contro Pistoia; la schiena di Huff sembra non dare più problemi al finlandese, che è finalmente tornato ad essere quello dei primi giorni forlivesi. La Marco Polo è ormai una squadra in fiducia e questo dovrà essere l’aspetto psicologico su cui contare per avere ragione della Naturehouse di coach Martelossi.
Per la prima volta la squadra di Vucinic si troverà ad affrontare un avversario privo di pivot di ruolo, che gioca una pallacanestro simile alla propria. Il quintetto estense, infatti, è spesso “atipico”, con Boyette schierato da “3” e Ndoja da “4”. Questo può creare ai romagnoli alcune difficoltà sul piano difensivo. Con un record di 8 vittorie e 5 sconfitte al PalaSegest, Ferrara dimostra di riuscire a dare il meglio soprattutto in casa, dove realizza 81 punti di media. Attenzione però a non adagiarsi sugli allori, perchè segnare 81 punti alla Marco Polo potrebbe non essere sufficiente per portare a casa la vittoria. Gli estensi tirano molto da 3, ma con appena il 31,7% di media, e sono capaci di mandare in doppia cifra ben 5 giocatori, più Cournoough che viaggia a 9,2 punti di media a partita. Non ci sarà il talentuosissimo Mazzola, ceduto per motivi di “cassa”. Già, perchè se il campionato che si gioca sul parquet non sta andando malissimo, quello che si disputa dietro la scrivania è irto di ostacoli e, solo con una ricapitalizzazione e la cessione del gioiellino, il Basket Club è riuscito a scongiurare la scure della Comtec. Ma il futuro resta incerto, sospeso tra una cordata imprenditoriale locale, guidata dal Patron di Naturhouse, e la cessione del diritto sportivo, cui guarderebbe “ingolosita” la Fortitudo.
All’andata, unico precedente tra le due società, Ferrara espugnò il Palafiera nell’anticipo pre-Natalizio, schierando, al suo esordio, Ryan Hoover, fino ad allora promesso a Forlì. La vittoria schiacciante dei bianconeri segnò l’inizio della rivoluzione forlivese, che, nel giro di due mesi, passando per l’avvicendamento tecnico di Di Lorenzo, per poi terminare con il clamoroso taglio di Lorenzo Gordon, ridisegnò il roster biancorosso con ben 9 cessioni e 7 acquisti. Tra questi annoveriamo Stefano Borsato, che dopo un lungo tira e molla, se ne è andato da Ferrara e si è accasato alla Fulgor Libertas, divenendo uno degli eroi del Palafiera, soprattutto per l’intensità che riesce a mettere in campo nella fase difensiva.
Palla a due fissata per le ore 18:15 di domenica 17 aprile, al PalaSegest di di Ferrara. Il match sarà diretto dai signori Stefano Ursi, Giovanni Di Modica e Manuel Mazzoni. Previsti almeno 500 tifosi forlivesi.
Massimo Framboas