CREMONA – Casomai ci fosse stato ancora qualche dubbio, Cremona ha conquistato la salvezza matematica battendo Teramo per 80-73. Un bel miglioramento rispetto alla stagione scorsa in cui dovette arrivare fino all’ultima partita di campionato per conquistarsi la permanenza nel massimo campionato. Teramo invece prolunga la sua agonia, sapendo di aver perso un’occasione ghiottissima per dare una sterzata alla propria stagione, soprattutto alla luce dei risultati di Brindisi e Biella, che gli avrebbero permesso, in caso di vittoria, di lasciare anche il penultimo posto.
La partita non è stata di quelle indimenticabili, com’era prevedibile aspettarsi vista la posta in palio per entrambe. A parte alcuni momenti del primo quarto, una gara sempre condotta da Cremona di una manciata di punti di scarto, con gli uomini di Ramagli sempre vicini a poter piazzare il sorpasso, senza davvero riuscirci. Due i momenti in cui Milic e compagni sono riusciti ad infilare un piccolo break: all’inizio del terzo quarto, quando un parziale di 6-0 firmato Foster e Milic ha portato la Vanoli sul +10, ed a fine partita, stavolta con Perkovic e Foster protagonisti, che a suon di liberi, canestri con fallo e triple erano riusciti a guadagnare la doppia cifra di distacco, parziale poi rivelatosi decisivo per le sorti della gara.
Tecnicamente, si diceva, non uno di quei match da segnare sull’agenda. Cremona si è trovata fin dall’inizio l’area intasata dai lunghi teramani, per disposizione di Ramagli. Davis e Fletcher hanno inizialmente fatto un gran lavoro di intimidazione, riuscendo a limitare benissimo Sekulic – che di questi tempi si limita da solo – e Milic, che ha fatto fatica a trovare spazi per i suoi soliti movimenti immarcabili per buona parte dei lunghi del campionato. Il momento di svolta è l’ingresso di Perkovic per il Blagota citato prima: una tripla immediata, un recupero con schiacciata e soprattutto la perimetralità che scardina la difesa biancorossa. Nel solo primo quarto segna sette punti con la sua solita infallibilità dalla lunetta e Cremona si porta avanti, per rimanerci fino alla fine. Nei minuti finali i protagonisti non cambiano: dopo una parte centrale dominata da un Milic più libero di presidiare l’area, l’ultimo quarto è dominato dallo stesso Perkovic, autore di sette punti in fila, e Foster, che, in ordine, con una tripla, una penetrazione dal centro e quattro liberi chiudono definitivamente la partita.
Mahoric può godersi la salvezza anticipata, e giocare le prossime due partite con la mente sgombra, mantenendo quel barlume di speranza per i playoff, molto improbabili ma non impossibili. Anche se diventerebbe necessaria la vittoria a Milano il 12 Maggio, non esattamente di quelle facili. Ramagli invece, dicevamo, perde una grande occasione, ma tutto sommato si è giocato le carte come meglio poteva. Ora però dopo Caserta in casa dovrà cercare di espugnare Bologna l’ultima di campionato per sperare di avere qualche chances di evitare il penultimo posto, visto anche lo svantaggio degli scontri diretti con Biella che al momento la appaia in campionato. Una strada ancora lunga e difficile, ma vista com’era la situazione fino a un paio di mesi fa si può provare ad essere ottimisti.
Vanoli Braga Cremona – Banca Tercas Teramo 80-73
Progressione: 19-18; 37-33; 54-48; 80-73
Parziali: 19-18; 18-15; 17-15; 26-25
Sala Stampa
Ramagli Partita vera, da squadra vera, purtroppo squadra lo siamo diventati solo cammin facendo, ma complessivamente sono soddisfatto. Anche perchè giocavamo contro degli avversari che cercavano di chiudere i giochi e che soprattutto hanno molta qualità, perchè se non fosse stato per qualche risultato sfortunato ora sarebbero in buona posizione per giocarsi i playoff. Non ho nulla da recriminare ai miei giocatori, alla fine ha vinto la squadra che ha giocato meglio ed è sicuramente più forte, noi abbiamo cercato di mettere molta fisicità ed intensità, ricorrendo spesso al fallo sistematico. In questo senso stona però un po’ la differenza ai tiri liberi tra noi e Cremona. Come detto noi spesso abbiamo cercato di mandare i lunetta i nostri avversari, ma non mi sembra che la Vanoli abbia giocato morbida, ma anzi in maniera fisica, da squadra vera qual è. Senza fare piagnistei, mi sembra comunque giusto sottolinearlo. A noi è pesata tantissimo la situazione falli di Davis, perchè pur essendo il nostro 4, è quello che ci dà più impatto fisico e difensivo, oltre naturalmente a poter attaccare Milic e Perkovic, com’era nei nostri piani.
Mahoric E’ stata una partita molto dura, entrambe le squadre avevano bisogno di una vittoria, non abbiamo avuto molti alti e bassi e anche le statistiche dei singoli quarti lo dimostrano. E’ stata una settimana molto difficile perchè abbiamo avuto parecchi infortuni, non sapevo nemmeno se Drozdov sarebbe riuscito a scendere in campo fino a poco prima della gara, oltre alle situazioni di D’Ercole e Rowland che erano tutt’altro che al meglio. Non siamo stati molto precisi a livello di esecuzione, c’era del nervosismo, anche se non so esattamente il motivo, lo si è visto anche nei molti liberi sbagliati, ma alla fine siamo riusciti a portarla a casa. I nostri obiettivi erano quelli di fermare Zoroski e Diener, siamo riusciti a fermare bene il secondo, anche se il primo ci ha punito con qualche tripla che non mi è piaciuto molto. Abbiamo subito anche Fletcher e Davis ma sapevamo che era un rischio, perchè eravamo più attenti ai loro esterni.
MVP Tre giocatori chiaramente sopra gli altri: Perkovic è stato protagonista tanto all’inizio quanto sopratutto nell’ultimo quarto, confermando il suo buon momento di forma – partitone anche una settimana fa a Treviso – e sfatando il tabù che lo vede spesso giocare bene nelle sconfitte. Milic come al solito fa sembrare normalissimi ventuno punti fatti di appoggi, movimenti favolosi in post e tanto opportunismo, mentre Foster, dopo aver annullato Diener nel primo tempo, si è permesso di infilare nove punti nei dieci minuti finali, chiudendola definitivamente.
WVP Da Diener ci si aspettava molto ma molto di più, era innegabile, ma si è trovato davanti la difesa attenta e fisica di Foster che lo ha stancato e limitato. Ha cercato di rendersi utile in altri modi, riuscendoci anche in alcuni frangenti, ma la sua rimane una partita pesantemente insufficiente. Più di questo però è allucinante dover stare a sentire un palazzetto che urla Serie B o Tutti a casa ad una trentina di ultras di Teramo che per un’ora e mezza hanno intonato cori, urlato ed incitato la propria squadra senza nemmeno dare un secondo di noia alle forze dell’ordine o senza offendere Cremona, facendosi sentire più loro di altre 3000 persone, che si sono scaldate a partita finita nel modo peggiore. Si chiama cultura sportiva, quella che a molti, in quel palazzetto – ovviamente non tutti, si è visto fortunatamente anche parecchio sdegno per quei cori – manca completamente.