La Tezenis disputa la partita che tutti speravano, non molla un centimetro contro un avversario agguerrito venuto a Verona a consolidare il primo posto, trova una grande prova corale dell’attacco e la spunta 73-63. Alla fine però arriva la doccia gelata sui 4000 meravigliosi tifosi pronti a festeggiare con i giocatori: Forlì, Lodi e ReggioEmilia sono usciti vincitori dai rispettivi incontri, adesso servirà un’impresa ancora più proibitiva a Scafati venerdì. La vittoria dei romagnoli è quella che lascia più l’amaro in bocca, dato che giunge dopo un’incredibile rimonta sulla capolista CasaleMonferrato. Impossibile non pensare a dei piemontesi, ancora a +13 a 5 minuti dalla fine, resi meno motivati dalle buone notizie in arrivo da Verona che consegnavano loro in pratica il primo posto.
Un vero peccato, perché la Tezenis aveva giocato magari non la partita perfetta ma non aveva mollato un minuto a livello di intensità, spegnendo per lunghi tratti Clark e allungando già nel primo quarto senza mai voltarsi indietro. Solo uno scatenato Young, 24 punti con 10/14, teneva in partita Venezia, ma tutti i tentativi di riaggancio si arenavano contro l’asfissiante difesa scaligera o a causa di inopinate palle perse. Quando poi persino Campiello va a segno da tre nel momento di massima pressione ospite, si capisce che la serata può essere di quelle speciali. Non lo sarà, ma non per colpa dei gialloblù.
Venezia prova a prendere il controllo delle operazioni andando a segno subito da tre con Clark ed issandosi poi al 5-10 a causa del pessimo attacco di Verona, ma Porta si scrolla di dosso le incertezze iniziali e impatta dalla lunetta. L’ingresso di Waleskowski dà un’ulteriore scossa ai gialloblù, che chiudono il primo quarto sul 16-13. Il primo allungo di Verona arriva su una tripla di Renzi per il 25-18, vantaggio che poi si dilata sugli errori di Venezia fino al 28-19, a questo punto però la Tezenis cala l’intensità mentale e si fa recuperare fino al 31-28 dell’intervallo.
La ripresa si apre con Young che firma il -1, pare il preludio al sorpasso invece Verona trascinata da Bellina si issa fino al 40-30, ma quando Venezia torna a -6 arriva una tripla di Campiello che fa esplodere il palasport. Clark è spento, Young però non ci sta e fa due giochi da tre punti consecutivi che riportano sotto i suoi. Porta dalla lunetta è preciso e all’ultima pausa il punteggio è 51-45. Nell’ultimo periodo Venezia torna sotto due volte: prima sul 51-49 e viene ricacciata indietro da un canestro pesante di Gueye, poi sul 56-53 è Porta ad inventare il +6 da dietro l’arco. A tre minuti dalla fine siamo 63-54 grazie agli errori dalla lunetta di Meini. Sembra finita maVerona ha paura di vincere e c’è tempo per Clark di tentare la tripla del meno due. Sull’errore e susseguente contropiede di Trepagnier si indirizza la partita, a poco più di un minuto dalla fine Porta firma il +10 dalla lunetta. PalaOlimpia e giocatori sono pronti a festeggiare, Marcelletti invece è scuro in volto e presto si capisce perché: a Forlì è successo l’incredibile, la notizia si sparge in fretta ammutolendo quasi tutti. Appuntamento a venerdì prossimo, a Scafati sarà missione impossibile, ma la squadra vista stasera non merita la retrocessione.
TEZENIS VERONA – UMANA VENEZIA 73-63 ( 16-13,15-15,20-17,22-18)
SALA STAMPA
Marcelletti: Venezia è venuta qui per vincere, ma noi abbiamo giocato una partita super a livello di intensità ed intelligenza. Questa è una vittoria meritata per come abbiamo lavorato in settimana e per come tutti si sono sacrificati per la squadra stasera. Tra questi metto anche il pubblico che è stato meraviglioso, sembrava di essere tornati a 15 anni fa. Ho visto i risultati degli altri campi, a fine stagione è chiaro che ci possono essere risultati sorprendenti, tra infortuni e squadre che mollano, ma noi sapevamo già che dobbiamo fare la corsa solo su noi stessi. Non dobbiamo piangerci addosso ma pensare già alla partita di Scafati, uno può parlare di vittoria inutile stasera ma se avessimo perso sarebbe stata tutta un’altra cosa, invece dobbiamo partire dalla mentalità con la quale abbiamo giocato questa partita. Come ci sono stati risultati sorprendenti possiamo farne uno anche noi, anche se nessuno ti regala niente.
Mazzon: In trasferta tirare col 40% dal campo è una buona cosa, ma se poi fai 11/23 ai liberi e 19 palle perse è difficile. Poi possiamo parlare dell’infortunio di Allegretti e dell’assenza di Causin, dobbiamo invece renderci conto che non sono accettabili tutti questi errori. La chiave della partita è questa, abbiamo fatto errori che non hanno logica nei momenti in cui avremmo dovuto chiuderla: quando torni sotto a -4 e puoi riaprirla e poi sbagli sette liberi, o perdi sette palloni in un quarto, c’è poco da dire. L’importante è arrivare fisicamente pronti, arrivare primi o secondi non cambierà la vita, stiamo parlando di giocare una gara5 al 22 di giugno, ce ne preoccuperemo più avanti. Rivedere questo pubblico per me è stato toccante, una bella sensazione per uno che è cresciuto qua, però chiaramente finito quel minuto e mezzo di inno la partita l’abbiamo giocata e la stavamo portando dove volevamo andare. Verona deve salvarsi vincendo, non puoi farlo sperando che gli altri perdano: Forlì ha fatto una rincorsa pazzesca e sta meritando di salvarsi. Se giocano sempre come oggi non vedo perché non debbano vincere come hanno fatto le relative concorrenti. Vero che abbiamo avuto un calo nel girone di ritorno ma era semmai l’andata ad essere stata troppo perfetta, poi nel ritorno abbiamo subito sconfitte anche sul filo di lana. Io sono contento di essere primo o secondo, essendo una squadra tutta nuova penso si sia fatto un buon lavoro.
MVP: Difficile dare questo premio in una partita in cui tutti i gialloblù hanno fatto cose meritorie, meritano quindi una menzione la regia di Porta e la tranquillità con cui fa 10/10 ai liberi in una serata in cui compagni ed avversari scheggiano i ferri, calma che alla fine trasmette al resto della squadra dopo un inizio difficile.
Il peggiore: Meini stavolta non dà il contributo atteso, non sfrutta gli spazi da tre chiudendo con 1/5 e aggiunge 5 palle perse e tanta confusione in una serata in cui il suo apporto appariva essenziale. Comunque non una prova totalmente negativa la sua, partita in cui nessun giocatore si è distinto particolarmente in positivo o in negativo.