TERAMO – Difficile trovare un buon inizio per questo articolo. Verrebbe da dire fantastici i giocatori di Teramo che hanno più grinta e maggiore voglia degli ospiti casertani, vorremmo parlare della pazzesca atmosfera di questa sera al Palascapriano, dove il tifo è salito veramente alle stelle, verrebbe da raccontare della prestazione di Fultz (stratosferico), di un audace Polonara che, nonostante le botte rifilategli da Jumaine Jones, non lo ha fatto muovere di un passo. E verrebbe da parlare dell’adrenalina in corpo per tutti i quaranta minuti dell’incontro e della parziale salvezza dei biancorossi che con la vittoria di stasera hanno relegato all’ultimo posto quella Enel Brindisi che poco meno di un mese fa aveva mandato i biancorossi all’inferno della LegaDue. Ma poi ci ricordiamo del pianto di Antonetti, della mancanza di fondi e ci cominciamo a preoccupare chiedendoci se le carte avranno la meglio sul campo e se i soci vorranno smettere o continuare.
Certo, vedere i tifosi di questa sera uniti e coesi in un unico coro tipo “Noi restiamo in serie a” e simili non può fare altro che consentire un abbraccio caloroso tra la dirigenza e la città. E non sarebbero poche le lacrime da versare se si dovesse perdere questo piccolo gioiello a Teramo.
Dimenticavo l’incontro. Ma come per la partita contro Montegranaro c’è ben poco da dire se non che a parte un 14-9 iniziale degli ospiti, Teramo mette dentro una voglia e una grinta tale da piazzare un micidiale contro break di 15-2 che ha letteralmente spezzato le gambe ad una squadra (la Pepsi) mentalmente in vacanza prima del tempo. Anche questa sera la Teramo casalinga si dimostra un rullo compressore: pick’n’roll, scarichi perfetti, percentuali micidiali dall’arco. E non lasci ingannare il +11 finale. A 35 minuti dalla fine Caserta aveva realizzato appena 54 punti e i padroni di casa erano arrivati anche sul +28. Dati questi che servono in realtà a poco, visto che l’unica necessità erano i due punti. In ogni caso si sono fatti apprezzare il bel gioco di squadra organizzato da coach Ramagli, sempre più nel cuore dei teramani per la passione per il basket che lo divora (e non fa nulla per nasconderlo) e le belle giocate di Zoroski, gli assist di Diener e Fultz, le schiacciate di Davis e Fletcher.
Insomma, un bel modo per la BancaTercas di salutare il pubblico amico e di dire “noi ce la giochiamo fino alla fine”. Ramagli ha anche raccontato di aver chiesto ai suoi giocatori se volevano andare a Bologna a giocare. Sembra che la risposta sia stata: “Noi andiamo a Bologna a vincere”.
Anche per la legge dei grandi numeri a questa BancaTercas così precisa, così bella da vedere, così cuore e grinta non può e non deve mancare. Tutto sta nella voglia di Bologna di disputare i Playoffs e di onorare fino in fondo questo campionato. Le premesse per un bell’incontri tirato ci sono tutte e a meno di 72 ore la parola passa di nuovo al campo. Imperativo categorico è crederci, ma bisogna anche credere di riuscire ad onorare tutti gli impegni economici. Teramo non può permettersi di perdere un patrimonio come la Serie A di basket per quello che ha fatto in questo anni e per quello che ha dato nel settore giovanile.
MVP: Indubbiamente uno stratosferico Robert Fultz che non ci aspettavamo a questi livelli. È bastato davvero poco per renderlo un elemento prezioso della squadra di coach Ramagli
Parziali: 22-14 22-16 23-17 21-30
Progressione: 22-14 44-30 67-47 88-77
Sala Stampa
Sacripanti: Complimenti a Teramo e soprattutto a coach Ramagli che è riuscito a compiere un vero e proprio miracolo sportivo (al netto sempre dei 500.000,00 euro ndr). Gli ultimi minuti del primo tempo hanno condizionato la nostra gara perché dopo essere partiti bene il break piazzato da Teramo di 15-2 ci ha letteralmente spezzato le gambe e non siamo riusciti più a recuperare. Teramo aveva grinta e voglia di vincere, noi questa voglia non l’abbiamo avuta. Abbiamo sfruttato un po’ la zona e siamo riusciti a recuperare qualcosa, ma non è bastato. Rinnovo i miei complimenti a Teramo che ha vinto meritatamente.
Ramagli: E adesso bisogna andare a Bologna! Questa partita rappresenta il raggiungimento del nostro obiettivo, la salvezza (ribadisco al netto di trovare i famosi 500.000,00 euro ndr) Siamo stati bravi e non lasci ingannare il risultato. Tenere al 35’ una squdra del talento di Caserta ad appena 54 punti vuol dire avere fatto tutto e bene e forse anche più. L’impresa è arrivata, adesso possiamo provare a conquistare la salvezza vera, quella senza il pagamento della wild card. I ragazzi hanno detto che vogliono andare a Bologna per vincere, non solo per giocare e noi certamente ce la metteremo tutta per onorare fino alla fine il nostro campionato.
Mirko Pierpaolo Papirii