Va a finire come nei pronostici: la squadra che ancora lottava per qualcosa la porta a casa, che nello specifico era a diverse centinaia di km di distanza. Sassari pur vincendo non era certa dell’accesso ai playoff, ma la giornata ha addirittura concluso che la posizione di classifica è diventata la sesta, tutto d’un colpo. Ed allora il miracolo assume proporzioni ancora più grandi. Il tutto davanti ad un ospite d’eccezione, Danilo Gallinari, arrivato apposta per vedere il cugino, Jack Devecchi.
Nella cronaca di una gara poco significativa bisogna aggiungere più di tutte una cosa: Cremona non l’ha regalata. Mancava Foster, ma più di tutto mancavano le motivazioni, senza le quali, anche con tutta la buona volontà del mondo, si può far poco contro una squadra che si giocava tutto in quaranta minuti. Ma nonostante tutto Milic e compagni fanno il possibile per non sfigurare nell’ultima gara dell’anno, peraltro davanti al proprio pubblico. Per trenta minuti abbondanti è stata gara vera, non bellissima e non continua, ma quantomeno equilibrata. Prima un Sekulic redivivo dopo due mesi di nulla, poi Drozdov e Milic, più Perkovic, ci hanno provato. Ma dall’altra parte i fenomeni sono tre, e tutti e tre erano intenzionati a far bella figura: Diener, White e soprattutto Hunter, a turno, hanno sbriciolato la resistenza avversaria, ed alla lunga l’hanno portata a casa. Con la gentile concessione di Vanuzzo, che dopo una partita sotto il par ha messo probabilmente i punti più importanti della serata.
Partendo da chi aveva poco da chiedere a questa gara, Cremona ha festeggiato la fine della stagione col proprio pubblico, con una sconfitta che non ha cambiato nulla. Un anno tranquillo, senza la sofferenza o le partite da vita o morte dell’anno scorso. Ma non convincente fino in fondo, perchè sono molte di più le partite perse di poco, per un dettaglio, piuttosto che il contrario. Le possibilità per ripartire con una buona base ci sono tutte, in ogni caso.
Sassari invece compie l’ennesimo miracolo. Alla guida di un allenatore costantemente ed ingiustamente sottovalutato è arrivata fino al sesto posto, guadagnandosi l’onore di giocarsela con Milano. Merito di un uomo – Meo Sacchetti appunto – capace di creare una squadra attorno a tre fenomeni veri, costanti per tutto l’anno, e circondandoli di giocatori utilissimi in più occasioni. Il tutto in mezzo alle solite voci di possibili fallimenti, praticamente a cadenza settimanale. Standing ovation, di quelle vere e sincere. Ora l’obiettivo è semplicemente quello di fare bella figura, indipendentemente da come finiranno le sfide con l’Armani, magari riuscendo ad arrivare a giocarne due davanti al proprio pubblico, per regalare più minuti di postseason possibili ad una delle tifoserie più elogiate d’Italia, ma a ragione.
Vanoli Braga Cremona – Dinamo Sassari 82-88
Parziali: 23-25; 16-15; 26-24; 17-24
Progressione: 23-25; 39-40; 65-64; 82-88
MVP Othello Hunter ha fatto quello che ha voluto. Ma letteralmente, poteva anche prendersi un caffè che nessuno gli avrebbe detto nulla, quarantadue di valutazione è lo specchio di un dominio totale. Ma le partite di White e Diener sono state di altissimo livello comunque. Niente di nuovo rispetto al solito insomma.
WVP Nessuno che meriti davvero di finire qua sopra. Sotto la soglia della sufficienza le prove di Rowland, che più di tutti sembrava pensare già alle focacce insieme ai tifosi poco dopo, da una parte e di Plisnic dall’altra. Ma era clima di festa, a prescindere, colpevoli non ce ne sono.
Interviste post-partita
Danilo Gallinari: Sapevo che per Sassari sarebbe stata dura, davanti ad una buona squadra e su un campo così difficile, ma sono contento che alla fine siano riusciti a conquistare i playoff, il fatto che ora affrontino l’Armani rende il tutto ancora più speciale. Io riuscirò a seguire soltanto gara 1 perchè poi devo partire il giorno dopo per la Cina, ma continuerò ad informarmi sui loro risultati. Ora mi aspetta un periodo di vacanza ed allenamenti per prepararmi al meglio in vista degli impegni in Nazionale.
Marko Milic: Sassari aveva davvero bisogno di questa vittoria, forse questo e forse anche l’assenza di Foster hanno fatto la differenza. Noi però abbiamo cercato davvero di vincerla e non abbiamo regalato nulla. E’ un peccato non aver raggiunto i playoff, perchè mi sarebbe davvero piaciuto regalarlo a questo pubblico fantastico, ma ce l’abbiamo messa davvero tutta. Forse ci è mancata un po’ di conoscenza della categoria, perchè la squadra era piena di grandi giocatori, con grande esperienza, ma magari al primo anno in Serie A in Italia. In un paio di partite si è visto. Ma è un bel gruppo, spero che la società non stravolga la squadra in estate, così ripartiremo da quanto di buono fatto quest’anno. Cercando di fare un altro piccolo passo, arrivando ai playoff l’anno prossimo.
Paolo Sinelli