Questo è il bello del basket: una Dinamo Sassari senza Diener e con tutti gli sfavori del pronostico, espugna con pieno merito il Forum di Milano grazie ad un finale di partita molto lucido e convinto.
Milano perde meritatamente, giocando con infinita supponenza, forse data dall’assenza di Diener. Non morde mai in difesa, attacca senza ritmo e solo con iniziative personali, rimanendo in partita solo per i pochi punti nelle mani degli avversari. Nel momento in cui tutto sembrava in discesa, ecco ancora la sufficienza che caratterizza tre attacchi e due difese, culminando poi con un finale di partita giocato in maniera orrida da una (ormai supposta) pretendente per il titolo.
Ora la serie diventa ancor più interessante e, vista la scarsa capacità milanese nel gestire la pressione, un eventuale altro colpo di Sassari è tutt’altro che da escludere.
La notizia del pre-partita è il non riscaldamento di Diener che toglie un sicuro protagonista a questa sfida, scombussolando i piani di Sacchetti e obbligandolo ad abbassare il ritmo e il numero dei possessi.
Mancinelli monopolizza inizalmente l’attacco milanese e segna la tripla del 12-6, ma una sequela di falli in attacco fischiati ai lunghi milanesi spezzano il ritmo all’attacco. L’inizio di partita è vergognoso con il cronometro dei 24″ che si blocca per ben tre volte nei primi quattro minuti, interrompendo la partita e facendo spazientire il pubblico. E’ inconcepibile come, a livello di serie A, possano succedere queste cose con tre timeout chiamati dagli arbitri, giocatori spazientiti e qualità della pallacanestro del primo quarto molto bassa.
Dopo le pausa entra in partita Eze con una buona conclusione da vicino, ma è Brian Sacchetti con una tripla in transizione che sigla il primo significativo vantaggio sassarese sul +4.
Gli ospiti hanno completamente in mano il ritmo della partita, chetando ogni tentativo di rimonta avversaria e mantenendosi avanti nel punteggio. E’ sintomatico che coach Sacchetti debba chiamare un timeout sul +4 dopo un 4-0 di parziale subito.
Milano sembra uscire con grinta dagli spogliatoi, ma è un fuoco di paglia perché la tripla di Devecchi e i tre rimbalzi offensivi di Plisnic riescono a tenere a galla la barca biancoblu. Il trend viene spezzato da un 5-0 firmato Mordente e Jaaber, subito seguito dalla prima tripla di Karl. White è fuori dalla partita e tira una sola volta nei primi 8 minuti del terzo periodo, quindi Milano vola a +7 con Jaaber. Il campione della gara delle schiacciate recupera nell’ultimo minuto facendo 1-2 ai liberi, prendendo il rimbalzo e convertendo l’ “and-one”, per un parziale importante, indorato nel finale di quarto da due bombe di Pinton che regalano il -1 alla penultima sirena.
Al posto che prendere paura e chiudere le maglie, Milano concede ancor più soluzioni pulite agli avversari che puniscono solo alla terza tripla di Tsaldaris per il nuovo sorpasso. Mordente ruba palla a White, Mancinelli segna in contropiede, seguito da altri due canestri di Eze per il +7. Qui si blocca Milano, Hunter segna un paio di canestri importanti dopo attacchi di grandissima logica e intelligenza guidati da Pinton. Su una palla sporcata da Karl, arriva il pareggio di White con anche gli estremi per il libero supplementare. Milano non riesce a segnare e, a 4 secondi dalla sirena, Jaaber commette il suo quinto fallo mandando in lunetta Pinton per il 2-2.
Sulla conseguente rimessa la palla va a Hawkins che in penetrazione subisce fallo a un secondo dal termine. Sbaglia il primo e inspiegabilmente segna il secondo, regalando di fatto una vittoria meritata agli isolani che aprono con il botto più fragoroso i playoff di quest’anno.
Quotes:
Sacchetti: I ragazzi sono stati fantastici, hanno tirato fuori una grandissima prestazione in un momento difficile. Abbiamo avuto risposte positive da tutta la panchina, ognuno ha portato il suo mattone. Sapevamo che sarebbe stata difficile, poi nel momento in cui Diener non è potuto essere della partita, la faccenda si è ulteriormente complicata, ma la qualità umana di questi ragazzi è notevole.
Siamo 1-0, ci godiamo il momento, portiamo a casa questa vittoria, consapevoli che venerdì ci aspetta una nuova partita. Non è perchè abbiamo vinto che ora la serie assume una piega diversa; loro avranno ancora più pressione addosso, ma è da anni che sono nel basket e ne ho viste di tutti i colori, quindi ci godiamo il momento consci di quello che dobbiamo ancora fare. Se quest’estate mi avessero detto che sarei venuto a Milano a giocarmi dei playoffs, mi sarei stupito, se oltre a questo aggiungessimo che avremmo vinto senza Diener…beh mi sarei svegliato poco dopo.
Peterson: Abbiamo giocato una brutta partita, molto sotto i nostri standard e soprattutto abbiamo sciupato alcune occasioni, tra cui quella quando eravamo a +7 nel terzo periodo. Non so se sia stato un problema di atteggiamento; approcciarsi ad una serie di playoffs è molto difficile, noi non siamo stati in grado di farlo positivamente, abbiamo difeso molto male, tirato con cattive percentuali da tre e quindi non riuscendo a chiudere il match. Per me la notizia peggiore prima della partita è sapere che il migliore giocatore avversario non ci sarà, perchè poi o fa una super partita se gioca, oppure gli altri salgono di livello per sostituirlo. Oggi è capitato, abbiamo subito una sconfitta molto pesante e venerdì dovremo essere in grado di ribaltare questa situazione sfavorevole. Per farlo avremo bisogno anche dell’apporto del pubblico e di recuperare una condizione migliore di Greer (ha giocato con un bustino per un problema alla schiena) e Karl che si deve inserire.
MVP: Mauro Pinton per la chirurgica regia in assenza di Diener e anche i canestri nei momenti cruciali. L’11 di valutazione non dice nulla sul suo apporto.
WVP: David Hawkins. Non c’entra l’involontario 1-2 finale e neanche il 18 di valutazione, ma il suo apporto a livello di presenza offensiva è stato marginale. Si è preoccupato di marcare, anche bene, White, ma si è totalmente tolto dalle responsabilità offensive.
Armani Jeans Milano – Dinamo Sassari 70-71 (16-12, 18-23, 22-19, 17-14)
Simone Mazzola