Chi l’incontrava come avversario l’ha odiato, chi l’aveva al proprio fianco l’ha amato come s’ama chi a volte prenderesti anche a schiaffi per quanto sia simpaticamente e beffardamente vincente un essere umano. Perchè lui è fatto così, non è stato mai da giocatore un paradigma da coniugare a memoria della diplomazia bensì un perfido ed abile guascone, amaro come il tipico vino di quella splendida zona di Francia se lo si vuole bere di fretta, rischiando anche di finire strozzato qualche volta!
Ma il tempo lo ha un pò cambiato, adesso è diventato un pò più saggio di prima con qualche logica ruga sul viso che compare, inevitabile e significativa sul viso di un uomo che resta sempre aggrappato ad una chiarezza che spesso può infastidire chi non preferisce scegliere posizioni nette ma attenzione, questo non significa che Mario abbia oscurato in sè la genuinità e la sincerità nei giudizi che dispensa prevalentemente dai microfoni e dagli schermi di Sky, e che questa volta dispensa anche a Noi di All-Around.net e lo ringraziamo per la sua disponibilità e gentilezza.
Allora Mario, cominciamo dal campionato e da questi quarti di finale dei Playoffs. Chi ti ha impressionato positivamente e perchè.
Innanzitutto un grande plauso, oltre a quanto già dichiarato da molti altri commentatori a Sassari ed ad Avellino. Francamente non avrei mai e poi mai puntato sui sardi ad inizio stagione, una squadra tosta, compatta, che ha creduto in un obiettivo che sembrava una chimera, considerando anche le vicende societarie travagliate e che stiamo parlando di una neopromossa (del resto anch’io feci i Playoffs con Roseto quando facemmo la promozione in A). Grande lavoro di Meo Sacchetti che a mio avviso ci ha messo tanto, ma tanto del suo oltre ai vari Travis Diener, Othello Hunter e James White, senza dimenticare lo zoccolo duro composto da Tsalsaris, Devecchi, Cittadini e Pinton, con il figlio di Meo annesso: una bella storia, una bella soddisfazione per un pubblico così appassionato e sempre numeroso. Stessa cosa per Avellino, altra bella rivelazione di questo campionato ma, a differenza di Sassari, Avellino ha stupito per qualità e quantità e forse la loro situazione era più difficile dal lato economico. Tutti conosciamo Marques Green e quanto bene possa gestire una squadra ma il quarto posto in classifica…Beh, anche merito di Vitucci, bravo si sapeva che lo fosse ma lavorare e fare risultati con queste difficoltà…E’ difficile per tutti lavorare, figuriamoci quando i soldi son pochini e gli acciacchi ti fiaccano fisico e morale. Invece no, loro han tenuto duro, poi alla fine han dovuto arrendersi alla maggiore fisicità e profondità di panchina di Treviso.
Ma allora ritieni giusto il premio ad Andrea Trinchieri come miglior allenatore dell’anno ?
Beh, le qualità di Trinchieri non si discutono, sono sotto gli occhi di tutti, senza dimenticare Pianigiani che, con una squadra nuova, rinnovata per 6/11, ha fatto benissimo, nonostante l’Eurolega sia andata male. Pianigiani rimane sempre il numero uno, Trinchieri ha confermato, cosa difficilissima, il gran lavoro compiuto l’anno scorso con Cantù, ma mi sento d’investire Meo e Frank Vitucci di un podio virtuale alle sue spalle. Vitucci ha dato certezze e concretezza ad Avellino, lavorando anche molto bene mentalmente, lato indispensabile per raggiungere risultati.
Hai citato Pianigiani, coach di Siena. Non hai avuto l’impressione che la Montepaschi abbia forse speso molte energie mentali nelle F4 di Barcellona, perdendo qualche gara di troppo in campionato ?
Un momento, chiariamo un concetto. Siena ha disputato un’altra stagione da incorniciare. Ha rivoluzionato, ripeto, il roster. E’ arrivata ad un passo dalla finale se non fosse stato per un Pana eccellente, di un cinismo ammirevole e con un Obradoviç che, a mio avviso, oggi è il miglior coach che abbiamo in Europa. Ha inventato ad esempio soluzioni e schemi di gioco coraggiose, pensa al “battezzare” un tiratore della squadra avversaria mettendogli pressione, come ha fatto in semifinale con Stonerook. Comunque, tornando a Siena, credo che battere Bologna non sia stata impresa da poco. Quando le V Nere scendono in campo con quella cattiveria e quella determinazione, è dura per tutti. In questi anni, specialmente l’anno scorso, c’eravamo abituati alla Siena cannibale, adesso ha perso qualche gara, ci sta, ma lo scudetto sarà molto difficile levarglielo ! E non dimentichiamoci che Siena ha già vinto la Coppa Italia.
Ed allora andiamo alle semifinali dei Playoffs. Chi vedi favorito e perchè, domanda delle 100 pistole, vero ?
Accidenti quanto sei cattivo….Dai, scherzi a parte, vedo una finale Siena-Cantù. La Montepaschi, come detto prima, ha avuto qualche battuta a vuoto ma resta sempre la favorita, il fattore campo ha sempre valenza, peso. Treviso ha fatto bene contro Avellino e mi sembra sia anche in crescita mentalmente. Repesa, che sa poi come battere Pianigiani come ha dimostrato in passato quando era sulla panchina di Roma, sta portando il motore della squadra a giri elevati. Vediamo…..Vediamo, e se Treviso ripete il colpaccio dell’anno scorso all’ultima giornata della Regular Season, vincendo cioè a Siena, in una delle due gare iniziali della sfida, allora ci divertiremo. Ma Pianigiani ha mille risorse ed un roster impressionante. Dall’altro lato del tabellone invece vedo favorita Cantù. Per Milano vale quasi lo stesso discorso che ho fatto per Treviso, anche l’Armani Jeans è in crescita di fiducia e con il solito roster lunghissimo, nonostante si sia fatto male Maciulis sostituito da Coby Karl. Ma vedo in finale Cantù perchè gioca meglio, ha un meccanismo oliato, i ragazzi di Trinchieri giocano assieme già da due anni eppoi, quando stai atteno a Leunen oppure a Mazzarino…Ecco che spunta Markoishivili o Green, senza dimentica Tabu con quella iniziativa pazzesca contro Varese in Gara 2. Milano ha più chili forse, più peso specifico e maggiore potenza ma Jaaber, Hawkins e lo stesso Greer hanno fatto solo cose buone a corrente alternata. Vedo Cantù vincente, magari per 3-2 anche perchè la fluidità di gioco, la voglia di Micov….Cantù e Siena giocheranno la finale.
Tema inevitabile Mario, la delusione-tonfo della Lottomatica Virtus Roma. Cosa ne pensi ?
Dispiace, veramente…Dispiace perchè purtroppo stati fatti investimenti sbagliati, da parecchio tempo. Avevo detto prima dell’inizio del Torneo che Roma avrebbe potuto contrastare, assieme all’Olimpia Milano, lo strapotere di Siena ma non avrei potuto neanche lontanamente immaginare che non si sarebbe nemmeno qualificata per i Playoffs, perdendo anche la licenza Europea per l’Eurolega. Investimenti sbagliati con presupposti sbagliati affidando tutto a persone sbagliate in ruoli chiave, dove occorre specializzazione e non improvvisazione. Per tutto l’anno non la si è mai vista in equilibrio, mai se non in certe gare e sempre in casa. Le squadre non devono avere 12 o 13 giocatori, ne bastano 8, sono giovani, forti e se son ben motivati il resto sono chiacchiere. Troppo spazio poi, ad esempio, a Crosariol all’inizio e meno a Traore, poi il contrario anche a causa degli infortuni. Troppo peso a Charlie Smith che ha fatto così e così, mai continuo pure lui…Anche molto spazio a Washington che andava gestito meglio perchè non è certamente un play al fosforo….Troppi errori, anche Tanjevic come Direttore Tecnico, per carità..Boscia è stato un grande allenatore ma fare il dirigente….Ha fatto male pure lui, fallimento !
Entriamo nell’ambito della Maglia Azzurra. Miglior giovane del Torneo è stato proclamato Alessandro Gentile. Per Te chi ha rappresentato invece la delusione tra i giovani italiani ?
Alessandro è decisamente cresciuto in questo anno, ha un fisico importante che per i suoi pochi anni è fondamentale ed ha una buonissima tecnica anche se deve migliorare, ma la sua testa è buona, conta moltissimo. Ma è indubbiamente sulla buona strada, certamente la grossa mole muscolare adesso lo avvantaggia, domani gli accorcerà la carriera se non starà attento, la natura prima da e poi prende, non c’è niente da fare. La delusione…..La delusione è stata Niccolò Melli. Forse deve farsi le ossa ma temo sia debole caratterialmente. A Milano ha avuto qualche chances per imporsi ma ha preferito andare a Pesaro dove non ha per niente convinto. Non voglio buttargli la croce addosso però, guarda Hackett che campionato anonimo ed incolore aveva fatto l’anno scorso a Treviso e quest’anno invece ha fatto vedere molte cose interessanti, magari anche in chiave azzurra.
Oh, la Maglia Azzurra. E’ ancora molto presto per i campionati europei in Lituania, cosa pensi, come vedi la Nazionale nel girone con Serbia, Germania, Israele, Lettonia e Francia ?
Saranno fondamentali i 3 NBA e come Pianigiani riuscirà ad amalgamarli tra di loro e gli altri ragazzi. Purtroppo non abbiamo un centro degno di questo nome, Bargnani come centro è un ripiego, Crosariol lo abbiamo visto tutti, troppo discontinuo; Cusin a Pesaro non è che abbia lasciato stupiti tutti. Gallinari sarà la nostra cartina al tornasole, con Belinelli, lui ed Il Mago possiamo dare molto fastidio anche alla Serbia, guarda cosa ti dico….
..Che sarà la prima gara, all’esordio, sarà un bel deja vù…
Con loro non è mai facile, si sa. La Germania senza Nowitzski è praticamente quasi inoffensiva….La Francia è temibile ma la Francia ha sempre grossi talenti ma poco spirito di squadra….Israele l’abbiamo battuta a domicilio l’estate scorsa, la Lettonia è un’incognita ma sarà da giorcarsela…Se partiamo bene possiamo dire la nostra.
Hai citato Wunder Dirk: allora, cosa accade tra Dallas e Miami ?
Io tifo Dallas dopo che i miei Lakers sono stati eliminati. Ma sarà una serie molto particolare, una squadra alla fine o quasi di un ciclo contro un’emergente che vuole subito vincere, con i due fantastici giocatori che conosciamo tutti bene…
..Sono tre i giocatori di Miami forti…
Bosh è a mio avviso, e non solo a parer mio, sovrastimato. Ma è funzionale all’insieme del roster, a mio avviso son stati molto bravi a Miami a parlare di 3 fenomeni perchè Chris Bosh è una rotella importante dell’ingranaggio ma non diciamo che sia un fuoriclasse…
…Va bene Mario, ma allora chi vince ?
Ripeto, tifo per Dallas, spero vinca Dallas……4-2, vah…Diciamo così. L’importante è che ci divertiremo parecchio !
Fabrizio Noto/FRED