SIENA- Che dire? Due gare speculari concluse con 52 punti totali di scarto, i numeri sono impietosi e fotografano in maniera ineccepibile la differenza esistente tra le due squadre. Ci si aspettava una reazione d’orgoglio dopo la sbandata in gara 1 ma non c’è stata, ci si aspettava una Benetton versione Canadian Solar ma non c’è stata, ci si aspettava che giocatori come Motiejunas o Smith potessero gettare in campo le qualità che indiscutibilmente hanno ma ciò non è avvenuto, ci si aspettava, infine, che la Mens Sana mostrasse tutte le proprie potenzialità e questo, purtroppo per Treviso, è puntualmente accaduto. La Montepaschi ha messo in chiaro fin dal primo quarto che i balbettii visti contro Bologna, nella serie dei quarti, stavolta non avrebbero avuto cittadinanza al Palaestra e così è stato. Molti meriti dei senesi, ovviamente, ma vogliamo parlare anche dei demeriti dei giocatori di Repesa? I tifosi trevigiani presenti a Siena non hanno avuto dubbi nello scaricare sui propri beniamini gran parte della responsabilità della pesantissima sconfitta subita, dopo poco più di un minuto di gioco dell’ultimo quarto hanno infatti abbandonato il Palaestra invitandoli, in maniera molto colorita, a tirare fuori gli attributi e, eventualmente, a trovarsi un’altra occupazione per vivere………………………………..L’annata di Treviso non la dobbiamo giudicare noi qui, non sappiamo quali fossero le aspettative della tifoseria della Benetton ma riteniamo che un quinto posto finale, con l’accesso alla final four di Eurocup e alla semifinale scudetto non siano traguardi da sottovalutare. Trovarsi ad incrociare la Montepaschi non è certamente ciò che le squadre italiane anelano, magari c’è modo e modo di perdere, la Virtus Bologna insegna, e forse su questo i tifosi della Benetton hanno trovato da ridire più che sulla sconfitta in se.
La partita: poco, pochissimo da dire. E’ durata 6-7 minuti, non di più, con troppi assenti ingiustificati tra le file ospiti. Motiejunas è partito bene per poi perdersi esattamente come nella prima gara, Bulleri evanescente ha finito in valutazione negativa e si è perfino infortunato mettendo a rischio la sua partecipazione a gara 3, Markovic si è distinto solo per ben 7 palle perse, Nicevic e Smith hanno messo a posto i propri tabellini quando la gara era abbondantemente finita e non devono quindi trarre in inganno i 14 e 11 punti rispettivamente segnati. Veniamo alle poche note liete: il solito Gentile, ormai un punto fermo nelle rotazioni di Repesa, buono l’impegno e l’impatto sulla partita, lampi di Peric e, infine, il migliore dei suoi e cioè quello Skinner purtroppo poco utilizzato per problemi fisici ma in grado di segnare 8 punti col 75% dal campo e il 100% dalla lunetta oltre a catturare 5 rimbalzi. Troppo poco, davvero troppo poco per pensare di contrastare Siena, soprattutto quando si perdono 28 palle in una partita è ovvio che diventa difficile se non impossibile fare una figura decente.
Siena: tutti bene, qualcuno benissimo. Il turn over premia Moss e vede esclusi il solito Jaric e un Rakovic ancora non al 100% per il colpo alla tibia subito in gara 1. Proprio Moss, insieme a Stonerook, è stato il cardine della difesa. I due riccioluti americani hanno trasformato l’area di Siena in una tonnara mettendo il bavaglio a qualsiasi avversario si sia loro parato davanti, inusualmente sono anche andati entrambi in doppia cifra a testimonianza di un’ottima serata. Accanto a loro ha risposto presente, in maniera nettissima, quel Kaukenas che in gara 1 aveva davvero deluso, il lituano ha tirato col 60% dal campo risultando perfetto (4/4) dai 6,75, ha dato vita ad una battaglia senza esclusione di colpi con Gentile ed ha dimostrato di essere ancora quel campione che a Siena conosciamo bene. Solita prova positiva del duo in regia con McCalebb autore di giocate spettacolari grazie alle proprie non comuni doti atletiche e Zisis padrone assoluto del ritmo partita. Buono l’apporto dei cosidetti panchinari con Ress sugli scudi autore della giocata più bella della partita con una stoppata ad altissima quota, Carraretto chirugico al solito, Michelori partito in starting five e autore della lotta sotto canestro a suon di gomiti e botte, Lavrinovic che ha bollato il cartellino con una prova che per lui rientra nella normalità, infine spazio anche per il diciassettenne Giulio Maggiorelli. Abbiamo lasciato per ultimo Malik Hairston: un’iradiddio, un giocatore irrinunciabile per Pianigiani, un atleta come se ne è visti pochissimi in Italia, un tiratore affidabilissimo, in sintesi un uomo sul quale puntare anche l’anno prossimo prima che, inevitabilmente, vada a calcare palcoscenici a lui più congeniali.
Ora si va a Treviso, la serie è molto probabilmente decisa ma è lecito attendersi almeno uno scatto d’orgoglio dei giocatori trevigiani, più che altro crediamo che se lo aspettino i tifosi. Non sappiamo quanto il fattore campo potrà pesare sabato e se Treviso non getterà sul parquet qualcosa di più e di diverso da quello visto nelle prime 2 gare l’esito, anche di gara 3, è già scritto.
SALA STAMPA:
Repesa: Molti complimenti a Siena per una vittoria strameritata, noi non siamo riusciti a reagire e siamo rimasti in partita solo per 6-7 minuti. Impossibile competere perdendo ben 28 palloni. Stavolta l’atteggiamneto dei miei, soprattutto dei più giovani, non mi è dispiaciuto ma purtroppo loro non hanno sbagliato praticamente nulla impedendoci di giocare alla pari, d’altra parte hanno delle rotazioni impressionanti con 11 giocatori praticamente intercambiabili. Onestamente non avrei pensato che avessero questo impatto e questa intensità. Non ho usato molto Skinner e Bulleri perchè avevano dei problemi fisici. Ci ha fatto difetto, ma lo sapevamo, anche l’esperienza.
Pianigiani: Sono felice, abbiamo fatto quello che volevamo, abbiamo messo molta pressione sui loro interni per un’esigenza tecnica dettata dall’assenza di Rakovic. Siamo stati bravi a saper decidere noi il ritmo della partita, abbiamo fatto buonissime letture attaccando bene tutte le loro difese compresa la zona. Dobbiamo ancora crescere durante questi playoff, dobbiamo trovare ancora di più un assetto equilibrato coi nostri play. Molto bene il turn over, chiunque entra si fa trovare pronto, lo abbiamo visto stasera con Moss. Adesso andiamo a Treviso, loro hanno giocatori esperti che non si impressionano di certo per essere 0-2, così come hanno giovani che sentiranno la spinta del loro pubblico, noi siamo pronti e vogliamo chiudere 3-0, per fare ciò dobbiamo aumentare la nostra qualità fuori casa.
Michelori: Sono contento dei minuti che mi sono stati concessi anche se ciò deriva dall’assenza di Rakovic, ho saputo stamani che Milovan non ce l’avrebbe fatta e che sarebbe toccato a me. Cerco di farmi trovare sempre pronto anche se all’inizio mi mancava un po’ il passo partita, con il trascorrere dei minuti è andata meglio. Ho messo in campo le mie doti migliori, il cuore, la lotta, la voglia di fare. Quest’anno ho avuto minutaggi ben diversi rispetto alle annate passate ma me lo aspettavo ed è una scelta che rifarei perchè a 33 anni va bene così. Ora si va a Treviso per chiudere la serie, loro avranno il vantaggio del fattore campo ma a noi non deve interessare, dobbiamo fare quello che sappiamo.
Montepaschi-Benetton 94-63
Parziali: 23-11, 19-12, 30-18, 22-22
Progressione: 23-11, 42-23, 72-41, 94-63
Tabellini: http://195.56.77.208/game/?id=64415
MVP: Kaukenas ha risposto presente, dopo la mezza delusione di gara 1 il lituano si è prontamente riscattato con una partita quasi perfetta. In casa Benetton buona, al solito, la prova di Alessandro Gentile.
WVP: Smith e Nicevic hanno messo a posto i propri tabellini a partita finita, giocatori così non sono affatto utili alla causa trevigiana.
Alessandro Lami.