BENETTON TREVISO – MONTEPASHI SIENA: 56-68
TREVISO – Siena prosegue la sua marcia verso lo scudetto, mentre la Benetton saluta i playoff, chiudendo una stagione comunque positiva. Gara 3 ha rispettato il copione, non solo per l’esito, ma anche per l’andamento del match. Ci si attendeva una reazione dei biancoverdi di casa e c’è stata. Era preventivabile che gli ospiti alla lunga avrebbero fatto valere la maggior esperienza e profondità e così è stato.
Al cospetto di una Mens Sana che non ha affatto approcciato bene la gara, Treviso ha messo in campo tutta l’intensità di cui disponeva, regalando ai propri tifosi una partenza bruciante. Poi la squadra ha saputo tenere molto bene in difesa e solo nell’ultimo quarto, a causa della stanchezza e dei problemi di falli, non è stata più in grado di contenere Siena. Nonostante le molte palle perse (25) e le basse percentuali, rimane perciò una partita molto buona del collettivo, dal punto di vista della determinazione e del cuore. Non è perciò il caso di focalizzarsi troppo su alcune prestazioni tutt’altro che esaltanti dei singoli: Markovic era poco ispirato, mentre i problemi fisici hanno palesemente condizionato le prove di Brunner, Bulleri e Skinner). Le energie erano ormai in via di esaurimento e sta sera non si sarebbe potuto fare di più.
La Mens Sana non ha giocato da Mens Sana e questo, con tutto il rispetto per la volonterosa gara della Benetton, è stato il principale motivo per cui c’è stata partita. Dopo una pessima partenza, i ragazzi di Pianigiani hanno saputo tornare immediatamente a contatto, ma, a causa delle pessime percentuali (entrambe le squadre hanno fatto 19/50 dal campo), sono riusciti a mettere la testa avanti solo a metà del terzo quarto. Poi però, con la Benetton ormai cotta, l’esperienza di Lavrinovic (17 p. e 10 falli subiti) e l’ottimo contributo di Aradori (12 punti, 7 dei quali nell’ultimo quarto, e 7 r.), i Campioni d’Italia sono scappati ed hanno vinto in scioltezza.
La Benetton ha una partenza grintosa, che sorprende i senesi: i biancoverdi di casa infilano finalmente quei tiri non entrati nelle prime due gare e si portano addirittura sul 12-0. Il MontePaschi non segna per quasi 4’, ma quando Lavirnovic sostituisce un dannoso Rakovic Siena entra finalmente in partita, aumentando la pressione difensiva e firmando un controparziale di 10-0 (5 a testa per Hairston e McCalebb). Gli ospiti sono molto presenti anche a rimbalzo offensivo (ben 7 nei primi 10’), ma Treviso continua ad essere precisa dall’arco e chiude il quarto sul 20-16.
Nel secondo periodo le percentuali di entrambe le squadre crollano (29/59 complessivo all’intervallo). La Benetton sembra in difficoltà, ma i senesi non approfittano di quanto di buono combinato in difesa, fallendo, va detto anche per merito dell’intensità difensiva della Benetton, una serie incredibile di tiri. Si segna perciò pochissimo e le palle perse non si contano. I padroni di casa conservano tuttavia con i denti l’inerzia (28-21 con poco più di 3’ da giocare) e solo nei possessi finali i Campioni d’Italia rosicchiano qualche punto. Con Siena molto al di sotto dei suoi standard, la Benetton va al riposo avanti di appena 2 punti.
Nei primi minuti della ripresa le difese non calano di una virgola e La Benetton riesce a mantenere un esiguo vantaggio, anche perché le polveri della Mens Sana sono bagnatissime. Intorno a metà quarto Pianigiani ordina la zone-press, con la quale ottiene buoni risultati: l’attacco trevigiano si blocca e Siena trova il primo vantaggio (38-37). I punti di Smith (15 alla fine) tengono in partita la Benetton, che tiene ancora botta nella propria metà campo, ma in attacco ha smarrito totalmente la lucidità (Gentile e Motiejunas non ripetono infatti l’ottimo primo tempo). L’inerzia passa così dalla parte del MontePaschi, che, trascinata da Lavrinovic, chiude il quarto sul +3 (45-42).
Siena mette le mani sulla partita, portandosi sul +6 (50-44). La Benetton non molla, ma fallisce (anche dalla lunetta) qualche occasione per riportarsi a contatto; e la situazione falli è sempre più drammatica. Con la tripla di un Aradori dall’ottimo impatto e un layup di McCalebb (17 p., orami pienamente recuperato) in contropiede gli ospiti assestano la mazzata finale e volano a +10, con meno di 4’ da giocare. I padroni di casa non hanno più le energie per provare a rientrare e così i senesi allungano ulteriormente, infliggendo una punizione troppo severa ad una Benetton davvero generosa, che esce tra gli applausi dei propri tifosi. 68-56 il finale.
Sala Stampa
Pianigiani
Sono contento. Sapevamo cosa ci aspettava in questa gara. Il nostro piano partita prevedeva anzitutto di non andare subito sotto nel punteggio, per non fare prendere fiducia alla Benetton. Non ci siamo riusciti ed in questo siamo stati colpevoli. Poi però siamo andati bene, nonostante i molti tiri falliti, in particolare dall’arco. Siamo stati bravi a limitare le palle perse e controllare i rimbalzi: considerando che entrambe le squadre hanno chiuso con le identiche percentuali (19/50), sono stati proprio questi aspetti a fare la differenza. Sono contento per tutto l’ambiente, perché non è mai banale arrivare ad una finale scudetto, specie in un anno di cambiamenti. Volevamo esserci, ma non era affatto scontato.
Su Lavrinovic “In questa serie abbiamo sfruttato i vantaggi che ci dava la sua atipicità e questa sera è stato molto bravo a leggere le situazioni”.
Sul turnover: “Tutti i giocatori, in diversi momenti, hanno fatto cose importanti per la squadra e ne hanno la consapevolezza: proprio per questo motivo chi ora sta fuori lo accetta senza problemi”.
Repesa
Anzitutto faccio i complimenti ai ragazzi per aver trovato le forze di fronteggiare una squadra profonda ed attrezzata per vincere tutto. Siamo partiti forte, ma mi aspettavo che purtroppo sarebbe finita la benzina: abbiamo giocato così un secondo tempo molto nervoso, perdendo tanti palloni e facendo falli stupidi. Ma le energie erano quasi del tutto esaurite. Solo dopo aver chiarito ciò (la prima domanda verteva sulla prestazione negativa dei play e dei pivot) si può giudicare la prestazione dei singoli, chiamati a giocare ogni 2 giorni. Oltre alla stanchezza ci sono stati degli alti e bassi dei giovani, anche in questa singola partita, che come ho già avuto modo di dire, sono inevitabili. La semifinale è un buon risultato, specie in considerazione dei problemi che abbiamo avuto ad inizio anno. Ho comunque detto ai ragazzi, specie ai più giovani, che sentirsi soddisfatti dopo una semifinale persa non è da campioni.
È stata la sua ultima partita con la Benetton? “Nessuno sa ancora cosa accadrà. Il mio contratto non è un problema. Parleremo con calma. Se ci saranno dei progetti interessanti, Repesa li abbraccerà con entusiasmo.”
Chi è favorita tra Milano e Cantù? “In queste serie la freschezza è determinante e la panchina più profonda di Milano potrebbe perciò fare la differenza, anche se Cantù gioca molto bene. È sicuro però che, con tutto il rispetto per Milano e Cantù, andare poi a vincere 4 partite in finale con questa Siena sarà per entrambe impossibile”.
Giudizio sulla sua stagione. “Abbiamo centrato 2 semifinali. Abbiamo vinto il premio per il miglior giovane in Eurocup ed in campionato. Il nostro progetto non era quello di vincere, ma di fare crescere i giovani. Abbiamo dato loro molto spazio e ottimi risultati. Se un altro raggiungesse gli stessi risultati gli pagherei una cena! Oggi Gentile è un giocatore importante per questa società e per la nazionale. Motiejunas in NBA? Dico che chi è andato pronto per giocare ha fatto bene, chi è andato solo per provare alla fine è tornato. Io gli consiglierei di fare un altro anno in Europa, in una squadra di Eurolega, ma so bene che non è solo lui a decidere”.
Benetton Treviso – MontePaschi Siena: 56-68
Parziali: 20-16; 11-13; 11-16; 14-23
Progressione: 20-16; 31-29; 42-45; 56-68
MVP: si è visto forse il miglior Aradori in maglia Mens Sana, ma quando Siena ha preso in mano la partita l’apporto di Ksistof Lavirnovic è stato determinante
WVP: per motivi già esposti, evito di puntare il dito su alcuni biancoverdi di casa, e cito la coppia Kaukenas-Jaric
Paolo Brugnara