ROMA – Forse non sarà originale quanto stiamo per scrivere, ne prendiamo atto, ma se il buongiorno si vede dal mattino allora questa presentazione di Antonello Riva e Davide Bonora, rispettivamente nuovi General Manager e Team Manager, svoltasi giovedì 21 luglio in tono minore e solo alla presenza della carta stampata nella pancia del Pala Tiziano, segna ancora la mezzanotte in casa Virtus !
Intendiamoci e cerchiamo d’essere chiari sin dal principio: che colui che vi scrive non sia stato invitato a questo primo importantissimo passo della nuova stagione dopo il tracollo di quella passata, come del resto la stra-grande maggioranza dei colleghi rappresentanti il mondo web (complimenti di vero cuore al neo-responsabile dell’ufficio stampa della Virtus Roma, qualora ci sia qualcuno a svolgere questo delicatissimo ruolo dopo l’inspiegabile allontanamento della brava Francesca Mei…Meditate gente, meditate, ndr), non è un parametro valutativo essenziale, anzi. Il non essere presente da parte del sottoscritto a questo primo, importantissimo passo verso la nuova stagione agonistica, quella del potenziale rilancio dopo il crollo (ma non si pensavano le stesse cose l’anno scorso di questo tempo ?), non ha alcun peso specifico nell’insieme delle valutazioni su quanto dichiarato dagli attori presenti. Le parole si sa, se le porta via il vento e spesso questi incontri lasciano molte volte un retrogusto di nulla al quadrato. E, detto sempre con estrema franchezza, cosa ci si poteva aspettare di così nuovo, di così folgorante, dalla bocca dei nuovi responsabili del settore tecnico Virtus dietro la scrivania, Riva e Bonora ? Poco o nulla. Ovviamente ottimi propositi e massimo impegno e dedizione alla nuova causa, fattori dei quali poco si dubita considerando la storia recente e passata dei due ex-azzurri, atleti di primo livello ieri ed ottimi professionisti del dietro le quinte oggi.
A dare quindi un pò di sapore alla giornata, a stridere rispetto alle voci d’impegno e d’ottimismo dei neo-arrivati, ci ha pensato Claudio Toti il quale ha rilasciato dichiarazioni le quali, in perfetta armonia con quelle passate, ha confermato quantomeno ai nostri occhi e qualora ce ne fosse dubbio alcuno, che se oggi la Virtus Roma sia fuori dall’Eurolega, senza sponsor e con una squadra da ricostruire dalle fondamenta o quasi, questi eccellenti risultati non siano frutto del caso.
Ma cosa ha affermato in breve il Presidente ?
Un insieme di osservazioni legittime dal suo singolare punto di vista, sia chiaro, ma comunque frasi che andrebbero tra qualche anno analizzate, studiate e portate ad esempio di come si possa pervicacemente negare la realtà, a costo anche di dare di sè un’immagine non consona all’uomo ed al personaggio, certamente una persona di spessore e non certo un maldestro scolaretto, beccato in cucina con le mani nel classico barattolo di marmellata, che nega a tutti i costi le proprie responsabilità.
Non ci si può, ad esempio, lamentare dell’addio di Gigli (da ieri ufficialmente alle V Nere Bolognesi, ndr), dopo avergli fatto passare quasi 5 mesi di passione per l’inadeguatezza della struttura medica, incapace di curare al meglio un problema al ginocchio sembrato all’inizio poca roba e tramutatosi poi per l’ala in un autentico calvario. Toti ha addirittura dichiarato che Gigli avrebbe percepito lo stesso ingaggio che percepirà a Bologna, non comprendendo quindi il motivo della dipartita. Evidentemente ci vuole qualcuno che spieghi al Presidente che i soldi sono importanti nella vita di un professionista ma, alla luce di certi accadimenti nella passata stagione, non determinanti: Gigli non ha creduto al nuovo “progetto” dell’Urbe ed ha preferito quindi esiliarsi sotto le due torri. Chiaro, no ?
Non ci si può rallegrare del fatto che la nuova stagione si giocherà al Pala Tiziano, vigoroso passo indietro nell’ottica della crescita di una società ambiziosa perchè a giudizio del Presidente ci vuole un pubblico più caldo e vicino al campo come accade negli altri palazzetti d’Italia e non al PalaLottomatica, situazione decisiva in negativo che non avrebbe consentito a suo avviso di vincere qualche gara in più che avrebbe garantito l’accesso ai Playoffs. Evidentemente egli stesso non ricorda che sin dalla stagione 2008-09 il pubblico al PalaLottomatica fosse in aumento, un aumento lieve ma pur sempre un costante aumento. Semmai l’atavica domanda alla quale Toti cerca sempre di non rispondere apertamente è perchè con la passione ed il numero di praticanti che vanta Roma nel basket risulti così difficile, a conti fatti, riempire degnamente l’impianto ? Infine, a costo di sembrare ripetitivi e noiosi: Roma non si è qualificata ai Playoffs nella scorsa stagione a causa dell’impressionante numero di sconfitte subite fuori casa, specie nel girone di ritorno, collezionando solo 3 vittorie sulle 15 in palio. Al Palalottomatica, tolte le 4 sconfitte contro Cremona, Cantù, Varese e Siena nel girone d’andata, e soprattutto dopo l’arrivo di Filipovski, la Virtus ha collezionato il percorso netto vincendo tutte le gare, segno evidente che non è mai stata la presunta “freddezza” dell’impianto posto nel quartiere EUR il problema della squadra.
Non ci si può, infine, mostrare quasi indifferenti davanti alla prospettiva di non partecipare più all’Eurolega affermando poi che comunque lo stesso Toti è rimasto in sella in quanto nessuno dei potenziali pretendenti si sia mai fatto avanti. Un anno, il prossimo, durante il quale lavorerà per sviluppare nuovi contatti e sinergie, insomma a dirla in poche parole un altro anno di transizione per la Capitale e per i suoi tifosi, l’obiettivo Playoffs dichiarato ma con quale squadra ?
Sul fronte tecnico c’è da registrare qualche segnale di vita dall’encefalogramma completamente piatto degli ultimi due mesi. Sul fronte partenze, oltre a quello doloroso di Angelo Gigli (inutile negarlo, una grossa perdita difficile da rimpiazzare), c’è da registrare anche quello di Iacopo Giachetti partito per destinazione Milano, 7 anni di Virtus Roma giustamente chiusa come parentesi per il play toscano a causa delle incertezze virtussine di questi ultimi tempi, ma almeno con una bella lettera d’arrivederci al pubblico romano edito dal sito ufficiale del club e rilasciata dal Corriere dello Sport-Stadio: Giachetti non sarà mai stato un fuoriclasse sul legno per alcuni ma questo gesto lo qualifica come persona sensibile e d’apprezzare comunque.
Sul fronte arrivi invece si parla di Anthony Maestranzi, in prestito da Siena, ma anche di Phil Goss da Varese mentre si schiude forse per l’ex-Capitano Tonolli un ruolo tecnico nello staff di Lardo e Riva, segnale importante di ripresa dei rapporti con un protagonista dei ultimi 17 anni di storia del club.
Martedì 26 luglio infine sarà l’ora della presentazione di Lino Lardo, cercheremo di essere presenti malgrado ad oggi il mancato invito da parte della dirigenza capitolina non ci sorprenda affatto. Caso contrario….Ce ne faremo simpaticamente una ragione non esimendoci dal raccontarvi quanto detto dal neo-coach Giallorossoblù.
Fabrizio Noto/FRED