Seconda, pesantissima sconfitta consecutiva per l’Italia agli Europei lituani nel match-clou di questa giornata nel girone per mano della Germania di Wunder Dirk ed al 90%, Italia fuori dal torneo, un torneo così faticosamente conquistato ed agognato dopo 3 anni di oblio.
E questa sera abbiamo toccato con mano del perchè siamo stati così a lungo fuori dal basket di vertice a livello internazionale, del perchè siamo oramai una nazione cestisticamente di seconda, se non di terza fascia a livello europeo, ovviamente non solo sul campo perchè il campo, spesso, esprime quanto accade fuori da esso: vedasi alla voce Pianigiani a Siena paragonato con Pianigiani in Nazionale.
Azzurra by Pianigiani questa sera amplifica così tutti i suoi vistosi limiti: prima illude come da copione, poi piano piano scivola mentalmente fuori dalla gara azione dopo azione, minuto dopo minuto, giocando in attacco alla “La palla la porti Tu, io dopo, lui solo se segna da 3!”, annullando quanto di buono fatto in difesa. Alla fine esce di botto dal match, becca un parziale da incubo negli ultimi 3 minuti, un 14-2 che ha dell’incredibile dopo uno snervante punto a punto durato tutto il tempo.
Deprime questa Nazionale, inutile negarlo, annulla di colpo tutte le speranze di chi questa sera era presente (ed erano molti !), sugli spalti del palazzo dello sport di Siauliai, e chi da casa ha sperato sino all’ultimo che anche pur giocando in quel modo orribile si potesse portare a casa la vittoria.
Allora diciamolo con chiarezza, così, tanto per capirci subito: se l’Italia deve offrire queste prestazioni al limite dell’inguardabile in campo internazionale, tra le fanfare ed i peana per l’impiego dei 3 NBA, beh….Meglio starsene a casa ad ammirare una squadra, come la Germania, che ruota veramente ad un duo di grandi campioni, oltre a Wunder Dirk, l’ottimo Kaman (decisivo nel finale), che sta lentamente costruendo un gruppo solido, granitico e che veramente cerca di giocare a pallacanestro dove i due più forti aiutano gli altri, non soffocandoli come sembra apparire ad Azzurra: inutile negare l’evidenza. Oppure si facciano scelte concrete, serie perchè assistere a questi spettacoli fa veramente male al cuore !
Ci dispiace poi molto per Simone Pianigiani ma questo risultato, questa esibizione ai limiti del porno-cestistico in stile Virtus Roma edizione 2010-2011 tanto per capirci (durato purtroppo un anno intero, ndr), è anche demerito suo. Belinelli che fa il playmaker con Maestranzi bocciato in panca, Cinciarini troppo tenero ancora a questi livelli, ed un Hackett discreto ma non playmaker vero. Il tutto quando si pensa che sia Poeta che Di Bella, mai preso in considerazione dal coach senese, peggio non avrebbero potuto fare. Regia inesistente o quasi, tiri inventati dal nulla, un incredibile 0/5 da 3 nel terzo periodo nel momento cruciale in cui la Germania appare in netta difficoltà, anch’essa contagiata dall’orrore visto in campo e con un Nowitzki ben controllato prima dal Gallo eppoi da un concreto Mancinelli. Ed il colmo è che alla fine del terzo periodo, dopo aver sofferto, sudato e recuperato da -6 ed aver avuto la sensazione di aver messo le mani sulla gara, il punteggio dice Germania 46 – Italia 45 !
E nemmeno il +3 con Mancinelli, ad inizio quarto periodo, serve a raffreddare l’irrazionale corsa al tiro dalla lunga visto negli utlimi 7 minuti di gioco da parte dell’Italia: Bargnani, deludente in attacco, svernicia il ferro ed invece del +6 si passa al -1 con due liberi di Hamann. E così, tra orrori vietati ai deboli di cuore, la Germania va a +5 senza che nessuno dica niente: troppi errori da matita blu per non pagarne, amaramente il dazio. Il Gallo, ottima la sua prova di cuore ma con tantissimi errori in attacco, finalmente centra da 3, 60-58 ma è l’ultimo sussulto: una tripla del solito carneade Herbert, giustiziere dell’Italia anche 4 anni fa in Spagna, porta la Germania sul 65-58 ad 1’36”, game set and match per i Teutonici.
Eppure si era partiti bene: Belinelli chirurgico al tiro, una difesa ai limiti del perfetto sul duo Nowitzki-Kaman, 18-16 alla fine primo tempo. Poi, nel secondo periodo, piano piano quel pizzico di gioco scompare, impallidisce e come ieri, si arriva faticosamente a quota 30 all’intervallo contro i 36 dei tedeschi. Impossibile vincere con questi punteggi….
Il resto lo abbiamo già raccontato, al 90% dicevamo torneremo a casa. E’ giusto così, speriamo almeno di non finire ultimi a zero punti nel girone.
Fabrizio Noto/FRED