L’Italia senza se e senza ma gioca una partita brutta e incolore contro la Germania. Si pensava che i big 3 potessero cambiare faccia a una nazionale che viveva (e vive ancora), di ricordi e leggende. Non basta certo che 3 ragazzi vadano oltreoceano per farci sentire superiori a qualcun altro. Abbiamo un roster incompleto, che non ha un vero play: Cinciarini è troppo inesperto per questi palcoscenici, Maestranzi stasera non gioca nemmeno, Hackett è una buona guardia che sa smistarla ma che ama giocarla. Quindi il play lo fa? Belinelli… Tanto è un Nba. La palla scotta, serve una tripla, sono tutti marcati, cosa si fa? Palla a Bargnani che si trova davanti quel colosso di Kaman e nessun canestro. Dov’è quell’Italia che giocava di squadra, che faceva del collettivo e del sacrificio le sue armi migliori? Stasera si è visto solo che Gallinari è il futuro. E’ lui una stella alla Nowistki, non gli altri tanto decantati. Il Gallo è dolorante ma si sbatte come un matto in difesa. In attacco non forza, spesso non trova il fondo del secchiello, ma quando lo fa è sempre per i canestri decisivi. Intorno a lui tutti fermi, tutti a inventare dal palleggio ad aspettare la manna dal cielo. Non c’è che dire, Pianigiani può aver cercato di creare una piccola Siena, ma 2 mesi non sono certo i suoi 5 anni di lavoro, e non abbiamo certo Mcyintire, Zisis, Lavrinovic, Stonerook ecc. Abbiamo un nucleo di discreti giocatori, che sanno ben adattarsi a coprire qualsiasi ruolo e che non ne hanno uno definito. Li vedi una volta esterni, una volta sotto, una volta sui tagli, una volta sui blocchi. c’è tanta confusione e lo vedi. Perchè i tedeschi sono ordinati, fanno le cose semplici: aperture sugli scarichi per i gregari che hanno tiri “ad alta percentuale” da mettere dentro. Quando servono punti facili, la squadra gioca per fare in modo che Nowitski o Kaman abbiano le migliori condizioni di andare a realizzare. Da noi c’è grande disinteresse: “tanto la palla ce l’ha l’NBA…”. Nessuno riesce a trovare una soluzione facile nell’immediato, e nel parziale finale pesano le triple di Herbert e i canestri pesanti degli altri comprimari. Poi nel finale Dirk e Chris ci puniscono, ma prima si sarebbe dovuto e potuto fare di più . Non illudetevi se la difesa regge per poco. Non serve a molto se poi cediamo di schianto e ci ostiniamo a tirare solo da tre. Serve maggiore ordine, maggiore calma e minore supponenza. Siamo una squadra che al momento deve pensare a evitare gli spareggi per la division B, e deve pensare soprattutto a come trovare nuove risorse nel suo campionato, eliminando stranieri e passaportati e dando spazio ai giovani. Anche se considerato che girano ancora certi “matusa” come Basile, Marconato, Soragna, Mordente, Garri e la lista potrebbe continuare, sarà molto difficile trovare soluzioni. La Germania ha forse solo Dirk, ma ha un cuore, noi siamo una bella orchestra, che potrebbe suonare anche l’opera più sontuosa, ma non c’è un direttore d’orchestra che da fuori sappia gestire il tutto, nè un maestro sul campo che detti ritmi e geometrie. Intanto domani arriva la Lettonia e se queste sono le premesse, io andrei a scommettere su un bel trentello di Blums, che dovrebbe finire dalle parti di Belinelli…
Domenico Landolfo