E’ accaduto quanto si sperava non accadesse ma che da poche ore è ufficiale: la Virtus Roma sarà costretta a giocare in campo neutro almeno le prime gare casalinghe.
Incredibile ma vero, non sono bastati 5 mesi dalla fine del campionato per far sì che il Pala Tiziano fosse messo a norma alla data di partenza del prossimo massimo torneo nazionale, fissato per il 9 ottobre. Perciò Roma sarà costretta ad emigrare altrove per disputare le prime partite casalinghe, sperando che il numero di tali gare non sia superiore alle due o tre perchè al momento i lavori di ristrutturazione del palazzetto di Viale Tiziano non sono nemmeno cominciati.
Responsabilità politiche, senza dubbio, in primis del Campidoglio nel nome e nella figura del Primo Cittadino, Gianni Alemanno, e della persona delegata all’Assessorato allo Sport, Alessandro Cochi, che avevano dato il via libera a tali lavori di ampliamento a metà luglio scorso con relativo rifacimento della zona parterre ed il miglioramento dell’illuminazione dell’impianto, assolutamente insufficiente all’esigenze non solo degli spettatori ma anche dei mezzi di comunicazione televisivi.
Ok dato ma si sa, quando ci si mette nelle mani dell’implacabile ed inesorabile macchina burocratica italiana…..
E pertanto, nella giornata in cui Lino Lardo compare felice e sorridente al fianco dello sloveno Uros Slokar nella fatidica presentazione dell’ultimo arrivato nel roster, pronto quindi da oggi a mettersi a disposizione del coach e dei compagni, Roma e tutto il popolo virtussino prende un altro sonoro e roboante schiaffo in faccia, non fossero bastati quelli già dritti e pesanti presi negli ultimi mesi !
Glissiamo sulle parole di rito dette dai protagonisti oggi, aspetto che ci piacerebbe sinceramente e vivamente commentare ma come si può parlare di basket, di schemi, di funzionalità al gioco di questo o quel giocatore se la struttura portante della baracca continua ad imbarcare acqua da tutte le parti ?
A nulla è valso il viaggio di Antonello Riva e del plenipotenziario vicinissimo da tre stagioni al Presidente Toti, Piergio Bottai, in quel di Bologna a spiegare l’incresciosa situazione burocratica creatasi argomentando con le specifiche descritte prima, ed a chiedere di contro la famosa deroga. Ma la Lega è stata irremovibile, anche Cremona e Casale Monferrato vivono al momento lo stesso problema che vive la Virtus, pertanto il consiglio ha stabilito che non era assolutamente il caso di fare figli e figliastri, tutti puniti ed avanti così.
Ma siamo in Italia, non dimentichiamolo, ed ecco che forse la soluzione per Roma e per le altre sorelle nella disgrazia potrebbe essere stata già trovata.
Con l’annessione forzata e forzosa di Venezia in Lega A, è ovvio che si dovranno riprogrammare i calendari. Pertanto Roma potrebbe chiedere di disputare almeno la prima se non anche la seconda in trasferta e magari riposare la terza, così da giungere alla quarta giornata forse in casa (fine settimana del 29-30 ottobre), nel Pala Tiziano a lavori ultimati.
Ma intendiamoci, sono intenzioni, non c’è nulla di certo e sicuro all’atto stesso in cui vi stiamo scrivendo. Di sicuro al momento c’è la rabbia e la frustrazione dei tifosi della Virtus, per una situazione paradossale ed incresciosa della quale, francamente, nessuno sentiva bisogno.
Si parla infine anche di un interessamento o finanziamento del Comune per sostenere l’eventuali prime gare al Palalottomatica (l’assassino ritorna sempre sul luogo del delitto), per supplire alla gaffe prodotta al cospetto di una cittadinanza intera ma, ripetiamo, sono solo parole.
Fabrizio Noto/FRED